Al Bokmal

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Il drago lo sbatacchiava di qua e di là, messere West era ormai spacciato quando successe qualcosa si incredibile.
Il drago atterrò con un tonfo delicato e West ne approfittò per salirgli sul collo. Abbandonò la sua posizione sulla coda e si arrampicò sulle scaglie fino a sedersi comodamente sul lungo collo.
«Ora si torna a casa» gli sussurrò dolcemente e diede due colpetti al collo con la mano. Il drago, che ora sembrava obbedire ad ogni suo comando, si librò in volo, lasciando esterrefatti i villani che subito dopo si accanirono in un valoroso tripudio in onore del signor West.
In men che non si dica, lui e il drago si trovarono...
«Che ne dite di fare la merenda?» chiese Jadee, interrompendoli dalla loro lettura. I due scattarono in piedi: Ash si mise a saltellare mentre Luke ripose il libro sul ripiano sopra al suo letto.
«Dove ci porti?» chiese Ashton, battendo le mani come per applaudirlo della splendida idea.
«Luke, tu dove vorresti andare?»
Il bambino in tutta risposta si strinse nelle spalle, poi si ricordò che Lara lavorava in un bar lì vicino e con un po' di fortuna ci sarebbe anche stata Cassie...
«Come si chiama il bar di Lara?» mormorò. JJ capì al volo e li prese entrambi per mano.
In pochi minuti, si ritrovarono di fronte alla vetrata del Bokmal, un bar frequentato perlopiù da vecchietti in putrefazione che giocavano a scacchi tutto il tempo.
Di Lara e Cassie nessuna traccia, ma decisero di entrare comunque. Si sederono ad un tavolo e subito una commessa dai capelli rossi, evidentemente svogliata, portò loro il menù, per poi andarsene.
«Mmh... Sapete già cosa prendere?» chiese Jadee guardando i due bimbi seduti sulla poltrona rossa di fronte a lui.
La luce tenue di quel locale rese più facile vedere il piccolo Ash annuire con tanta forza da sembrare assatanata. Luke lo guardava ridendo, adorava i modi di fare di Ash.
«Io prendo un bicchiere di latte caldo, un bombolone, un croissant ripieno di crema, una focaccia e un pezzo tondo di pizza, possibilmente margherita calda.»
Quando si accorse del modo in cui stava guardando Ashton chiuse la bocca e si rivolse a Luke.
«Lui vuole un succo di frutta alla pesca» disse di nuovo il bambino in sovrappeso e Luke sorride. Ash lo conosceva meglio pure di suo fratello.
Un lampo, un ricordo, s'irradiò nella mente di Luke. Erano fuori in giardino, alla ricreazione, contro un albero. Luke leggeva ad alta voce Pinocchio, uno dei suoi libri preferiti, quando arrivò un ragazzo. Li guardava storto, era grande e grosso e faceva loro ombra. Luke teneva lo sguardo basso, lo spostava sull'erba ma non osava alzarlo. Ash, invece, si alzò da terra e portò le mani al petto guardando il bullo dal basso verso l'alto.
«Hai bisogno di qualcosa?» gli chiese, dopo essersi schiarito la gola. Dovette usare un bel po' della sua scorta di coraggio, per parlare di fronte a quello forse era delle medie.
«Ho bisogno di mangiare» alitò in faccia ad Ash, che fece una smorfia.
«Hai anche bisogno di lavarti i denti.» Il ragazzo grugnì, poi mise una mano davanti alla bocca e si annusò l'alito.
Scosse la testa e tornò a fare il bullo: «Dammi la tua merenda, tappo».
«Ti conviene andartene oppure io...» Ash si accigliò. Cosa avrebbe fatto?
«Chiami il tuo papà? Non ho bisogno di un pasticcere, ciccione» ringhiò.
A queste parole, Ash si sentì avvampare di rabbia. Si immaginò le sue orecchie fumare, poi si lanciò contro il ragazzo e lo buttò a terra. Bloccato dal suo peso, questo rimase a fissarlo.
«...oppure io dirò tutto alla maestra.»
Si alzò dall'adolescente, che in tutta fretta si allontanò.
«Sei stato grande» si meravigliò Luke mentre Ashton tornava a sedersi. «Tieni - e gli passò un cartone di succo con la cannuccia - è alla pesca, il mio preferito.»
Ash annuì, proprio come stava facendo in quel momento di fronte a JJ, quando gli disse le ordinazioni.
Jadee si alzò e andò ad ordinare il tutto. Al suo posto, in un secondo, si sedette una bambina dai lunghi capelli biondi.
«Ciao ragazzi» li salutò, poi si rivolse a Luke. «Ti piace il libro?»
Il suo volto si irradiò in un sorriso e poi rispose: «Molto avvincente.»
Ashton le chiese come stava e caddero in una accesa conversazione tra bambini. Cassie era un po' triste, perché la sua Barbie si era persa in mezzo a tutta la roba da lavare. Per scherzare, Luke rispose con sfrontatezza: «Almeno ora si darà una lavata.»

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