Io e Peeta siamo in cucina a fare colazione, lui con una fetta di torta ed io con il mio solito brodino.
Dopo appena due cucchiaiate abbandono il cucchiaio sul piatto rinunciando a prenderne anche solo un altro po'.
-Non ti piace?- chiede Peeta triste. Penserà sicuramente che non mi piace perché l'ha preparato lui, ma il problema non è il brodino e nemmeno lui.-Non ho molta fame, tutto qui-
-ok-
Dopo una settimana che prendo brodini avrò perso almeno cinque chili, ma il dottore ha detto che dovrò prenderli per tutto il mese per evitare di sforzare la gola.-Che farai oggi?- Cerca di trovare un argomento di cui parlare.
-Penso che pulirò qualcosa in assenza d'altro da fare, tu?-
-Torno a lavoro, non posso prendere altri giorni di permesso.-
-Quando vai?-
-Fra mezz'ora-Finita la sua colazione si alza e prende anche il mio piatto mettendolo nel lavandino, lo laverò dopo. Poi sale le scale e scompare al piano superiore.
Torna dopo un po', pronto per uscire, si avvicina a me e temporeggia, non sa come comportarsi.
-Allora, io vado- prova lui; continuo a tenere lo sguardo basso come per tutta la settimana , lo vedo avvicinarsi e lasciarmi un semplice bacio sulla guancia, rabbrividisco al contatto così familiare, poi lui prende la giacca ed esce.Una volta rimasta sola mi torna in mente che un giorno di questi dovremo ripartire per Capitol City per la questione della Paylor. Dopo il mio incidente hanno deciso di rimandare l'incontro e fortunatamente siamo potuti tornare a casa anche se io mi trovavo nel vagone ospedaliero.
Poi però c'è stato l'inconveniente della sua morte e tutto si è complicato, abbiamo visto il funerale proiettato in piazza ma prima o poi dovremo tornare a Capitol City.
E questa cosa mi rende ansiosa.
Quanti viaggi dovremo fare ancora a Capitol City a causa di notizie spiacevoli?Non conosco la risposta, ma spero che non ce ne siano altri dopo questo.
Non ho niente da fare, e le palpebre si chiudono da sole a causa del sonno arretrato.
Decido di rimettermi a letto, sta notte a causa del mio incubo mi sono svegliata di colpo alle tre e non sono più riuscita a prendere sonno. Mi sono concentrata sulla finestra e i colori che cambiavano oltre essa. Mi ha sempre incuriosito il modo di vedere i colori di Peeta, per questo speravo di vedere qualcosa di speciale da un momento all'altro, ma non è stato niente di che.
In ogni caso è stato bello vedere il sole sorgere sulla coltre di alberi, dopo un po' sembravo quasi ipnotizzata da quella visione, i miei occhi non si muovevano e non sbattevo nemmeno le palpebre.Salgo le scale, smettendo di pensare a questa notte insonne, nella speranza di riuscire a dormire sta volta. Peeta non tornerà prima delle 13:00, quindi ho quattro ore e mezza più o meno.
Mi sdraio sul letto, portandomi le coperte fin sotto al collo , dato che fa freschetto e chiudo gli occhi ,che imploravano pietà.
Il sonno giunge in fretta portandomi via con sé.***
Pov Peeta
Sono le quattro del pomeriggio, e sono a casa.
Quando sono tornato all'una, in casa non c'era neanche un rumore, per un momento mi è salito il panico, ho pensato che Katniss avesse fatto le valigie e se ne fosse andata o che si fosse sentita male , l'ho cercata in tutta la casa e quando l'ho trovata a letto che dormiva con le ginocchia tirate vicino al viso, mi sono sentito uno stupido per aver pensato una cosa del genere. Ha promesso che sarebbe rimasta e ogni giorno tiene fede a quella promessa svegliandosi la mattina accanto a me e addormentandosi allo stesso modo la sera.
Quando l'ho vista dormire, ho capito davvero quanto stanotte non abbia dormito. Ho deciso di lasciarla riposare e sono rimasto con lei rinunciando a tornare in pasticceria anche il pomeriggio.
Mi sono cucinato qualcosa e ho pranzato. Ora sono a letto anch'io, appoggiato alla testiera mentre leggo un libro che probabilmente apparteneva alla madre di Katniss. Lei è nella stessa posizione in cui l'ho trovata al mio rientro, non si è mossa di un centimetro.Sono più o meno a metà libro quando inizia ad agitarsi sul letto, attorcigliandosi nelle coperte. Goccioline di sudore iniziano a scenderle lungo la fronte e piccole lacrime lasciano i suoi occhi ancora chiusi mentre continua a girarsi da una parte all'altra senza sosta.
Incubo.
Poso all'istante il libro accanto a me e mi metto sulle gionocchia vicino a lei cercando di tenerla ferma dalle spalle e chiedendole di svegliarsi. In risposta si porta le mani alla gola cercando di respingere qualcosa che io non vedo e poi inizia ad urlare.
-Basta ti prego! - Lasciami! - Non respiro!-
Urla queste frasi una dopo l'altra con agonia, quando le sento tutte e tre do un senso a quello che sto vedendo e il mio cuore si ferma per un momento.
Metto da parte la paura di quello che le sto facendo nell'incubo e la scuoto ancora più forte.-Katniss svegliati ti prego!- continuo a urlare per sovrastare le sue grida.
Dopo dieci minuti di panico sembra calmarsi, torna immobile e io torno a sedermi riprendendo fiato.All'improvviso la vedo alzare la schiena di colpo mettendosi seduta con occhi spalancati e quando sono sicuro che l'infarto mi sia passato, mi metto davanti a lei scuotendole una mano davanti al viso, sembra riprendersi e sposta lo sguardo verso di me. I suoi occhi azzurri sono inniettati di paura e mi guardano cercando qualcosa a cui aggrapparsi per non sprofondare.
-Hey, è tutto ok, era solo un incubo, sei al sicuro!- cerco di sussurrarle per rassicurarla.
-Non è stato solo un incubo- sussurra a voce bassissima mandandomi in frantumi.
-Sono morta?- continua con lo stesso tono.
-No stai bene, sei nel letto di casa nostra e io sono qui con te.-
Lo so che è egoistico da parte mia perché lei sta soffrendo, ma è bello rivedere i suoi occhi nei miei ,anche se ora sono del tutto assenti.-Tu mi ami?- mi chiede poi. Sono confuso, credo di non aver capito.
-Cosa?-
-Ho detto: tu mi ami?- non so perché me lo stia chiedendo e non so neanche perché le sia venuto questo dubbio ma -certo che ti amo-
Rispondo sinceramente rendendomi conto di quanto questo incubo l'abbia scossa... molto più degli altri.
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Hunger Games: A New Start
FanficScrivo questo continuo della saga di Hunger games per gli appassionati che, come me, vorrebbero che la storia continuasse all'infinito. Questa storia parla di ciò che immagino sia successo dopo quel fatidico "vero" che ha lasciato noi lettori in so...