Resileanza

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Gli abbandoni, sopratutto quelli improvvisi, credo siano i più dolorosi, l'avevo constatato sulla mia pelle.
Arriva un giorno però che smetti di compiangerti e inizi a pensare cose della serie :
"cosa stai facendo?"

"Ti rendi conto che a ventiquattro anni non puoi stare così?"

"In questa età devi vivere,non puoi distruggerti per una mezza storiella, e tu non stai vivendo"

Bisogna toccare il fondo, bisogna sguazzare nel fondo ma per un principio fisico il corpo non affonda.
Tutto sta nel trovare l'equilibrio,
Io l'avevo trovato ero tornata a vivere.



Era il 31 Dicembre

Capodanno: La grande notte.

Amavo capodanno, era il giorno dei nuovi propositi, era il giorno in cui si mangia a più non posso, era il giorno in cui  ognuno indossava la propria maschera e sfoggiava il miglior sorriso, con annessi i più finti auguri,tutto ciò però mi faceva sorridere, ti distoglieva dalla realtà, perché a capodanno siamo tutti amici e tutti ci meritiamo un augurio in più .
Per la ricorrenza natalizia ero tornata dai miei.
Mio padre era l'uomo più felice del mondo, la sua bambina stava per finire, continuava il percorso di famiglia,non poteva essere più fiero.
Mia mamma leggeva qualche nota dolente in me, con lei parlavo, mi confidavo, ma non mi dilungai molto sul discorso Castiel.
Castiel per l'appunto, la sua fama crebbe a dismisura nel giro di poche settimane .
Non so come, non so perché il 27 dello stesso mese rilasciò un intervista su un canale musicale abbastanza conosciuto, era nella sezione nuove proposte ma per essere arrivato lì nei giro di così poco tempo vuol dire che più di qualche persona l aveva apprezzato.
Era quasi passato un mese, ormai mi ero abituata alla sua assenza, il cuore non pesava più,ero più leggera.

Dopo aver raccolto le ultime cose, salutai i miei frettolosamente.
Io, la puntualità in persona , ero in ritardo.
Dovevo tornare alla base, la mia base.
Quella non era più casa mia.

Per quella sera non c'era un piano, la parola d'ordine era divertirsi, eravamo tutti presi bene.
Alexy con la complicità di Cristal avevano organizzato un cenone che sarebbe potuto entrare nella storia delle cene.
Avevano veramente pensato a tutto, antipasto e primo di mare, primo di terra, e annessi secondi, dolce e frutta varia.
Il tutto si sarebbe svolto a casa di Alexy e Armin, avevano messo a disposizione un ampio terrazzo coperto.
I loro erano partiti per le Alpi, come ogni anno i ragazzi avevano la casa libera, ormai per loro, era tradizione dare una mega festa a capodanno,poi come consuetudine  ci saremmo spostati in un lido, era pieno inverno ma il capodanno li, veniva festeggiato così e a me stava bene.
Come detto prima adoravo il capodanno ma c'era qualcosa che mi inquietava sempre, ogni anno, perennemente:

"Che cazzo mi metto Criiii!?!?"

La vidi entrare con un abito tutto paiettato sui toni del blu elettrico e rosa tenue, nel complesso le stava bene ma non era il genere di cose che a me piacevano.

"Io non ci credo Lavi! Sei stata appollaiata nel paesello due settimane e non hai pensato a cosa metterti?!"

"Sinceramente? Non è che non ci ho pensato, mi era proprio sfuggito dalla mente"

"Complimentiii babi, ironica la cosa!
Si dà al caso che ho il vestito che fa per te, occhio però ti trincio se si rovina"

Corse nella sua stanza e tornò da me, nelle sue mani un vestito rosso lungo semplice, in apertura vertiginosa sulla gamba  e  schiena completamente nuda .
Era bellissimo, sinceramente non capivo perché non indossasse quello.

"Azzo, Cri è bellissimo!"

"Shhh, non è mai uscito dall' armadio"

"Perché non l'hai messo tu ?"

Dolce flirt : THE WHOLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora