Angels.

Capitolo 6

~Amore.

"Hai intenzione di rivelargli la tua vera identità?" mi domanda.

"Non credo sia il momento, ma penso che se dovessimo metterci insieme a breve glielo direi quasi subito. Vorrei imparasse ad accettarmi per quello che sono realmente, e non per come devo apparire agli occhi di tutti." sorrido.

"Hai detto una cosa giustissima, brava. Penso tu possa farlo tornare." ride.

"Ho finito. Andiamo a casa?" sbuca all'improvviso Alessandro.

"Certo. Ciao, è stato un piacere conoscerti." le stringo la mano.

"Anche per me, Anne. A presto."

Ci accompagna alla porta e andiamo via. Il viaggio di ritorno è piuttosto silenzioso. Non vola una mosca, non sappiamo che dire.

"Anne." dice, accostandosi nel parcheggio del mio viale.

"Si?" rispondo, soprappensiero

"Sei sicura che posso rimanere qui? Se per te è un problema, o se disturbo posso andare anche a casa dei miei.." si tocca la nuca imbarazzato, mentre slaccia la cintura di sicurezza.

"Nessun disturbo, Ale" non so perché ma quel diminutivo mi piace "Puoi rimanere quanto tempo vuoi." sorrido.

Anche tutta la vita. penso.

"Sicura di non aver parlato?"

"Perché?"

"No, nulla. Devo essere tremendamente stanco oggi."

Scende dall'auto e faccio lo stesso. Ci avviciniamo a casa e apro la porta con le chiavi. C'è cattivo odore qui, odore di battaglia, di sangue di Demone.

"Dustin? Sei qui?" urlo.

"Sisi.. sono sul divano."

Mi avvicino.

"Cosa hai combinato?" lo guardo preoccupata. È pieno di cerotti e lividi. Chissà cosa inventa.

"Sono caduto per le scale." sbuffa.

"Sei il solito idiota." rido.

'Hai combattuto con i Demoni, vero?' penso.

'Si, Anne. Manda via il terrestre, sono troppo debole per comunicare così.'

"Ale, perdonami, potresti andare a farmi un po' di spesa?" lo supplico.

"Certamente, così posso sdebitarmi dell'ospitalità." sorride e gli faccio una lista veloce.

Questa volta non ho usato nessun tipo di magia, ha acconsentito immediatamente. Che dolce quel ragazzo! Prende la lista ed esce, senza esitazioni.

"Erano in 6, Anne. Con 3 me la sarei cavata benissimo, ma erano troppi. Stavano per uccidermi circa 10 volte. Sono vivo per miracolo." dice con voce secca.

"Dustin.." mi diedi accanto a lui "Devo proteggermi io. Non rischiare la vita per me. Non ne vale la pena."

"Non preoccuparti, Anne. Te l'ho detto solo perché tu stia attenta, e tenga d'occhio anche l'umano. Lui è in pericolo quanto te, adesso." sospira.

"Hai ragione."

"Comunque sai, ho una sorpresa. Ho rintracciato altri Angeli rimasti intrappolati sulla Terra, saranno qui a breve e ci aiuteranno a proteggerti."

"Magnifico! Come guardie del corpo" rido.

"Sono molto gentili, sono stato in contatto con loro solo pochi minuti ma mi sono bastati per captare tutte le loro emozioni. Sono brave persone." sorride.

"Perfetto, mi sembra un'ottima idea. Ho paura più per Alessandro, che per me. Ho rischiato la vita tante volte.. ma il fatto che lui potrebbe morire per causa mia mi provoca un groppo in gola e un nodo allo stomaco. Non ce la faccio." ricaccio negli occhi le lacrime che mi erano salite, non volevo piangere.

"Si chiama amore." annuncia Dustin allegramente.

"È strano essere la principessa degli Angeli e non aver mai provato l'amore, vero?" gioco con i miei capelli.

"In effetti si. Ma c'è sempre una prima volta."

"Già. Cosa diciamo ad Alessandro per i nuovi ospiti che arriveranno?"

"Ho già pensato a tutto io. Sono nostri vecchi amici americani, che hanno voluto farci una sorpresa e resteranno qui con noi per un bel po'." ridacchia sotto i baffi.

"Quando vuoi sai essere molto intelligente, Dustin."

"Anche tu McRod." trattiene le risate.

"Hey! E tu come fai a sapere del mio finto cognome?"

"Le pareti di casa tua non hanno segreti con me."

"Comunque farai meglio a trovarti un bel cognome, prima che Alessandro te lo chieda all'improvviso spiazzandoti."

"Ah, io un cognome ce l'ho già. Dustin Men, sono per tutti."

"Per tutti?" domandò incuriosita.

"Penso sia il momento di raccontarti la verità." sospira, e passa le mani sulla faccia.