Capitolo 2

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~Dustin e Alessandro.

"Sei anche tu un Angelo?" qualcuno ride alle mie spalle.

Mi volto di scatto, quasi impaurita. Ecco chi è che mi ha fatto perdere il controllo. Un altro Angelo.

"Si. Qual è il tuo nome?" gli chiedo.

"Dustin, piacere." mi porge la mano.

"Anne, piacere tutto mio." gliela stringo.

"La principessa Anne?" balbetta.

"Esatto" rido.

"Oh, mi scusi principessa. Onorato di conoscerla da vicino" si inchina. Inizialmente penso mi stia prendendo in giro, ma è molto serio.

"Smettila, Dustin. Io sono Anne e basta." sorrido, alzandolo.

"Ora capisco perché i miei poteri erano impazziti. Me lo sentivo che c'era un altro Angelo. Hai saputo del sigillo?" domanda.

"Si.." sospiro, triste.

"Sei qui da sola?"

Annuisco senza rispondere.

"Quindi quello che ti ha accompagnata era un terrestre." ride.

"Già" sorrido "Vorrei provare a mettermi in contatto con mio fratello Jack per sapere qualcosa in più.. ma non mi sono rimaste molte energie. Potresti aiutarmi?"

"Certamente."

Mentre entriamo in casa mia osservo meglio gli occhi di Dustin. Sono rosso fuoco, quindi appartiene al settore del fuoco dell'anima. Si, perché dovete sapere che nel mio Regno ci si distingue così, per colore degli occhi. La stirpe reale è l'unica ad avere gli occhi color oro.. tipo me, e può imparare a custodire tutti i poteri. Poi ci sono quelli con gli occhi viola che si occupano del vento della passione, e quelli con gli occhi azzurri che trattano l'amore in generale. Dustin deve essere un vero galantuomo, per far parte dei Rossi.

Chissà che colore hanno i miei occhi alla vista degli umani. Di certo non sono dorati, e quelli di Dustin non sono rossi. Altrimenti prederebbero uno spavento enorme.

"Ecco. Io però non ho mai visto tuo fratello, quindi prima dovrai provare a metterti tu in contatto."

"Ci provo." sospiro.

Mi concentro tanto sulla figura di mio fratello. Devo farlo, dobbiamo parlare. Dopo pochi minuti di sforzi sento i suoi pensieri, le sue preoccupazioni.

"Ce l'ho fatta." ammetto soddisfatta.

"Perfetto. Ora mi metterò in contatto con te, quindi con lui."

Ci prova, e dopo poco ci riesce anche lui. Una terza presenza mi dà forza.

'Anne. Stai bene?' sento.

'Si, Jack. Voglio solo alcune spiegazioni.'

'Parla.'

"Quindi hanno messo il sigillo perché vogliono catturarti?" esclama Dustin confuso.

"Esatto. Il potere della principessa è sovrumano, più potente di chiunque altro. Se mi catturano i Demoni, è finita." mi porto entrambi le mani sulla faccia.

"È orribile!"

"Lo so. Meglio che tu stia lontano da me, Dustin. Ora non sono più al sicuro, potrebbero fare del male a me e alle persone che mi stanno intorno."

"Non oso lasciarti sola. Ti proteggerò anche a costo della morte. La giustizia, prima di tutto." sorride.

Lo abbraccio, ha detto una cosa giustissima.

"Però voglio vederti come sei veramente, non travestita da umana. Vuoi?"

"Certo."

Mi concentro e chiudo gli occhi. Sento le mie amate ali bianche spuntare dietro la schiena, sono molto soffici. Il pantalone si accorcia trasformandosi nella gonna del mio vestito, la maglia diventa una sorta di corpetto.. il tutto è tra le sfumature gialle e dotate. I capelli diventano ondulati, più scuri, e si mette in risalto la ciocca bionda, altro segno di riconoscimento di un membro della casa reale.

"Wow.." balbetta "Non ti avrei mai immaginata.. così."

"Sembro un po' carina?"

"Sei b-bellissima." balbetto.

"Grazie" subito mi trasformo in umana, qualcuno ha bussato alla porta.

"Chi è?" mi avvicino ad essa.

"Sono Alessandro." ha la voce roca.

'Dustin, puoi andare via? Credo abbia bisogno di me.'

'Certo.'

Dopo pochissimi secondi sparisce ed apro la porta. Alessandro è in lacrime.

"Un tizio ha bussato a casa mia. Ho aperto e ha cominciato ad ispezionare tutte le stanze, come fosse un cane indemoniato. E urlava costantemente il tuo nome, Anne. Che significa?"

Merda, i Demoni mi stavano cercando sentendo il mio odore.. e ci era andato di mezzo il povero Alessandro.

"Entra."

Lo faccio accomodare sul divano, e gli preparo una speciale camomilla in grado di calmarlo del tutto.

"Evidentemente l'hai immaginato, o stavi solo dormendo."

"Tu dici?" sorseggia un po' la camomilla.

"È sicuramente così." sorrido, e gli accarezzo i capelli.

Ha un'aria così innocente e indifesa, mi fa tenerezza. È un bravo ragazzo.

"Hai ragione, forse ero solo stanco o addormentato. Grazie mille." mi abbraccia.

Non ho mai provato certi brividi. Mi partono dalla colonna vertebrale e l'attraversano tutta, sino al collo. Ho la pelle d'oca. Che significa tutto questo?

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