𝙁𝙄𝙍𝙀 - 1

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FINN

31 dicembre 2017

tutto andava straordinariamente.

Nick mi aveva spiegato che usciva con questa Ronni Hawk, una ragazza conosciuta per caso, che poi si è rivelata un' attrice che aveva partecipato in alcune serie Nickelodeon e Disney, e recitato in una serie di Netflix: On My Block. (autrice: dovete assolutamente guardare On My Block!)

oggi sarei dovuto andare da Lara per aiutarla a fare la valigia per il falò di stasera, prima di andare in spiaggia.

quella sera dopo aver festeggiato, ci saremmo recati in una casetta vicino al mare per dormire insieme. ovviamente c'erano stanze riservate a maschi e femmine, un bagno, una piccola cucina e una saletta con dei divanetti. giorni prima io e Caleb eravamo andati a visitarla.

si fecero le 17, e dato che dovevamo essere in spiaggia per le 18.30, mi diressi verso casa della mia migliore amica.

arrivato davanti alla porta bussai, e come sempre mi aprì la piccola Susy.

"lupoooo!" urlò abbracciandomi.

"ciao piccola." dissi stringendola a me.

ci staccammo e mi fece entrare in casa; salutai i genitori e salii in camera di Lara.

aprii la porta e mi ritrovai davanti la figura di una sedicenne intenta a finire il suo grosso libro.

rimasi ad osservare ogni suo minimo particolare, aveva delle cuffie dorate sulle orecchie, gli occhiali neri sempre appoggiati sul suo naso, e il libro in mano. indossava un felpone molto largo che le arrivava sopra la metà della coscia. infatti, per mia sfortuna, riuscivo ad intravedere le sue mutandine.

ok Finn, non guardare

ok Finn, non guardare

niente da fare, i miei occhi non si volevano spostare da quelle semplici mutandine colorate. mi facevi schifo da solo, ma era inevitabile.

sono un maschio in piena fase ormonale, sono un adolescente, non un pedofilo.

vidi la sua mano che copriva il punto in cui stavo guardando, alzai lo sguardo e notai che era diventata rossa in volto, ecco, l'avevo messa in imbarazzo.

"oh... ehm... ciao." diventai rosso anche io, che idiota che sono.

"ciao Finn." rispose ancora evidentemente a disagio.

rimanemmo in silenzio per un po', poi smorzai il silenzio e presi a parlare:
"allora... il borsone?"

"uhm sì è là dietro" indicò un angolo della stanza.

"quando hai intenzione di prepararla?" inarcai un sopracciglio.

"ok papà ora la prendo!" si alzò e andò a prendere la borsa ed io risi.

mentre camminava, fortunatamente, non si vedeva più niente di... imbarazzante.

cominciò col andare verso l'armadio, e prendere gli indumenti utili per quella sera e la mattina successiva, ovvero due magliette, un pantalone felpato, un jeans, una felpa, un costume a due pezzi e il cambio intimo.

si fecero le 17.45 e lei era ancora sotto quel felpone rosso.

"cazzo sono già le sei, devo cambiarmi" esclamò andando verso l'armadio.

"cosa metto?" mi chiese poi, scrutando ogni minimo dettaglio del suo guardaroba.

"uhm, secondo me va bene tutto, è solo una sera un spiaggia." risposi con non chalance, così lei optò per una canotta a righe, messa sotto una felpa, dei mom jeans e le sue solite huarache poco consumate; andò in bagno a cambiarsi, e dopo poco uscì.

𝐦𝐲 𝐛𝐞𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 , 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora