𝙊𝙃 𝙈𝙔 𝙂𝙊𝘿

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LARA

Mi svegliai con una voglia di vivere pari allo zero. Stavo davvero male per quello che era successo giorni prima. Ero stata una stupida a lasciarmi andare così.

Pensai anche di essere innamorata di Johnny, ma presto capii che era solo attrazione fisica. Bisognava ammettere che fosse un bel ragazzo, ma chi mi attraeva di più era Finn, sia interiormente che esteriormente.

Finn.

L'avevo evitato per due giorni, ma oggi ci sarebbe stata scuola, e non so come avrei fatto ad ignorarlo.

Volevo parlargli, ma la paura e la vergogna me lo impedirono. Anche se, in questo poco lasso di tempo, avevo notato che anche lui sembrava non volermi rivolgere la parola.

Il motivo esatto era a me ignoto, ma forse era soltanto una stupida idea che mi si era infilata in testa.

Sbuffai, e mi alzai dal letto, diretta verso il mio bagno.

Guardai il mio riflesso nello specchio e sbuffai nuovamente, facevo davvero pena. I miei occhi erano contornati da orribile occhiaie, e i residui delle tante lacrime che fino a poco fa sgorgavano sulle mie gote, erano ben evidenti.

Mi sciacquati la faccia e presi a lavarmi i denti. Dopodiché andai verso la cabina armadio, scegliendo cosa avrei dovuto indossare: una maglietta a maniche corte, con dei ricami molto semplici sulle maniche e dei leggings neri.

Dopo essermi vestita, mi truccai e cercai di sistemare quell'ammasso di capelli che tenevo.

Presi lo zaino e il cellulare, e scesi di sotto, dove indossai anche le mie scarpe.

Entrai nella cucina e salutai Brise, che stava cucinando la colazione ai fornelli. Mi misi comoda sulla mia sedia, sul tavolo che distava di pochi metri dal piano di lavoro.

Intorno al tavolo c'erano già i miei genitori e Susy. Mio padre leggeva il giornale, che gli copriva tutti il viso, mia madre stava parlando al cellulare e Susy attendeva la colazione, con una forchetta in una mano e il coltello nell'altra.

"Buongiorno." dissi svogliatamente, mentre prendevo il mio palmare in attesa del cibo, l'unica cosa che mi avrebbe fatta felice quel giorno.

"Ciao tesoro!" dissero all'unisono i miei genitori, posando sul tavolo quello che avevano in mano.

"Lala, puoi chiedere a Brise quando mangiamo?" chiese la mia sorellina, facendo quel tenero visino da cane bastonato.

Feci per parlare, ma un piatto pieno di pancakes fumanti si posò davanti a me. "Grazie Brise." sorrisi alla governante.

Incominciammo a mangiare, e dopo un po' di tempo, guardai l'orario sul mio telefono. "Oh dio! Mamma ti prego accompagnami a scuola." strabuzzai gli occhi quando vidi che erano le 7.53, sapendo che l'istituto apriva alle 7.55.

"Non ti accompagna Finn?" chiese lei, aggrottando la fronte.

Già, lui mi accompagnava sempre a scuola, data la nostra vicinanza in fatto di casa.

"No. Ora, per favore, andiamo o farò tardi!" esclamai, alzandomi in contemporanea con mia madre.

"Ciao ragazzi, a dopo." salutai mio padre, Susy e la governante.

Mi precipitai fuori di casa, ed io e mia madre entrammo nell'abitacolo della sua auto costosa, sfrecciando verso la scuola.

.

"Ok mamma, ci vediamo dopo." le schioccò un bacio sulla guancia e corsi dentro la scuola.

Ovviamente, abitando dall'altra parte del quartiere, arrivai in ritardo.

Senza neanche passare per il mio armadietto, mi avvicinai alla porta dell'aula di pedagogia, un nuovo corso della scuola che era stato messo proprio alla fine dell'anno, per verificare se sarebbe stato fattibile il prossimo anno.

E, come volle la sorte, il secondo corso in comune con Wolfhard.

Bussai e sentii una voce ovattata, proveniente dall'interno dell'aula, dire un 'avanti'.

Presi un bel sospiro ed entrai nella classe, pregando di non ricevere una nota.

"Salve signor Smith, scusi il ritardo." sussurrai guardando il bel professore negli occhi.

"Non ti preoccupare, ora vai a sederti accanto alla signorina Apatow." mi fece l'occhiolino e mi indicò il posto di fianco alla peggior persona che potesse esistere nell'universo.

Ricambiai il sorriso e mi avvicinai a quell'arpia.

"Ma ciao, bella troia." sussurrò guardandomi. Mi limitai e a non risponderle e concentrarmi sulla lezione.

"Non parli più? Johnny ti ha mangiato la lingua?" a quelle parole sgranai gli occhi e mi voltai verso di lei.

"C-come?" chiesi a bassa voce, fissandola spaventata.

"Oh andiamo, ormai tutta la scuola sa che ti sei fatta lo spilungone di turno. Pensavi davvero che non avrebbe approfittato di te, come fa con tutte?" disse ancora più malignamente, tirando fuori il cellulare, senza farsi vedere dal professore.
"Amore mio, questa foto è virale, pubblicata solo ieri ed ha già mille like. Ora che hai dimostrato veramente chi sei, spero che Finn ti lasci stare e che finalmente ritorni da me. Ho avuto la mia rivincita, troietta."

Tutte le parole che la sua bocca sputava non mi colpivano, perché ormai mi ero abituata alla sua malignità. Ma la parola 'Finn' faceva un brutto effetto a me e a tutto il mio corpo.

Se la foto stava spopolando nel web, significava che tutti l'avevano già vista. I miei amici, le persone più care a me e... lui.

Non potevo neanche immaginare le brutte sentenze che prima o poi mi avrebbe sparato contro. Ero nella merda. Nella merda fino al collo.

Mi girai alla ricerca del suo banco, e lo trovai dall'altra parte dell'aula.

Lo conoscevo fin troppo bene, e riuscivo a riconoscere i suoi sguardi.
Il suo era spento, le occhiaie identiche alle mie, poste sotto i suoi occhi scuri, che quando alzarono il viso per fissare il mio, non trapelano alcuna emozione.

L'avevo capito, avevo avvertito il fatto che avesse saputo, avesse visto quello che era successo.

Il solo fatto di sapere che aveva pianto e si era crogiolato all'infinito, a causa mia, mi faceva sentire davvero una persona orribile, piena di sé ed egoista.

Non potevo dire che non mi importava dei suoi sentimenti, perche era tutto il contrario. Anzi, ricambiavo con tutto il cuore quello che lui provava per me.

"Signorina Denson, può prestare almeno la minima attenzione alla lezione, per favore?" la voce del professore mi fece distogliere lo sguardo da Finn, e feci finta di ascoltare la lezione, lanciando comunque delle occhiate furtive al ragazzo che mi aveva rubato il cuore.

.

il capitolo fa schifo
ma ho iniziato ad usare le maiuscole perche si.
vorrei dirvi anche che: vorrei aspettare che le views crescano, prima di cominciare ad aggiornare frequentemente. non penso che abbia senso aggiornare sempre se pii nessuno legge mai ceh.
e niente vez ci vediamo tra qualche mese Ahahah

non ho ricontrollato, se scrutare qualche errore non esitate a dirmelo

-Ce✨

𝐦𝐲 𝐛𝐞𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 , 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora