𝙇𝙊𝙑𝙀 𝙔𝙊𝙐

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Lo guardavo con la bocca leggermente spalancata, mentre era lì, in ginocchio davanti a me, come se avesse dovuto farmi una proposta di matrimonio.

Non era una proposta che ci avrebbe portato a stare insieme per sempre - o almeno, questo era quello che accadeva alla maggior parte delle coppie - ma comunque avrebbe legato i nostri cuori per un tempo di cui non avevamo conoscenza.

Finn Wolfhard, il ragazzo che desideravo sia mentalmente che fisicamente, era piegato davanti a me che pregava il mio amore, che pregava di avermi lì con sé. Mi pregava con i suoi dolci occhi scuri incastonati in quello splendido viso di stare li con lui e di non abbandonarlo mai e poi mai.

Io lo volevo, lo volevo con me e per nessuna ragione al mondo lo avrei abbandonato. E, ovviamente, speravo che succedesse anche in viceversa.

Che lui non mi abbandonasse e che mi amasse come io amavo lui.

Volevo dirglielo, volevo urlarglielo, ma in quel momento non riuscivo.

Ero come ammaliata da lui, da noi e da quello che stava succedendo in quel preciso istante. Non potevo credere che lui stesse facendo una cosa del genere per me.

Non riuscivo a credere del fatto che ero stata con una persona per quasi un anno intero, un periodo che forse era stati troppo fulmineo e troppo rapido.

Ci eravamo goduti i migliori momenti insieme e forse li avremmo goduti meglio d'ora in poi. Quello che avrei rimpianto forse erano i nostri ricordi da amici affiatati.

Ma adesso, avrei cominciato un nuovo step della mia vita. Avrei capito per la prima volta che cosa significasse amore, e avrei potuto sperimentarlo in prima persona. Con qualcuno che amavo.

Con qualcuno di cui ero certa che mi avrebbe trattata bene, come una regina. Come una ragazza vera, non mi avrebbe mai sfiorata senza il mio consenso. Non mi avrebbe mai offesa, e se ci fossero stati ostacoli in futuro, li avremmo affrontati insieme. Insieme.

"Io non so cosa dire..." sussurai, ancora del tutto incredula.

Lui guardava davanti a me, e vidi una scintilla di tristezza nei suoi occhi. Forse credeva che non avrei accettato. Una grande follia, mi sembrava palese il fatto che avrei accettato.

Mi feci coraggio e dissi la parola che tutti in quella stanza aspettavano: "Si, certo che voglio stare con te, Finn." gli sorrisi ampliamente.

"Si cazzo, vai così Finn." urlò quello che mi sembrava Jack. "Ouch." sussurrò poi. Ero sicura che qualcuno gli avesse dato qualcosa che pareva una gomitata o un pugno.

Certo, Finn avrebbe pututo organizzare una cosa più in piccolo, fra noi due. Ma mi piaceva anche il fatto di condividere tutto ciò con in nostri amici più intimi.

Finn sorrise. Sorrise veramente, il che mi rese più felice.

Mi infilò l'anello all'anulare della mano destra. E si alzò lievemente, per raggiungere la mia testa e appoggiare dolcemente le sue labbra sulle mie.

Risi sulla sua bocca e gli accarezzai le guance. Ci staccammo e gli sussurrai: "Grazie, ti amo tanto."

"Ti amo anche io."

"Adesso si che inizia la festa!" urlò ancora qualcuno, anche se ormai anche i muri avevano capito che era Jack.

.

La festicciola tra amici era finita da un po, e avevo invitato Finn a restare in casa; dato che i miei non sarebbero tornati a casa prima di domani sera, a causa di un imprevisto.

Eravamo stesi sul letto e ci coccolavamo. Ed era come se stessi vivendo tamte nuove emozioni che sovrapponevano una sopra l'altra.

Certo, avevo già avuto relazioni con ragazzi, nelle varie città dove ho abitato per tutto il corso della mia vita, ma stare con Finn era... inspiegabile. Troppo bello per essere vero.

Mi alzai dal letto dove eravamo sdraiati e andai a prendere un plaid che riuscì a coprire entrambi.

"Wow, ancora non ci credo." sussurrò al mio orecchio.

"Cosa?"

"Io... Tu... Stiamo insieme, cazzo! Aspettavo questo momento da sempre!" esclamò avvicinandosi a me.

Risi piano. "Già, anche io. Ti amo." gli posai una mano sulla guancia.

"Ti amo." ripeté lui, appoggiando le sue labbra sulle mie.

Mi staccai controvoglia a causa del poco ossigeno, ma proprio in quel momento mi ricordai di una cosa.

"Ma Finn tu sei... Tu sei proprio incoerente! Perche stamattina a scuola era incazzato con me e ora... E ora mi chiedi di stare insieme?" chiesi allontanandomi di poco, per vedere la sua espressione.

In un primo momento confusa, ma subito dopo rilassata e comprensiva.

"Faceva tutto parte del piano: ho fatto l'arrabbiato per non destarti troppi sospetti, per poi fare scoppiare una bomba dopo. Mi dispiace se ti ho fatto soffrire per tutto il pomeriggio, prometto che non accadrà più!" alla fine sorride, e mi viene voglia di baciare quel sorriso perfetto.

"A proposito... Mi dispiace amore io non-" mi fu impossibile finire di parlare, perche Finn si fiondò sulle mie labbra.

"Non ne voglio più parlare, e mi fai un effetto che adoro quando mi dai questi nomignoli idioti." sussurrò sulle mie labbra con voce roca, e da lì capii subito il tipo di effetto che gli facevo.

In breve tempo finii a cavalcioni sul suo corpo sdraiato, e il plaid magicamente ai ritrovò a terra.

Posò le mani sui miei fianchi nudi, dato che indossavo un top, e li strinse. Mentre la sua lingua scivolava lentamente ma passionalmente nella mia bocca.

Percepii un movimento, e quando aprii gli occhi per un momento capii che Finn stava cercando di mettersi seduto e appoggiare la schiena alla testiera del letto, così da essere più comodo, evidentemente.

Poggiai le mani sulle sue spalle e le strinsi. Sentii la mancanza delle sue labbra, ma poco dopo si ritrovarono a divorare il mio collo. Incominciò anche a succhiare, facendo spuntare delle chiazze rosse sugli incavo del collo.

Mi scappò involontariamente un gemito, e spinsi i fianchi contro di lui, il che fece gemere anche lui, e sentii una stretta più forte sui miei fianchi, che però non fece male.

"Lara... Sto cercando di controllarmi, e non mi stai aiutando per niente." fiatò sul mio collo.

La sua voce roca era al contempo sensuale, il che mi fece spingere i fianchi ancora più su di lui. E riuscii a sentire una protuberanza verso la cinta dei pantaloni.

Fra noi due c'era già stato un momento simile, ma ogni volta mi faceva piacere provocarlo in questo modo.

"Ok, hai superato il tuo limite Lara."

E in un mezzo secondo, mi ritrovai sotto di lui, con il suo viso sopra il mio.

Si avvicinò ancora e mi baciò, mentre sentivo la sua mano scorrere dall'incavo del mio collo e passare in mezzo ai miei seni, giù per il mio stomaco e arrivare al bordo dei miei pantaloncini.

Un gemito uscì dalla mia bocca, ancora, quando la sua mano si infilò dentro ai calzoni e alle mutandine.

Cominciò a massaggiare la mia intimità, e dopo poco tempo sentii il suo dito farsi spazio dentro di me.

Cacciai un urletto eccitato e mi spinsi contro di lui, mentre mi portava al primo orgasmo della serata. Il primo di una lunga serie.

.

l'ultima frase mi ha fatto morire.
e niente dopo un cazzo di mese ho aggiornato.
il prossimo aggiornamento?
probabilmente il 30 febbraio.
sksk la storia non l'ho fatta finire perche non avrebbe avuto un senso, dato che ci sono delle cose che ancora vanno risolte.
peace and unicorns
-Ce✨

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2019 ⏰

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𝐦𝐲 𝐛𝐞𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 , 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora