𝘼𝙉𝙊𝙏𝙃𝙀𝙍

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LARA

io e Johnny ci saremmo dovuti incontrare davanti a scuola, per poi andare in un bar lì vicino.

per l'occasione decisi di non strafare, perché non era un appuntamento, ma una semplice uscita tra amici. almeno, così credevo. e se per lui fosse stato qualcosa di più?

non potevo assolutamente mancare di rispetto a Finn, ci eravamo dichiarati e ora penso che ci saremmo messi insieme, prima o poi. dovevo solo aspettare che me lo chiedesse.

ma tornando alla mia uscita tra amici, decisi di mettermi un vestito color senape, che mi arrivava fino sopra alle ginocchia. ovviamente era un vestito normale, non per far vedere quanto fosse grande quel che non avevo.

uscii di casa e avanzai verso scuola, noi tutti potevamo stare tranquilli di non essere avvistati da paparazzi o altro, dato che vivevamo nella zona più grande e tranquilla di Vancouver, dove nessuno poteva disturbarti. (autrice: nello spazio autrice vi spiego bene)

mentre cliccabile sul pulsante del semaforo, aspettando di passare avanti, vidi Johnny seduto su una panchina davanti alla struttura scolastica. aveva il cellulare all'orecchio, questo stava a significare che stava parlando con qualcuno.

era vestito normalmente anche lui: aveva una felpa con dei ricami, dei jeans strappati sul ginocchio e le sue solite Vans Old Skool ai piedi.

quando il semaforo dall'altro lato della strada si fece verde, camminai sulle strisce pedonali, fino ad arrivare al mio amico.

sembrò accorgersi della mia figura che si stava avvicinando, perciò chiuse di fretta il telefono e si avvicinò a me.

"Lara, sono contento che sia venuta!" esclamò alzandosi e posandomi un bacio sulla guancia. "ciao J, scusa il ritardo! avevo perso la cognizione del tempo." ridacchiai.

"non preoccuparti... che dici, andiamo da Scoop Ahoy?" chiese, riferendosi alla gelateria che da poco aveva aperto, in centro. "ci sto." annuii e ci dirigemmo insieme verso un lungo pomeriggio.

FINN

ero terribilmente preoccupato all'idea di vedere le labbra di Orlando avventate su quelle della mia ragazza, o almeno quello che sarebbe diventata tra poco.

il nervosismo si era propagato per tutto il mio corpo, e come spesso accadeva quando ero in quello stato, il mio fisico non aiutava: tremavo, i miei piedi facevano su e giù sul parquet della casa di Jack.

"Finn, stai bene? sembri nervoso." mi chiamò Chosen. i miei amici -ovvero quelli che stavano con me in quel momento: Wyatt, Jack, Chosen, Jeremy, Jaeden e Sophia- mi conoscevano molto bene. ogni minimo comportamento che atteggiavo aveva un significato, e loro lo conoscevano.

"no, tranquillo Chosen." lo calmai, mentendogli spudoratamente.

"oh invece sì che c'è qualche problema." sentenziò Sophia. "il nostro caro ranocchio è incavolato perché la sua principessa è uscita col principe." ridacchiò infine, dicendo quello che non volevo nessuno sapesse.

"aspetta, cosa? non potete parlare più da persone normali?" domandò Jeremy, ovviamente non capendo il significato della metafora della rossa.

"Jeremy ma come fai a non capire? Lara è uscita con Johnny, e Finn è triste." sbottò Wyatt, concentrato sui suoi videogiochi.

"sai Finn, mi sono trovato nella tua stessa situazione." disse Jaeden, fulminando con lo sguardo Wyatt. ormai tutti sapevano del loro orientamento sessuale, e avevano dato coming out una settimana fa.

"oh andiamo, Malina è solo-" "Malina Weissman?!" urlò Jack dalla porta, era andato a prendere le pizze appena arrivate. "sì, perché?" chiese Wyatt.

"è una figa della madonna." disse ancora Jeremy.

"ragazzi, Malina è mia amica." disse Sophia, chiudendo il discorso sulla povera ragazza.

"comunque, secondo me dovresti fidarti di Lara. ormai state insieme e non penso ti possa tradire." disse infine Sophia.

"oh andiamo, sappiamo tutti com'è Johnny. vede una ragazza figa e la porta a letto." annunciò Chosen.

"sì, ma Lara non è come le altre. magari non cadrà nella trappola." cercai di convincermi di questa teoria, ma sapevo bene che forse, sarebbe successo.

avevo davvero paura che lei non rispettasse quel 'legame' che si aveva tra ragazzo e ragazza innamorati l'uno dell'altro. avevo paura che potesse cacciare la mia fiducia nei suoi confronti.

"valla a spiare." disse d'un tratto Jeremy.

"cosa?" chiesi io, stupito del fatto che il più timido fra noi avesse avuto questa straordinaria idea.

"ti alzi e vai a vedere di nascosto cosa fa con Orlando, semplice no?" ripeté Jeremy. "cazzo hai ragione! sei un genio." dissi alzandomi.

"Finn, non farlo! è la sua vita privata." mi disse Sophia posando una mano sul mio braccio. "Soph, ho bisogno di sapere cosa sta facendo." la supplicai guardandola negli occhi.

"okay, ma non fare cazzate. sai che poi te ne pentirai." disse lasciandomi il braccio e facendomi avanzare.

"aspetta Finn, vengo con te." Jack posò il suo cartone di pizza sul tavolo e venne con me verso la porta. "ti fermerò, in caso tu voglia fare qualche sfuriata davanti a loro." rise ancora.

"grazie J."

.

arrivammo davanti ad una gelateria, la Scoop Ahoy. aveva aperto da poco, ed aveva una catena anche al centro commerciale Starcourt Mall.

"ok ci siamo, mettiti gli occhiali e il capello, così non ci vedranno." Jack si mise il cappuccio in testa e degli occhiali da sole con le lenti oscurate.

di solite ci vestivamo in questo modo quando andavamo in aeroporto o in altri posti con tanta gente, per nasconderci dai fans.

entrai nel locale, seguito da Jack. e con gli occhi cercai Lara. il mio migliore amico mi toccò la spalla, facendomi girare, e indicò due figure sedute su un divanetto.

stavano parlando animatamente, e a volte prendevano un cucchiaino di gelato dalla propria coppa.

era bellissima con indosso quel vestito. e forse era un po' troppo felice per i miei gusti.

io e Jack andammo verso il salone e ordinammo due coni di gelato. io al limone e lui al pistacchio. andai a sedermi su uno sgabello poco distante dal divanetto, ma tanto per non farmi notare dai due ragazzi.

cominciammo a consumare le nostre ordinazioni, ed io con la coda dell'occhio guardavo la coppia. sicuramente era più interessante del discorso di Jack, e su come aveva 'sbattuto' -termine usato da lui- l'altra sera. poteva essere l'idolo di ogni ragazzina, ma era un vero e proprio sporcaccione, per non usare altri termini.

per poco tempo ascoltai le fluide parole di Jack, ma appena mi voltai per ricontrollare Lara e Orlando, rimasi esterefatto, sbigottito e

deluso.

.

suspance guys
e niente, dati che non ho molte letture eccetera non aggiornerò molto frequentemente
ma tipo ogni tre giorni o qualcosa del genere
ora devo andare quindi non ricontrollo il capitolo, se ci sono errori ditemelo che cosi li correggo.

riguardo a Vancouver, dovete immaginare che la città abbia tipo una periferia gigante dove ci vivono solo ed esclusivamente i vip che appaiono nella storia. sono molto originale yas
big kiss♡

-Ce✨

𝐦𝐲 𝐛𝐞𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 , 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora