𝙒𝙃𝙊?

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16.30

"signorina, io vado a casa. se ha bisogno di qualsiasi cosa, non aspetti a chiamarmi." mi assicurò, ci salutammo e la mia domestica andò a casa sua.

in parte ero pronta anche io per andare a casa di Finn. sarebbe stata una serata videogiochi e pizza, perciò non mi curai moltissimo del mio aspetto. optai per una maglietta a maniche corte nera molto semplice, dei pantaloncini jeans e delle scarpe da ginnastica firmate Adidas Superstar. non mi truccai, il mio viso era carino anche al naturale anche se alle labbra misi un burro cacao alla ciliegia e mi spruzzai un profumo alla vaniglia.

erano appena le 16.50, ma poco mi interessò, tant'è che sorpassai in modo scaltro le due ringhiere e finii nel terrazzo della camera di Wolfhard.

aprii la porta finestra ed entrai nella stanza. spaziosa e profumata, la adoravo. lui non era dentro, perciò scesi al piano di sotto, come se fosse casa mia.

"Lara?" una voce dietro di me mi richiamò, ma non era Finn. mi girai e vidi un figura snella e alta, con una folta chioma nera e poco ricca. "Nick!" corsi ad abbracciarlo. "ciao piccolina! da quant'è che non ci sentiamo, ti sei ripresa da... quell'incidente?" mi riempì di domande. "sto bene Nick grazie, tu piuttosto... come va con Ronni?" gli chiesi curiosa come non mai.

"bene, ora la relazione è ufficiale!" esclamò entusiasta. "sono felice per voi!" sorrisi. io e Nick eravamo in buoni rapporti, ogni volta che entravo in casa Wolfhard, si prendeva cura cura di me come se fossi una sorella per lui, e la stessa cosa valeva anche per me. tenevo un sacco a Nicholas.
"se stai cercando Finn sta cercando di cucinare qualcosa di sotto." "grazie fratellone." lo abbracciai, ci salutammo e mi disse che non poteva restare, perché appunto aveva una serata romantica con la sua fidanzata.

mentre scendevo le scale mi chiesi perché Finn stesse cucinando, da cosa avevo capito io loro avevano una domestica che si occupava di queste mansioni. un po' come Brise, la nostra domestica. sicuramente era di riposo...

un profumino delizioso mi invase le narici e mi avvicinai sempre di più alla cucina.

quando ci arrivai sentii il profumo di Eggo's appena scaldati e riposti su tre piatti diversi. adoravo gli Eggo's, un po' come Eleven della mia attuale serie TV preferita: Stranger Things. Ed ero onorata di aver un legame con ogni personaggio della serie.

"non era serata pizza questa?" chiesi a Finn, facendolo sussultare e girandosi verso di me. "mi hai fatto prendere uno spavento." esclamò, mentre io addentavo furtivamente un pezzo di waffle.

"scusa." grugnii, dato che la mia bocca era impastata di quella cialda squisita.
"comunque la pizza è per stasera, questa la puoi chiamare merenda." disse sedendosi su uno sgabello davanti alla penisola della cucina.

"ok, dov'è Jack?" chiesi mentre a mia volta mi sedevo accanto a lui. "sta arrivan-" non concluse la frase perché interrotto dal campanello dell'ingresso.

Finn si diresse verso la porta mentre io mangiavo ancora, ma riuscii ad udire i due ragazzi salutarsi è venire verso la cucina. "ehi Lara." mi salutò Jack stampandomi un bacio sulla guancia. "ciao Jackie." lo salutai a mia volta.

chiacchierammo del più e del meno per almeno due ore, mentre giocavamo ai video giochi che Finn aveva in giro per la casa. la sua PlayStation aveva più di un joystick, così che potremmo giocare tranquillamente tutti e tre insieme.

fummo interrotti dalle pizze che arrivarono. il mio migliore amico tornò dentro con tre cartoni di pizza, ci sedemmo comodamente sul divano e mangiammo tranquilli, mentre in televisione guardavamo un film prodotto da Netflix.

Jack Grazer. tutti, o almeno le persone che non mi conoscono, pensano che mi piaccia. ma non è assolutamente vero, anzi. è veramente simpatico, e anche bello. ma non può esserci niente fra noi due. a me piace un'altra persona, e penso che voi ormai l'abbiate capito.

𝐦𝐲 𝐛𝐞𝐬𝐭 𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 , 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora