Capitolo 4

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<<Certo, per domani. Domani vi sposate!>> rispose entusiasta la donna.
Tutti tranne i signori Min rimasero scioccati da quell'affermazione. Haneul e Yoongi avevano gli occhi spalancati e la mascella che quasi toccava terra. Il tempo sembrava essersi fermato.
L'incubo peggiore di Haneul si realizzò. Il pensiero negativo che le era venuto in mente quel pomeriggio stava prendendo vita sotto il suo naso. Non poteva credere a quelle parole. La signora Min nelle sue lettere le aveva detto che si sarebbero sposati tra un mese. Che le avesse mentito?
<<Scusi, ma non mi aveva scritto che ci saremmo sposati tra un mese?>> chiese molto, molto perplessa.
<<Non mettermi in bocca parole che non ho detto. Io ho scritto che il matrimonio si sarebbe svolto dopo un mese>> fece una breve pausa poi continuò <<da quando abbiamo iniziato a cercare una ragazza.>> concluse la donna con un sorriso imbarazzato.
Haneul era sempre più scioccata. Doveva sposare un perfetto sconosciuto. Sperava almeno in quei trenta miseri giorni per poterlo conoscere, ma alle parole della donna ogni sua speranza si ruppe, anche la più piccola.
Il volto di Yoongi non esprimeva emozioni ma dentro ne provava un misto bello pesante. Era sbalordito per l'imminente matrimonio, arrabbiato con i propri genitori per il poco anticipo e per averlo costretto a tutto ciò e infine era scocciato per il fatto di dover sposare una perfetta sconosciuta.
Intanto, gli amici guardavano Yoongi con volti sempre più stupefatti. Per via della sorpresa, Hoseok si lasciò cadere sul divano con occhi e bocca spalancati. Normalmente i sette avrebbero riso per la sua reazione, ma erano troppo concentrati sui signori Min per accorgersene.
I signori Min, a differenza di tutti gli altri, avevano i sorrisi stampati sul volto.
Dopo qualche minuto, il silenzio venne spezzato dalle parole della donna.
<<Beh, si è fatto tardi, forse è meglio se andiamo.>> rivolse le ultime parole al marito.
<<Ah, Haneul.>> aggiunse avvicinandosi alla ragazza.
<<Tu vieni con noi. Ho già detto alla stylist di venire domani a casa nostra per siatemarti.>>
Detto questo prese a braccetto la ragazza e si avvicinò alla porta.
<<Ah, tesoro.>> questa volta si rivolse al figlio.
<<Domani mattina presto arriverà il facchino con la roba di Haneul. Appoggiala in camera tua che da domani sarà camera vostra. Poi lei la sistemerà. Ricordati: domani alle 11 in comune, arriverà a prendervi l'autista con la limousine.>>
Si girò verso gli amici del figlio. <<Per favore, fate in modo che non arrivi in ritardo come suo solito.>> I ragazzi annuirono lentamente.
I tre uscirono dalla casa dopo aver salutato.
Appena la porta si chiuse, tutti si girarono verso Yoongi, che aveva ancora lo sguardo fisso immobile sulla porta.
Taehyung gli si avvicinò e gli diede una pacca sulla spalla.
<<Coraggio.>>
Il ragazzo corvino in risposta lo uccise con lo sguardo. Allora tutti e sette si misero a ridere.
Jungkook pensò che ci volesse proprio Tae per alleggerire la situazione.

Nel frattempo la ragazza era arrivata alla villa dei Min. Scese dalla macchina e quel posto la lasciò stupefatta.
Si trovò davanti ad un altissimo cancello in ferro battuto bianco con delle ai lati. Sulle colonne erano presenti due stemmi in oro che riportavano la lettera "M" scritta in corsivo con due rose intrecciate ad essa, simbolo della famiglia. Oltre il cancello, un viale affiancato da giganteschi alberi. Percorso il viale si trovò sotto un porticato sostenuto da colonne di marmo bianco in stile greco-romano. Il portone era di legno , sorvegliato da due uomini vestiti di nero con gli occhiali da sole, nonostante fosse già buio. Quando i signori si avvicinarono, i due uomini aprirono la porta e li fecero entrare. L'interno della casa lasciò Haneul del tutto senza parole: il pavimento bianco rispecchiava la luce del lussuoso lampadario di cristallo. Ai lati della stanza si innalzavano due scale ricoperte da dei tappeti rossi che portavano al piano superiore.
A risvegliare Haneul fu una donna sulla quarantina che indossava un abito nero e un grembiule bianco legato in vita, uscita qualche minuto prima da una stanza sulla destra. La donna le sorrise e le fece cenno di seguirla. Haneul seguì la donna che le mostrò la casa.
Al piano terra, a destra del portone di ingresso, c'era la cucina più grande che avesse mai visto. Sulla sinistra invece c'era un enorme salone ammobiliato con una televisione da sessanta pollici attaccata al muro e un tavolino di vetro difronte ad un divano di pelle nero.
Salite le lussuose scale si ritrovò un corridoio che le sembrava infinito. Al piano superiore si trovavano la stanza dei signori, lo studio del signor Min e varie stanze per gli ospiti. La donna accompagnò Haneul nella sua stanza infondo a destra.
Haneul aprì la porta e trovò le sue valigie sulla destra vicino al letto a baldacchino. Davanti al letto c'era una scrivania con un grande specchio. C'erano due porte, una era quella del bagno privato munito di ogni prodotto necessario e di asciugarmi con una "M" ricamata sopra; l'altra stanza era un'ampia cabina armadio nella quale Haneul non mise i propri vestiti, dal momento che il giorno dopo sarebbe andata a vivere con Yoongi.
La ragazza si fece una doccia molto lunga con la speranza che portasse via quella sensazione struggente che la tormentava. Finita la doccia si mise il pigiama e si stese nel letto. Riuscì ad addormentarsi velocemente a causa della stanchezza e dello stress accumulato durante il giorno.
A differenza di Haneul, Yoongi si addormentò a fatica e con un grandissimo peso dentro.

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