Capitolo 15

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Alle spalle di Jinwoo si sentì il rumore di una pistola che ricaricava.
<<Non hai sentito? Ha detto di lasciarla andare.>>

Haneul non aveva bisogno di vedere chi stesse parlando, avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Yoongi era dietro Jinwoo con la pistola puntata alla sua schiena.
<<Non ti conviene fare mosse troppo avventate, a meno che tu non voglia ricevere una pallottola in testa dal miglior cecchino di tutta la Corea. Anche se probabilmente sarebbe un onore per te.>> lo avvisó con un ghigno.

Infatti Yoongi mentre seguiva Haneul aveva capito che qualcosa non andava, così chiamó gli altri ragazzi dicendogli, meglio, ordinandogli di arrivare il prima possibile. Appena tutti i Bangtan arrivarono al parco, Jimin aveva seguito i movimenti di Haneul senza essere notato, mentre Yoongi aveva ordinato a Jungkook di posizionarsi dietro ad un cespuglio pronto a sparare ad un segnale del corvino.
Yoongi aveva visto Jinwoo avvicinarsi ad Haneul e aveva notato la pistola sotto la maglietta. Appena vide Jinwoo tirare fuori la pistola e puntarla ad Haneul, il sangue gli ribollì nelle vene e gli si avvicinò.

Sentendo le parole di Yoongi, Jinwoo si immobilizzó e deglutì.
<<Bastardo.>> disse a denti stretti.
<<Se fossi un bastardo saresti già morto per aver osato puntare una pistola contro mia moglie. Ma oggi mi sento buono e ti darò l'opportunità di venire via senza fare storie.>>
Jinwoo non disse nulla ma lasciò cadere la pistola per terra.
<<Hai fatto la scelta giusta.>> disse Yoongi per poi fare un gesto con la mano. A quel gesto si avvicinó Hoseok che prese Jinwoo e lo condusse al furgone con il quale erano arrivati.

Appena Hoseok portò via Jinwoo, Yoongi si avvicinò ad Haneul che era rimasta immobile e la abbracció stringendola forte.
La ragazza rispose senza esitazione all'abbraccio del marito. Aveva avuto paura, non tanto della morte, ma di perdere quel ragazzo corvino che le aveva cambiato la vita.
La ragazza nascose il viso contro il petto di Yoongi e sussurró un debole grazie.
Yoongi le accarezzó i capelli e le diede un bacio. Poi si abbassó al suo orecchio.
<<È tutto finito. Ora ci sono io qui.>>

Non appena Jinwoo salì sul furgone Taehyung gli diede un colpo in testa con il calcio della pistola, un colpo talmente forte da farlo svenire.
<<E questo a cosa era dovuto?>> chiese Jin.
<<Prevenzione. Non si sa mai. Poteva ribellarsi da un momento all'altro. Poi se vedesse dove abitiamo potrebbe condurre ospiti indesiderati in casa nostra.>> rispose facendo spallucce.
<<Sei speranzoso se credi che Yoongi lo lasci uscire da casa nostra vivo.>> commentò Namjoon sistemandosi al posto di guida.

Arrivati a casa Jungkook portò il corpo privo di sensi di Jinwoo in una stanza vuota al piano sotterraneo dove si trovava il loro covo e con l'aiuto di Jimin gli legó mani e piedi ad una sedia.

<<Come va con Marianna?>> chiese il più piccolo mentre legava i polsi del rosso dietro la sedia.
<<Bene. Ma a proposito di questo. Che ne diresti di uscire insieme a me, lei e sua sorella?>>
<<Non mi considereresti per tutta la serata.>> rispose infastidito.
<<Per questo viene anche Alice. Marianna non vuole lasciarla a casa da sola.>> ribattè il ragazzo dai capelli rosa.
Jungkook sbuffó e accettò l'invito.
Poi lasciarono lì il ragazzo fino al suo risveglio.

Nel frattempo Yoongi aveva portato Haneul, ancora un po' scossa, in camera da letto.
<<Scusami.>> disse la ragazza seduta sul letto dopo qualche secondo di silenzio. Yoongi la guardò confusa.
<<Sentivo che c'era qualcosa sotto ma ho fatto comunque di testa mia. Se non avessi fatto nula, non ci saresti finito di mezzo ancge tu.>> disse con lo sguardo basso.
A quelle parole Yoongi si arrabbiò.
<<Scherzi spero.>> disse avvicinandosi a lei e alzandole il mento con due dita.
<<Anzi, avresti dovuto dirmelo sin dall'inizio così non avresti rischiato di prenderti una pallottola nello stomaco.>>

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