Capitolo 19

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<<Namjoon, hai trovato qualcosa?>> chiese Yoongi continuando a camminare avanti e indietro.
<<No.>> rispose tristemente. Il corvino sbuffó.
<<Potresti fermarti un attimo? Mi stai facendo venire il mal di mare.>> commentò Taehyung seduto sul divano mentre guardava l’amico camminare.

I Bangtan erano chiusi nel covo sotterraneo dal giorno in cui Haneul fu rapita. Erano quindici giorni che Namjoon stava lavorando sul computer per trovare anche solo un minimo indizio che li portasse al covo degli Exo.
Erano quindici giorni che Yoongi non riusciva a chiudere occhio a causa dei sensi di colpa. Si ripeteva che se fosse stato più attento, se fosse stato più presente, se non avesse sottovalutato le parole di Jinwoo, ora la sua Haneul sarebbe lì, a casa, con lui.

<<Qui ci vorrebbe un miracolo.>> commentò Jimin sospirando. Yoongi si fermò al centro della stanza con il capo chinato. Sospirò.
<<È tutta colpa mia. Scusate ragazzi.>>
Jin scattò in piedi.
<<Non dire idiozie!>> urlò prendendolo per le spalle.
<<Avrei dovuto proteggerla. Pensavo che questa casa fosse sicura. Ma a quanto pare non lo era abbastanza. Se l’avessi allontanata non le sarebbe successo niente.>> continuò.
<<Non è stata colpa tua! Come potevamo sapere che sarebbero stati aiutati da così tante persone?>> chiese Hoseok.

<<Come fai a sapere quante persone sono?>> chiese Taehyung confuso.
<<Beh, hanno rintracciato una casa introvabile, hanno spiato una ragazza, senza che nessuno se ne accorgesse o sospettasse qualcosa, e l’hanno rapita senza lasciare tracce. Di certo gli Exo non possono essere stati aiutati da una sola persona.>> spiegò Namjoon continuano a studiare ogni minimo dettaglio presente sullo schermo del suo computer.
<<Dobbiamo ammetterlo, gli Exo non sono poi così bravi come vogliono far credere. Probabilmente da soli non sarebbero stati nemmeno in grado di pensare ad un piano del genere.>> commentò Jimin.

Il commento del rosa fece ridere Taehyung, ma la sua risata fu interrotta dalla suoneria dal telefono di Yoongi.
<<Che vuole adesso Jungkook? Era andato al supermercato più di due ore fa, si è perso tra gli scaffali?>> commentò ironicamente il corvino leggendo il nome dell’amico sullo schermo del telefono.
<<Pronto?>>
<<Yoongi, venite su. Ci sono delle persone per noi.>> rispose Jungkook dall’altra parte del telefono per poi riattaccare.
Il corvino rimase perplesso alla parola “persone”. Non aspettavano ospiti, nessun estraneo poteva entrare e certamente una di quelle persone non era Haneul.
<<Che succede?>> chiese Jin vedendo la faccia confusa dell’amico.
<<Dobbiamo salire. A quanto pare abbiamo ospiti.>>

Appena i ragazzi salirono al piano terra, si ritrovarono Jungkook con una pistola puntata contro due ragazzi. Il primo ragazzo era leggermente davanti all’altro, aveva i capelli ricci color argento e gli occhi scuri puntati verso i Bangtan, l’altro aveva i capelli castano chiaro, delle lentiggini sugli zigomi e i suoi occhi scuri esprimevano paura, probabilmente causata dalla pistola puntata contro.
<<Li ho trovati, o meglio, loro hanno trovato me, mentre tornavo a casa. Hanno detto che hanno delle informazioni importanti per noi.>> spiegò Jungkook.
<<E perché gli hai portati qui?>> lo riproverò il leader.
<<Perché nel caso in cui non dovessero essere utili, non uscirebbero vivi da qui.>> rispose il giovane alzando un angolo del labbro dando forma ad un ghigno.
<<Ma almeno il pollo l’hai comprato?>> si intromise Taehyung.
<<Si, il pollo te l’ho comprato. Ma che c’entra adesso?>> chiese il più piccolo continuando a tenere lo sguardo attento sui due “ospiti”.
<<Boh, ho fame.>> spiegò  con un sorriso e grattandosi la nuca.

Namjoon sospirò arrendendosi all’infantilità del ragazzo. <<Chi siete e cosa volete?>> chiese poi.
Il ragazzo coi capelli color argento rispose: <<Io sono Bang Chan e lui è Lee Felix. Sono il leader di una gang formata recentemente. Vi abbiamo cercato perché abbiamo delle informazioni per voi sugli Exo.>>
A sentir nominare il nome della gang rivale, il sangue di Yoongi ribollì.
<<Cosa sapete?>> chiese a denti stretti il corvino.
<<Hanno cercato degli alleati per poter organizzare un piano contro di voi.>> spiegò Felix, il ragazzo con le lentiggini.
<<Come fate a saperlo?>> chiese Jin.
<<Perché hanno chiesto anche a noi di stare dalla loro parte.>> rispose Chan.
<<O non avete accettato e gli Exo sono così stupidi da avervi lasciato andare senza problemi, oppure non capisco perché siate qui.>> disse Jungkook.
<<Ho accettato la loro offerta solo perché avevo una pistola puntata alla testa. Poi però ci ho pensato meglio e ho capito che è meglio non lavorare con loro.>> spiegò.
<<Perché dovremmo crederti? Potrebbero averti mandato loro per ingannarci.>> ribattè Jimin.
<<Perché mettersi contro di voi sarebbe una battaglia persa in principio. Un suicidio di massa. Anche con l’aiuto di tutto il mondo gli Exo non potrebbero battervi. Vorremmo aiutarvi per avere salva la vita.>> spiegò il ragazzo con le lentiggini.
<<E se invece vi uccidessimo perché non vi crediamo?>> chiese Taehyung con un bagliore inquietante negli occhi.
<<È un’ipotesi che avevo già considerato, per questo dovevo venire da solo ma lui mi ha seguito.>> rispose Chan indicano Feliz. <<Gli altri componenti della gang sono informati su questa possibilità e gli ho ordinato di non andare dagli Exo anche se dovessi morire qui. Almeno loro si devono salvare.>> continuò.
<<Pronto a morire. Intrepido. Mi piace.>> commentò Yoongi. <<Gli credo.>>
Feliz si sentì un pelo sollevato dalle parole del corvino.
<<Namjoon, che dici?>> chiese Hoseok.
Il leader stava studiando attentamente i due sconosciuti davanti a sé e le loro parole. Mentre Chan e Feliz si sentirono fortemente in soggezione sotto lo sguardo freddo di sette ragazzi e sotto la mira di un cecchino esperto.

<<Va bene. Se si fida Yoongi, mi fido anche io.>> affermò il leader.
A queste parole Jungkook abbassó l’arma e i due ragazzi tirarono un sospiro di sollievo.
<<Ma voi verrete con noi.>> continuò Namjoon. Tutti rimasero stupiti.
<<Dopo tutto gli Exo avranno altri alleati e loro sanno dove andare. Ho già un piano in mente.>> spiegò Namjoon.
<<E i Got7?>> chiese Jungkook. <<Sono coinvolti anche loro?>>
<<Non credo che gli Exo siano così stupidi da mettergli in mezzo. I Got7 sono nostri amici, non accetterebbero mai di allearsi con loro contro di noi.>> rispose Jimin.
<<Per questo, i Got7 aiuteranno noi.>> spiegò Yoongi.
<<E se non volessero?>> chiese Hoseok.
<<Jackson non si lascerebbe mai scappare un’opportunità per pestare qualcuno.>> commentò Jimin ridendo.

<<Chan, se accetti, potrete andare e ci incontreremo nuovamente per comunicarti il nostro piano.>> disse Namjoon porgendo la mano.
<<Accetto.>> rispose Chan stringendo la mano al leader dei Bangtan.
<<Ma un passo falso e siete morti.>> continuò Taehyung.
<<Taehyung, smettila di spaventare le persone.>> lo riproverò Jimin dandogli un pugno sul braccio.
<<Però fareste bene a stare attenti.>> continuò Hoseok.
<<Non ho intenzione di mandare la mia gang al massacro. Nessun passo falso.>> promise Chan prima di uscire dalla casa seguito da Felix.
<<Abbiamo trovato il miracolo di Jimin.>> commentò Taehyung, facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata. Tutti tranne Jungkook, il quale non capiva la battuta.
Jin diede una pacca sulla spalla e Yoongi e poi disse:
<<Ora puoi dormire tranquillo. La andiamo a prendere.>>

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