Suho spense il telefono e sospirò.
<<Jinwoo ha fallito. È sparito da cinque giorni e Seojun ha detto che probabilmente l'hanno preso ed è morto.>> disse buttandosi sul divano.
<<Per fortuna che quella era la vostra arma migliore.>> commentò Alice seduta al tavolo difronte alla sorella.
Baekhyun guardò il capo con occhi sognanti.
<<Mi piace. Possiamo tenerla?>> imploró mettendosi dietro alla ragazza.
<<Sappi che se la stai paragonando ad un cane abbandonato in autostrada puoi considerarti morto.>> rispose Marianna con un tono divertito per la vasta gamma di insulti che il ragazzo con i capelli chiari poteva ricevere dalla sorella.<<Siete degli illusi se credevate davvero che Seojun potesse aiutarvi.>> disse Alice alzandosi dalla sedia.
<<Parli come se lo conoscessi. Non dovresti parlare di lui così.>> ribattè Xiumin seduto sul divano vicino al leader.
<<Sicuramente lo conosciamo meglio di te e di tutti voi messi insieme. Di questo puoi starne certo.>> rispose Marianna irritata e alzandosi a sua volta.
Alice e Marianna si diressero verso la loro camera. Non volevano portare avanti quel discorso per non far capire alla gang di mafiosi diessere le figlie di uno dei mafiosi più potenti.
<<Comunque è un dei più grandi mafiosi di tutta la Corea, se non ci si può fidare di lui, allora di chi ci si può fidare?>> chiese Kai guardono perplesso le ragazze.
Alice si fermò, si girò verso il ragazzo e lo guardò con sguardo glaciale.<<Di noi stessi. Ci si possiamo fidare solo di noi stessi. Se vuoi una cosa fatta bene allora alza il culo e falla da solo, non aspettare che qualcun'altro la faccia male al posto tuo.>>
Detto questo le ragazze si chiusero in camera lasciando tutti senza parole.Alice si buttò sul letto e sospirò.
<<Un giorno mi faranno venire un esaurimento nervoso.>> disse sbuffando.
<<Perfetto!>> esclamò Marianna.
<<Perfetto?>> chiese Alice alzando la testa per guardare la sorella.
<<Si, perché questa sera verrai con me. Andremo a cena fuori con Jimin e Jungkook.>> spiegò.
<<Ma..>>
<<Niente ma. Non te lo stavo chiedendo.>> disse Marianna ridendo.Alice si arrese. Sapeva che la sorella avrebbe guardato tutto il tempo il suo fidanzato e non avrebbe prestato minimamente attenzione a lei. Ma non le avrebbe fatto dispiacere parlare con Jungkook. Dopo il loro incontro notturno al parco, si erano sentiti varie volte attraverso messaggi e gli era capitato più di una volta di ritrovarsi casualmente nello stesso parco durante la notte. Per lei, Jungkook era diventato un piccolo posticino felice in cui rifugiarsi dallo stress giornaliero e dalla frustrazione di trovarsi in quel covo di mafiosi.
Alice non aveva mai parlato con la sorella del ragazzo, ma Marianna la vedeva spesso sorridere guardando il telefono e sospettava che ci fosse qualcosa sotto.Nel pomeriggio le ragazze erano tornate alla villa del padre per prepararsi in tranquillità per la cena. Ma Alice non sapeva cosa avesse in servo per lei la sorella.
<<Scusami tanto Alice, devo passare da un'amica per prendere una cosa. Tu fatti trovare tra mezz'ora al parco e se non sono ancora arrivata vai con i ragazzi, ci vedremo al ristorante.>> era la scusa con la quale Marianna aveva lasciato la sorella.
Alice arrivò puntuale al parco accompagnata da un autosta del padre che se ne andò non appena la ragazza scese dalla macchina. Si guardò intorno ma non vide né i ragazzi, né, tanto meno, la sorella.
Si sentì appoggiare una mano sulla spalla e, all'inaspettato contatto, fece un salto dallo spavento.<<Oh mio Dio. Ciao Jungkook, non ti ho minimamente sentito.>> disse la ragazza riprendendosi dallo shock non appena riconobbe il ragazzo.
<<Scusa. Non era mia intenzione spaventarti.>> disse il ragazzo grattandosi la nuca imbarazzato.
<<Tranquillo, non è niente. Ho solo perso cinque anni di vita.>> disse la ragazza ridendo.Il ragazzo scrutó la ragazza racchiusa nell'abito corto nero, legato in vita con una cinturina color argento e accompagnato da un paio di All Star nere. Nonostante la sua semplicità, Jungkook trovava la ragazza molto bella. La risata di Alice lo fece ridere a sua volta e Alice non perse l'attimo per guardare per bene il ragazzo. Indossava un paio di jeans neri e una camicia bianca con le maniche alzate. Il sorriso gli dava un'aria innocente e terribilmente carina.
<<Vedo che sei sola.>> disse il ragazzo.
<<Vedo che tu non sei da meno.>>
I due si guardarono per qualche istante negli occhi, poi Alice sospirò.
<<Mi sa che qui gatta ci cova. Penso che Jimin e Marianna abbiano combinato qualcosa.>> disse.
Jungkook annuì ma la suoneria del telefono lo distrasse.
<<Parli del diavolo e spuntano le corna.>> disse ironico il ragazzo leggendo il nome dell'amico sullo schermo del telefono.
<<Scusami.>> disse semplicemente prima di risponedere al telefono.<<Kookie.>> gridò il rosa dall'altra parte del telefono.
<<Jimin, perché penso che tu e Marianna non arriverete?>> chiese.
<<Come se ti dispiacesse.>> rispose l'amico ridendo.Effettivamente gli sarebbe piaciuto passare una sera da solo con Alice. Avrebbe voluto chiederle più volte si uscire ma non trovò mai le parole per farlo.
<<Dai amico, avrai tempo di ringraziarmi più tardi. Ora vai e goditi la serata, avete un tavolo per due prenotato a nome Jeon al Sweet Symphony. E ricorda, se devi prendertela con qualcuno, sappi che è stata un'idea di Marianna.>> disse Jimin distraendo Jungkook dai suoi pensieri. Il ragazzo poté sentire i lamententi della ragazza dall'altra parte del telefono e chiuse la chiamata ridendo.
Alice guardò il ragazzo.
<<Fammi indovinare, nessuno dei due verrà.>> disse.
<<Già. Però mi ha detto che è stata un'idea di tua sorella.>>
<<Immaginavo.>> rispose ridendo.
<<Beh. Abbiamo un tavolo prenotato per due.>> disse Jungkook. <<Sempre che tu voglia venire a cena con me.>> continuò.Alice trovo dolce il gesto del ragazzo che a quanto pare temeva un rifiuto da parte sua. Il lato timido di Jungkook era una delle caratteristiche che più adorava del ragazzo. Così si avvicinò a lui.
<<Certo che mi va.>> rispose.
A quelle parole il moro fece un sorriso a trentadue denti e gli si illuminarono gli occhi. Il suo sorriso contagió la ragazza che sentì il cuore più leggero davanti a quel sorriso smagliante e al comportamento bambinesco del ragazzo.Alla fine della cena, dopo aver discusso su chi dovesse pagare il conto, decisero di fermarsi al solito parco. Il loro parco. Arrivati si sedettero sulla riva del lago e misero i piedi in acqua.
<<Grazie per la cena. E comunque non è giusto che abbia pagato te.>> disse Alice con un sorriso e dando un piccolo schiaffo amorevole sul braccio a Jungkook.
<<Ma figurati.>> rispose il moro sorridendo a sua volta. <<E comunque dovrei ringraziare tua sorella. È lei che ha avuto l'idea.>>
<<Già. Dovrei ringraziarla anche io.>> rispose Alice muovendo lentamente i piedi dentro l'acqua fresca.
<<Ad essere sincero>> iniziò il ragazzo mentre guardava l'acqua. <<Avrei voluto invitarti ad uscire già da un po' ma non ho mai trovato le parole giuste.>>
Alice alzò la testa e guardò il ragazzo che teneva ancora la testa cerso l'acqua.
<<Ad essere sincera, avrei accettato anche se me lo avessi chiesto per iscritto su un pezzo di carta igienica.>> disse sorridendo.A quelle parole Jungkook alzò la testa e incontrò il dolce sorriso della ragazza.
A quel sorriso il ragazzo non capì più nulla e velocemente prese il volto della ragazza tra le mani e, guardandola negli occhi, la bació.
Quando si staccarono da quel tanto atteso e dolce bacio, Jungkook, con ancora le mani sulle guance di lei, appoggiò la fronte contro quella della ragazza.
<<Ce ne hai messo di tempo.>> commentò scherzosamente la ragazza per poi baciarlo nuovamente.
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Criminal Love
Mystery / ThrillerQuando un mafioso deve sposarsi per continuare la stirpe, giura di non amare la moglie per evitare rischi e pericoli; ma, come si suol dire, al cuore non si comanda e i pericoli non tarderanno ad arrivare.