Capitolo 23 ~ Finale

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<<Mi dispiace.>> disse Alice tristemente. <<Non è nulla di personale, ma il dovere è dovere.>> Detto questo, rapidamente tirò fuori la pistola e sparò al lampadario.
Buio.
Subito dopo un altro sparo e un grido straziato. In fine il rumore di una porta che si apre e dei passi.

Yoongi accese la torcia e la puntò verso Haneul. Quando le si avvicinò poté notare la ferita sul suo braccio provocata dal secondo proiettile. Infatti dopo che Alice sparò al lampadario, Marianna sparò un colpo ad Haneul mirando consciamente ad un punto non vitale.
<<Yoongi.>> lo chiamò la ragazza in lacrime non appena il marito le fu davanti.
<<Tranquilla>> disse abbracciandola <<Va tutto bene. Sono qui.>> e le bació la testa.

<<Taehyung, usa uno dei tuoi coltelli per liberarla.>> ordinò il corvino, poi si rivolse alla moglie. <<Ti riporto a casa.>> disse accompagnato da un dolce sorriso.
Nel frattempo Jin si avvicinò alla ragazza e guardò bene la ferita che aveva sul braccio.
<<Ci serve qualcosa per tamponare l'emorragia. E il proiettile deve essere tolto il prima possibile, ma non è il luogo adatto per farlo e tanto meno ci sono gli strumenti adatti.>> commentò.
<<Prima le ragazze per medicarsi hanno usato delle bende di un kit medico che dovrebbe ancora essere qui. Potrebbero esserci altre bende o qualcosa per tamponare la ferita.>> suggerì Haneul.
<<Perfetto, lo cerco.>> concluse Yoongi.

Namjoon prese il walkie-talkie e comunicò con gli altri ragazzi.
<<Ragazzi, abbiamo trovato Haneul. È ferita ma non gravemente, adesso usciamo.>>
<<Ricevuto. Ora torniamo indietro.>> rispose Seungyoon.
<<Noi stiamo già uscendo.>> rispose Chan.
<<Feriti?>> chiese il leader.
<<Nel nostro gruppo non ci sono.>> continuò Chan.
<<Noi abbiamo Minhyuk, ha una ferita sul volto ma è solo un graffio.>> rispose Seungyoon.
<<Perfetto. Fuori com'è la situazione?>> chiese Namjoon.
Nessuno rispose.
<<Ragazzi. Ci siete?>> continuò preoccupato.
<<Sì, scusa. Qui tutto bene, sono appena arrivati Mark, BamBam e Jackson con Yugyeom in spalla. Sono tutti al sicuro.>>
Rispose Moonbin fuori dal covo.
<<Bene. Arriviamo.>> rispose Namjoon tirando un sospiro di sollievo.

Mentre gli altri si occupavano di Haneul, Jungkook era appoggiato allo stipite della porta con le mani in tasca e lo sguardo assente. Jimin lo notò e gli diede una pacca sulla palla.
<<Caro mio, che brutta faccenda, eh?>> esordì il ragazzo dai capelli rosa.
Il più piccolo continuava a fissare un punto non ben definito della stanza con gli occhi spenti e in risposta al rosa lasciò fuggire dalle sue morbide labbra un sospiro.
Ai ragazzi si avvicinò Hoseok che poggiò le mani sulle loro spalle.
<<Ragazzi, l'amore è una brutta cosa.>> intervenne il ragazzo.
Jimin sorrise oltre le spalle del moro, il quale si girò incuriosito e sorrise a sua volta.
Davanti a loro si presentò uno scenario sprizzante d'amore. Haneul con il braccio fasciato era immersa nelle braccia possenti di Yoongi, che le lasciava baci candidi sulla testa e continuava a dirle che andava tutto bene dato che, ora, lui era lì.

<<A quanto pare è una brutta cosa a meno che tu non sia Min Yoongi.>> commentò Jungkook. Jimin sorrise.
<<Alla fine, si è innamorata la persona meno propensa a farlo.>> osservò il rosa.
<<Già. Nessuno avrebbe mai immaginato che Yoongi potesse innamorarsi davvero di Haneul.>> affermò Hoseok.
<<Ma non demoralizzatevi. Potrete sempre ritrovarle. Oppure potrete sempre trovarne un'altra.>> continuò il moro cercando di risollevare almeno un po’ gli amici.
<<Ragazzi, andiamo. Ci stanno aspettando.>> si intromise Namjoon.
Così i sette ragazzi e Haneul uscirono da quella piccola e agognante stanza e si avviarono verso l'uscita.

Durante il ritorno in superficie i ragazzi sentirono degli spari provenienti da altre stanze limitrofe così si misero in guardia, ma il loro cammino fu tranquillo ed arrivarono nel salotto del covo senza incontrare nemici.
Non appena i Bangtan fecero capolino fuori dalla casa Jackson gridò: <<Possiamo andare a casa? Sono stanco!>>
Tutti si misero a ridere.
<<Ma tu non eri quello che voleva combattere e sconfiggere tutti?>> chiese ironicamente Namjoon.
<<Hai detto bene. Ero.>> rispose Jackson. <<Ma mi sono annoiato ad ascoltare le lamentele di quel bambino che si è fatto male al piede.>> continuò alludendo a Yugyeom.
<<Ehi! Non è colpa mia!>> ribattè il ragazzo.
Un'altra risata generale.

<<Cosa n'è stato di Suho e gli altri?>> chiese Yoongi. <<Spero che quel fetido barile di moccio abbia smesso di esistere.>>
<<I tuoi desideri sono stati ascoltati. L'angelo Chan ha sparato a Suho.>> rispose Chan con una risata.
<<Se fossi credente andrei in chiesa ad accendere una candela.>> rispose il corvino.
<<Le ragazze invece?>> chiese Chan.
<<Sono scappate dopo aver ferito Haneul. Non sappiamo dove siano, ma abbiamo informazioni su di loro e non penso che creeranno altri problemi.>> rispose Jimin con sguardo triste.
<<Ma chi erano?>>
Jimin sospirò. <<È una storia lunga e il bambino cinese vuole andare a casa. Troveremo un altro momento per raccontarla.>>
Alle sue parole Jackson lo guardò male. <<Ti ricordo che sono nato prima di te!>> replicò offeso.
Jimin scoppiò a ridere contagiando tutti gli altri e la sua risata arrivo anche a Marianna che era nascosta, insieme alla sorella, nella cucina del covo degli Exo. La risata del ragazzo arrivava alle orecchie di Marianna come una melodia dolce ma allo stesso tempo amara, sapeva che probabilmente non avrebbe mai più rivisto il luminoso volto del ragazzo, i suoi capelli rosa come lo zucchero filato e le sue mani piccole come quelle di un bambino, inoltre sapeva che non avrebbe mai più sentito quella dolce melodia che le tirava su il morale durante le giornate buie. Quei pensieri le fecero scendere inconsapevolmente una lacrima seguita da tante altre e si ritrovò ad abbracciare la sorella con il volto rovinato dalle lacrime di un amore non destinato a continuare.

Al contrario, quella sera Yoongi sorrideva come non mai. Aveva nuovamente il suo più grande amore vicino a sé, ed era disposto più che mai a proteggerlo. Si era reso conto che quella ragazza era diventata troppo importante per lui, ed era pronto a rischiare tutto, purché lei fosse accanto a lui.
Inoltre Yoongi aveva altri sei motivi per cui sorridere, aveva i Bangtan, che pur per quanto a volte fossero stupidi, o infantili, o pigri e lo facessero dannare, Yoongi li voleva bene e non li avrebbe cambiati per nulla al mondo.

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