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Sospiro dalla felicità per Alison, forse non sarebbe stata una cosa brutta ma è meglio così. "Si, ora mi sento meglio. Decisamente. Te lo volevo dire questa sera ma poi mi hai chiamata e te l'ho detto, non potevo aspettare questa sera. Era una cosa che mi mangiava da due giorni e non ne potevo più. Voglio avere dei figli ma non adesso".
L'abbraccio forte perché so che è ancora spaventata, "Saresti un'ottima mamma. Ma non adesso perché è troppo presto. Questa sera hai bisogno di festeggiare perché è un ottima notizia". "Taylor come si sarebbe comportato secondo te? Se ne sarebbe andato?". Le prendo un bicchiere d'acqua e mentre torno in cucina rispondo alla sua domanda. "Io non penso, ma non lo possiamo sapere. Noel è andato via ma non tutti sono come lui, magari Taylor sarebbe restato e fin da subito avrebbe accettato la situazione". "Non lo voglio scoprire per ora, Ma dov'è Noel?" "Si, bella domanda. Non lo so neanch'io. Mi ha detto di dover uscire per aiutare un uso amico ma non so dov'è andato. Ed era strano dopo scuola, ha cambiato umore ed era distaccato". Mi sfogo con lei e subito parte il uso discorso."Stai tranquilla, non pensare a cose che potrebbero rovinare il vostro rapporto è fidati di lui. Se ti ha detto di dover aiutare un uso amico, sicuramente lo sta facendo, non ti ha mentito". Annuisco e mi lascio convincere dalle sue parole. "Si, è così. Sicuramente. Cambiamo discorso e organizziamoci per questa sera". Decidiamo di andare alla festa di Katia che è una nostra amica dal secondo anno di Liceo. L'abbiamo conosciuta al corso di cinese e siamo subito diventate buone amiche. Non siamo inseparabili confidenti come me è Ali, ma si, siamo buone amiche.
Verso le otto dò da mangiare a Grace e la addormento facilmente dato che questo pomeriggio non ha dormito. Poi salgo in camera mia a prepararmi, passo il silk epil sulle gambe e indosso un vestito nero che scende stretto fin sopra il ginocchio. Le maniche sono lunghe in pizzo con dei decori ricamati. Alison sceglie dal mio armadio un top nero e una gonna di jeans che le sta molto bene. Ci scambiamo sempre i vestiti, perché abbiamo la stessa taglia anche se io dopo la gravidanza sono leggermente ingrassata. Indosso delle scarpe cipria con il tacco, mi trucco, passo la piastra e sono pronta. Raggiungo Alison in salotto dove c'è Noel, gli sento parlare ma quando mi vedono rimangono in silenzio. Quando Noel alza gli occhi su di me rimane a bocca aperta e si alza in piedi. "Sei splendida" gli sorrido. "Grazie". Abbasso gli occhi e sentiamo Alison brontolare. "Io esco fuori, ti aspetto in macchina, non ci mettere troppo". Annuisco e resto a fissare Noel che si avvicina molto pericolosamente a me è inizia a baciarmi con trasporto. "Vai, divertiti, ma non troppo e non combinare scemenze". Ci mettiamo a ridere gli do un ultimo bacio e raggiungo Ali.
"Allora, sei pronta per questa bella serata da urlo?". "Metti in moto". Rido e mi rilasso accendendo la musica della radio. Quando arriviamo alla festa notiamo che c'è molta gente, circa una cinquantina di persone, se non di più. Appena raggiungiamo Katia la salutiamo e ci mostra dov'è il piccolo bar che ha organizzato. "Venite, vi faccio conoscere dei miei amici" ci prende per mano e ci trascina verso il giardino dove c'è qualche gruppetto già ubriaco e dei ragazzi che ci presenta. Ci sono suoi amici di corsi scolastici, delle amiche di Alison della pallavolo e figli di amici di famiglia. Mi presento a tutti e sto a sentire per una lunga mezz'ora di cosa si occupano e dei loro corsi di studio. Sto per addormentarmi davanti a loro, sono super noiosi. Mi allontano con la scusa del bagno e invio un messaggio ad Ali di raggiungermi all'angolo bar. Ordiniamo 2 vodka alla pesca e mandiamo giù tutto d'un sorso. Poi ne ordiniamo altri due, altri due e altri due ancora e ancora. "Ho perso il conto. Peccato mi divertivo" sento Alison ridere senza senso. Mi alzo e vado a prendere un po' di pizza e qualche stuzzichino. Mangia quasi tutto Alison e io continuo a bere un bicchiere di cosmopolitan che mi viene offerto dal barista. "Non bevevo, da tantooo tempo. Sono passati mesi da quando ho bevuto cosi tanto". Non so se Alison mi sta ascoltando perché è ancora impegnata a mangiare. Passa non so quanto altro tempo tra una sfogliatina, una vodka e l'altra, uno champagne e una birra e inizia a sentirsi la musica in tutta la casa e anche in giardino. Vedo gente che balla e altra che cammina a destra e a sinistra. "Andiamo a ballareeee !!" Katia passa dappertutto gridando, si ferma verso di noi e ci prende portandoci a ballare. La musica ricopre tutti i suoni, sento solo canzoni forti che ti fanno venire voglia di scatenarti. Vedo Ali che balla da sola, si gira mi prende per mano e decido di lasciarmi andare.
Rubo dei bicchieri di non so che cosa da un vassoio e mando giù. Mi causa un forte bruciore in gola, ma poi diventa molto piacevole. Controllo l'orologio e vedo che è l'una e le due forse. Mi gira la testa e mentre ballo non capisco niente.
"Vi chiamo un taxi ragazze". Sento che qualcuno parla ma io sono stesa sul prato e c'è dell'acqua che mi bagna. Sono gli irrigatori automatici del giardino, che spruzzato acqua ovunque. Non so chi mi fa sedere in macchina insieme ad Alison e da i nostri indirizzi al Signore che guida. Non ricordo come si chiama chi guida. Alison scende agitando le mani come una gallina, cerco di salutarla ma non ho voglia di parlare. Quando il signore si ferma scendo e prendo i soldi dalla borsa, non gli trovo subito e non so quanto sto dando. Prendo le chiavi e apro il cancello. Cerco di infilare la chiave di casa nella porta ma non entra, ci riprovo e ci riprovo e scoppio a ridere da sola. Poi finalmente sento la porta aprirsi e un bel ragazzo senza maglietta mi guarda. Noel mi guarda serio. O almeno credo.

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