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Stringo forte il bracciolo del sedile, mentre l'aereo prende la sua rincorsa sulla pista.
Apro un solo occhio guardando fuori dal finestrino e mi accorgo che siamo sospesi in aria.
Adoro volare, ma ho comunque tanta paura che possa succedere qualcosa.
"Hai finito di stringermi il braccio"?
Guardo Noel che mi fissa negli occhi, e sposto lo sguardo sulla mia mano che stringe il suo braccio.
"Scusa, sono agitata".
Si avvicina al mio orecchio e lascia un bacio sul collo.
"Conosco tanti modi per farti rilassare".
"Noel" strillo.
Abbasso la testa quando una signora sulla sessantina si gira a guardarmi con un libro in mano.
Continua a leggere!
Le Hostess annunciano che a breve passeranno per servire bibite o cibo.
Guardo Grace nel suo seggiolino che dorme tranquilla e le accarezzo una guancia arrossata.
"Salve, volete qualcosa dal nostro servizio"?
Una hostess si avvicina a noi e sbatte più volte le ciglia lunghe piene di mascara guardando Noel.
Alta e magra nella sua divisa verde non smette di fissarlo.
E come se non bastasse Noel la guarda!
"Hanna vuoi qualcosa"?
"No grazie amore".
Sottolineo bene la frase amore per farle capire che siamo fidanzati e che può andare a rovinare qualche altra coppia.
"E lei signore, vuole qualcosa"?
Ma che faccia tosta.
"Oh no, la ringrazio".
"Per qualsiasi cosa sono disponibile".
Dice per poi chiudere uno sportellino della cassettiera che trascina.
"Grazie, non abbiamo bisogno di niente".
Intervengo scocciata facendole un sorriso falso. Sorride a sua volta e passa avanti.
"Hai finito di guardarla"?
"Cosa"?
Oh adesso fa anche il finto tonto!
"Non smettevi di guardarla. Pendevi dalle sue labbra".
Incrocio le braccia e guardi avanti la testa calva di un tizio.
"Hanna, avrà quasi il doppio dei miei anni. E poi, perché dovrei guardare lei se posso guardare te"?
Mette una mano sulla mia coscia e alterna lo sguardo tra me, Grace e il finestrino.
Poggio la testa sulla sua spalla e respiro il suo buon odore.
"Scusa amore. Sono solo nervosa"
"Si, me ne sono accorto".
Ridacchia e mi bacia sui capelli.

"Ma quanto cazzo ci vuole"?
Cammino ancora avanti e indietro vicino al nastro trasportatore dei bagagli.
"Stai calma amore".
Annuisco e finalmente vedo le nostre cose arrivare.
Prendo il mio bagagio grigio e quello verde di Noel, mentre lui recupera il passeggino della piccola.
Prima di uscire dall'aereoporto, sistemo Grace che si guarda intorno e si muove in continuazione nel passeggino.
Vado in bagno a lavare le mani e le do da mangiare l'omogeneizzato di frutta.
"È affamata".
"Il viaggio le ha fatto venire fame.
Comunque prima di partire ha mangiato davvero poco".
"Si è vero. Amore tu anche non hai mangiato nulla. Sicura di non volere niente? Ti posso prendere un panino o qualcosa di dolce".
Ora che ci penso ho un po' di fame.
"Vorrei un panino con il prosciutto. E formaggio"
"Vado li al bar. Dovrebbero avere qualcosa".
Si allontata e intanto io sistemo nello zainetto di Grace il cucchiaino sporco.
"Hanna. Sei tu"?
Alzo lo sguardo e non posso credere ai miei occhi.
"Brayan"?
Sono veramente incredula.
Mi alzo in piedi per salutarlo e mi abbraccia.
"Come stai? Sono anni che non ci vediamo"
"Sto bene grazie. Tu come stai? Sei riuscito a studiare medicina"?
"Oh si, sono al quarto anno. Va abbastanza bene, ma non vedo l'ora che finisca" sorride e cerco di sentirmi meno imbarazzata.
"Che bella. È tua sorella"?
Ride guardando Grace che tiene un dito in bocca.
"Lei è mia figlia".
Cala per un po' il silenzio e vedo che è in imbarazzo e a corto di parole.
"Wow. Ti somiglia tanto. Complimenti è davvero una bella bambina"
"Grazie. Bhe ma che ci fai qui"?
Cambio discorso guardandomi intorno per cercare Noel, ma non lo vedo.
"Sto partendo in Svizzera da mio fratello. Tu sei venuta in vacanza"?
"Si, sono qui con il mio fidanzato" annuisco e mi chiedo che razza di destino mi ha fatto questo scherzo del cazzo.
Dopo pochi minuti e saluti finalmente va via, con la scusa di essere in ritardo per il gate del suo volo.
Non mi ha fatto per niente piacere rivederlo.
Appena si allontana mi giro intorno e incontro lo sguardo di Noel che mi guarda in cagnesco.
Oh, cazzo!
E ora chi è il geloso?

Mi siedo aspettando che arrivi e prendo una salvietta per pulire le manine di Grace.
"Chi era quello"?
Respiro per affrontare la conversazione.
"Era Brayan. Un tipo che ho conosciuto tanto tempo fa".
"So chi è. Eri innamorata di lui il primo anno di Liceo".
Lo guardo stupita. E lui come fa a sapere tutte queste cose?
Non gliel'ho mai detto.
"Come lo sai"?
"Tutti lo sapevano. Lo guardavi come fosse un cane".
"Già. Hai detto bene Noel. Lo guardavo".
"È molto bello".
Mi guarda pensieroso. Sul serio sta pensando che io possa tornare ad essere innamorata di lui?
"C'è di meglio. Conosco un ragazzo molto affascinante, di cui sono innamorata da tanto tempo.
Lui è spettacolare, buono e gentile. Un ragazzo da amare come fosse un piccolo cucciolo.
Si chiama Noel, lo conosci"?
Gli rubo la busta con i panini che ha in mano, ne prendo uno e strappo un morso.
"Un cucciolo eh"?
Sorride mentre continuo a mangiare.
"Si amore. Un cucciolo che ha bisogno di tanto affetto, baci, coccole e abbracci".
Lo bacio a stampo e gli dico di mangiare.
Sono le sette di sera e io non vedo l'ora di andare nell'appartamento che ho preso per noi. Lui non lo ha ancora visto, ma so che gli piacerà.
Entriamo nel parking go dell'aereoporto di Bari e aspettiamo l'arrivo della macchina che ho noleggiato.
Imposto il navigatore per Taranto e dopo un'oretta di macchina arriviamo.
Si sente l'odore del mare che è a pochi minuti da qui.
Ci sono tante casette di vacanza tutte uguali e mi affretto a trovare la nostra.
Il proprietario mi aspetta sulla porta di casa per la consegna delle chiavi, lo saluto e ci augura un buon soggiorno.
"Chiudi gli occhi amore".
Mi avvicino a lui mettendo una mano sul suo viso.
Apro la porta e la fresca aria del condizionatore mi accoglie. Finalmente un po' di fresco!
"Apri gli occhi" sorrido e gli lascio un bacio.
"Wow. Non ci posso credere".
C'è una piccola cucina con il tavolo sulla sinisra e sulla destra c'è il divano con la televisione.
Da una porta si entra nel corridoio dove c'è la camera da letto e il bagno.
In camera c'è l'armadio, il letto con la spagliera in ferro battuto, un letto con le spagliere laterali da montare e la tv appesa.
Il bagno è piccolo ma la doccia occupa tutta un'intera parete.
"Ti piace"?
"Si amore. Grazie".
Avvicina il viso al suo e fa ruotare il pollice sulla mia guancia.
Lascia dei baci umidi sulla mia bocca e lo abbraccio forte a me.

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