Settimo

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"Sei sicuro di non aver sbattuto la testa troppo violentemente?"

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"Sei sicuro di non aver sbattuto la testa troppo violentemente?"

Suga non schiodava gli occhi dal minore, restava a fissarlo senza nemmeno battere ciglia.
Gli occhi scuri scrutavano la ferita sulla sua fronte e il piccolo rivolo di sangue che da essa scivolava, colando giù dal suo zigomo, percorrendo la guancia per poi racimolarsi in una goccia sul suo mento, restare lì finché il peso non la faceva crollare al pavimento.

Il ragazzo menta usò un asciugamano per assorbire il sangue, e con del disinfettante cercò di pulire la ferita.

Jungkook gliene fu grato, e nel mentre Yoongi continuava a medicarlo gli teneva stretta la mano libera, non volendo interrompere il contatto tra i loro corpi, come se facendolo la presenza del maggiore avrebbe finito con il dissolversi nell'aria, lasciandolo solo di nuovo.
La sua candida pelle trasmetteva sicurezza, e il tocco era talmente piacevole che Jungkook prese a passare un pollice sul dorso della sua mano, carezzandola piano.

"Ti dico che sembrava decisamente fin troppo reale, hyung. Devi credermi"

"Stai parlando di una stanza infestata, di fantasmi e di me che viene investito da una macchina" Yoongi ridacchiò "Si vede che hai preso una bella botta in testa"

"Sì ma, non ti sembra strano che io mi sia sognato quasi due interi anni della mia vita? È una cosa assurda"

"Già" rispose semplicemente l'altro, gettando l'asciugamano, ormai imbrattato di sangue, al pavimento. 

Jungkook sospirò.

Il ragazzo dai capelli corvini fissò lo sguardo su quel panno lordato di sangue, la vista gli sembrò sfocarsi per qualche secondo, e per un po' vide nero, quando poi quella macchia di sangue sull'asciugamano bianco piano piano prese a espandersi sempre di più finché del lindo bianco non rimase assolutamente nulla.

Quando la testa iniziò a girare la quantità di sangue continuò ad aumentare finché l'asciugamano venne impregnato dal sangue, esso iniziò a filtrare via dalla stoffa finendo con il macchiare anche il pavimento , creando piano piano una piccola pozza rossa.

Jungkook venne sorpreso da un dolore acuto che lo portò a serrare gli occhi, portandosi le mani sulla fronte.              

"Yoon..." provò a chiamare il maggiore ma esso era scomparso, il senso di smarrimento che Jungkook provò nel scoprire ciò lo portò ad alzarsi all'improvviso in piedi, con un respiro affannato. 

Il sangue iniziò a sgorgare dal pavimento come l'acqua in una fontanella,  la quantità fu tale che il pavimento venne coperto, l'asciugamano soffocato sotto il denso liquido che mano a mano che veniva accumulato diventava una fitta melma nera. 

Jungkook vi affogò dentro e quando il livello del sangue iniziò ad abbassarsi, le pareti mutavano, ricompariva la carta da parati grigia e ingiallita, ricomparse la finestra serrata dal fermacarte, e Jungkook tornò sul letto della 1408, il sangue che ancora gocciolava giù dalla pareti.   

1408. - YoonkooKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora