Capitolo Otto

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Lana

Esco dalla casa di Jennifer con il sorriso sulle labbra e tutto il mondo mi sembra più bello, colorato e meraviglioso. Sento che questa volta andrà bene, che finalmente io e Jennifer avremo una storia.
Tutto quella paura che avevo prima, è come se fosse svanita. Non so perché o forse sì...è lei che mi fa sentire sicura e protetta. Adesso so per certo che se le cose con la mia famiglia dovessero andare male, ho lei. Lei sarà la mia famiglia.
Sorrido come un'ebete ai passanti mentre mi dirigo verso la mia macchina, dio mi sento così sciocca e così felice allo stesso tempo. Entro in macchina e mi dirigo da Fred, è arrivato assolutamente il momento di digli tutto. Il nostro matrimonio è finito da tempo ormai.
Quando arrivo davanti a casa parcheggio l'auto e noto che lui, come al solito, non c'è. Sbuffo ed entro in casa lo stesso, mi siedo sul divano e decido di mangiarmi un po' di fragole con la panna. Avrei preferito mangiare la panna su Jennifer, però ora lei non c'è, ma so che stasera ci daremo dentro di nuovo. Dio al solo pensiero mi viene voglia di toccarmi, ma resisto.
Sussulto quando mi arriva una chiamata improvvisa: è mamma e mi dice che mio cugino ha avuto un'incidente e che gli serve del sangue, l'unica del suo gruppo potrei essere io.
Mi precipito in ospedale e mi fanno le analisi e mentre aspetto i risultati faccio un po' di compagnia a mio cugino.
"Te lo dico sempre di non correre troppo con la macchina chico" Sbuffo sedendomi sul letto con lui.
"Chica ti assicuro che andavo pianissimo." Scoppiamo a ridere e poi gli tiro una schiaffo.
"Tu eres un chico muy loco Miguel" Rido e poi lo abbraccio. "Mi hai fatto preoccupare, non fare mai più una cosa del genere chiaro?"
"Si mamasita" Alzo gli occhi al cielo ridendo e ricambia il mio abbraccio. "Allora...con quella Jen ti dai da fare eh?" Ride e gli tiro una gomitata.
"Non sono affari tuoi" Sbuffo ridendo e subito dopo entra il medico con i risultati pronti.
"Lana Maria Parrilla?"
"Si"
"Il suo gruppo sanguineo corrisponde a quello di suo cugino, ma non può assolutamente donare il sangue."
"Perché?" Chiedo confusa, non capendo.
"Congratulazioni, lei è incinta."
"C-come?" Due secondi dopo non ricordo più nulla e mi risveglio sul lettino dell'ospedale.
"Tesoro" Mia madre mi sorride e mi coccola. "Stai meglio?" Mi accarezza i capelli e mi sorride con le lacrime agli occhi.
"Sono...veramente incinta?" Chiedo con voce tremante per la paura che sia vero. Io non posso, non sono nata per fare la madre e poi adesso che posso avere Jennifer, cos'altro deve mettersi in mezzo fra noi? Cosa?
"Si, non sei felice?" Mi guarda con un sorriso colmo di tristezza per la mia espressione.
"No, perché io non lo voglio con Fred. Volevo chiudere stamattina, ma lui non c'era. Mamma non posso...io non lo amo più."
Mi sorride, ma non dice nulla. Si limita solo a sospirare e a coccolarmi un po', finché mi sono un po' calmata.
"Lana" Dice dopo un po' "Jennifer capirà"
Scuoto la testa e giro il volto dall'altra parte.
"No perché sarà costretta a vedere Fred. No perché lei non vuole bambini, vuole me e basta e lo già fatta soffrire molte volte. Non posso continuare così.."
"Chi non vorrebbe avere figli? Lana devi almeno provarci e se lei...ti ama veramente capirà."
Vedo che parla con fatica, come se facesse uno sforzo enorme a dirmi quelle parole. Lo so che non approva la storia tra me e Jen, ma so anche che farà di tutto per vedermi felice.
"Voglio stare con lei. Io la amo e ci proverò" Dico sorridendole con le lacrime agli occhi.
"Brava, ora riposati..prima sei svenuta" Ride leggermente e mi da un bacio sulla fronte prima di andarsene.
Cerco di farmi un po' di forza e prendo il cellulare che è pieno di notifiche come sempre, scorrendo però, un post attira la mia attenzione.

"Siamo qui davanti al palazzo degli avvocati più noti di tutta l'America, Jennifer Morrison si trova proprio qui dentro. Di cosa starà discutendo secondo voi? Di tutto, ma non di certo di Lana che aspetta un figlio da Fred. Come reagirà? Restate tutti in diretta per saperlo."

Merda. Come cazzo fanno a saperlo? Scendo dal letto e indosso le scarpe e una giacca.
Cazzo, se verrà a saperlo da loro si incazzerà ancora di più. Esco dalla camera e mi guardò in torno; mia mamma non c'è quindi ho il via libera.
Prendo un taxi e raggiungo l'avvocato di Jen troppo tardi però. Le hanno già detto tutto.

"Signorina Morrison, come si sente a questa notizia?" Il giornalista avvicina il microfono alla bocca di una Jennifer molto più bianca del solito.
"Sa cosa ne pensa?" Mi intrometto mettendomi davanti a lui. "Che non sono proprio cazzi suoi ne di tutta l'America, quindi si prenda i suoi cagnolini qui e ritornatene da dove sei venuto." Prendo per un polso Jen e la trascino dentro al palazzo, cerco un bagno e ci chiudiamo dentro.
"Jen.."
"Cazzo allora è vero? Non una notizia falsa, detta da chissà quale cazzo di fan. È tutto vero!" Urla con le lacrime agli occhi e mi si spezza il cuore a vederla così.
"Si" Rispondo solamente mordendomi un labbro per non scoppiare a piangere. "Mi dispiace, io avevo intenzione di lasciare Fred, di vivere con te. Io ti amo Jennifer e voglio stare con te, ma non se tu ora te la senti di stare con me."
Mi osserva e mi perdo nei suoi occhi infinitamente meravigliosi, sta corrugando la fronte, quindi sta pensando alla situazione. È già un buon segno che non mi abbia mandata a fanculo subito mentre parlavo.
"Io...non so come si fa a crescere un bambino che non sarà neanche mio. Non voglio avere Fred nella mia vita, non voglio che diventi una costante...ma...s-se tu hai davvero intenzione di lasciarlo, io potrei provarci. Posso provare a restare al tuo fianco, perché ti amo anche io."
Sorrido e la bacio allacciando le braccia al suo collo, scoppio a piangere dalla felicità. Finalmente io e lei e nessun altro.
"Voglio lasciarlo. Non mi interessa che il figlio è suo, io voglio stare con te."
Mi sorride a 32 denti e mi prende per mano.
"Allora andiamo fuori e gridiamo al mondo che è tutto vero."
"Ho praticamente mandato a fanculo il giornalista..pensi che sia ancora fuori?" Rido baciandola ancora. Non mi stancherò mai di farlo e, ora che posso, lo farò sempre.
"Perché non facciamo le cose in grande?" Mi sorride e tira fuori il cellulare, compone un numero velocemente.
"Emily? Si sono io. Di a Ellen che accetto di darle l'esclusiva sulla mia storia con Lana...si...e dille che verrà anche lei." Chiude la telefonata e mi bacia dolcemente. "Questo è un momento che aspetto da tutta la vita."
"Siamo in due allora"
"O meglio in tre adesso"
"Idiota" Scoppio a ridere e la bacio ancora poi usciamo dall'ufficio e mi accompagna di nuovo in ospedale, ma questa volta può accompagnarmi dentro come mia compagna e non più scappare via prima che la vedono.
"Lana? Ma dove eri finita!" Esclama mia madre venendomi incontro. "Dovevi ripo.." Sposta lo sguardo su Jennifer che le rivolge un piccolo sorriso. "Quindi sei tu che rendi mia figlia così felice.."
"Si signora Parrilla, e ne sono onorata."
"Rimarrai con lei?"
"Si, sempre."
Mia madre sorride, contenta di aver ricevuto quella risposta. "Beh allora...Benvenuta in famiglia" l'abbraccia e non potrei mai essere contenta. Le donne più importanti della mia vita sono qui con me.
"Ho sentito che suo nipote non sta bene, Lana mi ha detto che il suo gruppo sanguineo e difficile da trovare...beh si da il caso che io sia lo stesso gruppo"
"Cosa? Non me l'hai detto!" Esclamo guardandola a bocca aperta.
"Volevo che fosse una sorta di sorpresa" Mi risponde con un sorriso colpevole.
"Lo vuoi fare veramente?" Le chiede mia madre commossa dal suo gesto.
"Certo, ora sono di famiglia no?" Dice Jen ridendo.

Verso sera usciamo dall'ospedale e, dopo aver salutato mamma, io e Jen andiamo a casa sua.
Mi prepara qualcosa da mangiare e ceniamo in tutta tranquillità, parlando del più e del meno scherzando. Quando abbiamo finito, sparecchiamo e ci mettiamo sul divano.
"Domani mattina andrò da Fred. Questa storia è durata anche troppo."
"Bene, sono contenta allora." Mi coccola senza smettere di guardarmi, mi tocca come se non fosse vero, come se non fossi lì con lei. Ci perdiamo una negli occhi dell'altra ed entriamo nel nostro mondo.
Ora finalmente, non saremo più nascoste al mondo intero. Ora, posso vivere la vita che ho sempre voluto ed è bastata una sera per farmi cambiare idea. Perché Jen fa Cosi, arriva e capovolge tutto il tuo mondo.

I colori dell'amore [Morrilla Story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora