Capitolo sedici

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Lana

Il matrimonio finì verso l'una di notte quando tutti gli invitati cominciarono a incamminarsi verso casa. Saluto Mia che starà da mamma per due settimane e mi si spezza il cuore quasi a vederla andare via. Non volevamo andare via per tutto questo tempo, ma mia madre ha insistito così eccomi qua: a staccarmi per la prima volta dalla mia bambina. Saluto infine gli ultimi invitati e cammino verso il terrazzo della nostra villa che si affaccia sulle colline. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto questa villa, la vista è splendida e ti lascia senza fiato ogni volta.
Sento dei passi dietro di me e delle mani che mi abbracciano da dietro, so già che è Jen e mi lascio cullare dal suo abbraccio.
"A che pensi?" Mi sussurra lasciandomi un bacio sul collo.
"A come siamo arrivate fino a qui." Le rispondo voltandomi verso di lei per guardarla negli occhi. "Delle volte mi sembra tutto così perfetto che mi sembra di vivere in una favola."
Jen rise leggermente appoggiando la fronte sulla mia. "Anche a me, ma adesso siamo qui e siamo sposate e abbiamo una splendida bambina. Queste non sono favole è la realtà."
Sorrido e mi sporgo verso di lei per baciarla dolcemente. Le sue braccia mi stringono a lei mentre la sua lingua si intrufola furtivamente nella mia, le lasciamo assaporarsi, le lasciamo danzare finché il bacio si fa più passionale.
"Penso che sia ora di andare in stanza..che ne dici?" Sorrido mordendomi un labbro e lei approva prendendomi in braccio come di solito i cavalieri prendono le proprie principesse. Rido allacciando le braccia al suo collo e inizia a camminare verso la stanza.
"Sai non vedo l'ora di giocare un po' con te." Mi sussurra facendomi venire i brividi in tutto il corpo.
"Beh è da quasi nove mesi che aspetto di giocare con te Jennifer." Rido dall'espressione che fa e aumenta il passo per andare nella nostra stanza.
Due minuti dopo entriamo e mi mette giù coprendomi subito gli occhi.
"Pronta?"
"Jen io sono nata pronta." Ammicco facendo schioccare la lingua contro il palato, la sento sbuffare ridendo e mi volta verso la camera per poi togliere le mani dai miei occhi: resto a bocca aperta, ecco perché Jen voleva che restassi in albergo per tutto questo tempo: aveva fatto sostituire le pareti della stanza con delle enormi finestre che lasciano intravedere tutto il paesaggio. Inoltre la stanza è piena di petali e  candele con delle piccole lucine legate intorno al letto.
"Mi hai sempre detto che ti sarebbe piaciuto guardare le stelle mentre sei nel letto."
Non sento neanche cosa mi dice perché mi fiondo fra le sue braccia e la bacio stringendola a me forte.
"Grazie grazie grazie!" Esclamo baciandola ripetutamente. "Non sai quanto ti amo."
"Oltre le stelle?"
"Oltre le stelle."
Sorrido e mi fa voltare cominciando a baciarmi il collo dolcemente mordendolo e succhiandolo allo stesso tempo. Le sue mani vanno alla ricerca della zip del vestito e quando la trovano la tirano giù piano piano mentre le sue labbra seguono la pelle lasciata libera dal vestito. Chiudo gli occhi godendomi quelle sensazioni che solo lei poteva darmi e mi faccio scivolare via il vestito rimanendo solo in intimo davanti a lei.
"Sei sempre più bella, lo sai?" Mi sussurra sulle labbra e sorrido arrossendo ancora come se fosse la prima volta che mi dice queste cose.
Ci guardiamo negli occhi intensamente, uno di quegli sguardo che ti trapassano il cuore e ti fanno vibrare l'anima.
"Ti amo Jennifer."
Lei mi sorride e mi accarezza una guancia.
"Ti amo Lana."
Ci baciamo lentamente e le sue mani accarezzano il mio corpo, lo esplorano come se fosse la prima volta che mi tocca. Mi stacco da lei quando ho bisogno di respirare e le sfilo via la giacca baciandole il collo che inclina. So che è il suo punto debole e mi soffermo un po' succhiandolo e mordendolo. Le mie mani intanto le slacciano la camicia accarezzandole la pelle lasciata libera da essa mentre le mie labbra ritornano sulle sue.
La tiro via, ormai è inutile. Mi stacco dal bacio osservando il corpo perfetto, le accarezzo con gli occhi l'addome mordendomi un labbro mentre con le unghie graffio leggermente gli addominali che si intravedono appena. È così dolce e sexy il suo corpo, tutto da guardare. Lei mi sorrise accarezzandomi il volto e mi bacia spingendomi verso il letto, mi siedo e lei si metta a cavalcioni su di me. Mi bacia, all'inizio il nostro è solo un tocco delicato poi piano piano il bacio si fa più passionale, ma Jen lo rallenta. mi bacia piano, lentamente godendosi ogni singolo gemito che esce dalla mia bocca. Ho sempre odiato il suo voler andare piano, prendere le cose con calma, ma in questo momento ne ho bisogno. Sembra capirlo perciò scende lentamente sul mio collo sganciando il reggiseno che sfila, poi, delicatamente accarezzando la pelle con le dita. Brividi percorrono il mio corpo e chiudo gli occhi per godermi tutte quelle splendide sensazioni. Non mi sono mai sentita così, neanche con Fred.
"Lana..."
Mi sussurra sulla pelle e apro gli occhi guardandola.
"Dimmi piccola.."
"Voglio un altro bambino." Mi guarda seriamente, ma con espressione dolce in viso. Sorrido mordendomi un labbro e la bacio. "Prenderemo tutti i bambini che vuoi Jennifer."
Mi sorride e ritorna a baciarmi facendomi sdraiare sul letto. La mia mano va sulla sua treccia che sciolgo per accarezzarle lentamente i capelli che iniziano a cadere sul suo bellissimo viso. Ci osserviamo per minuti infiniti poi Jen si alza, io mi metto sui gomito e la osservo: fa vagare le sue mani lungo il suo corpo fino ad arrivare ai suoi pantaloni che sfila facendo una specie di  balletto. Mi mordo un labbro e quando si toglie le mutande noto qualcosa di strano...dio ha un fallo.
"Cazzo Jennifer l'hai tenuto per tutto questo dannato tempo." Sbuffo, ma in realtà è frustrazione. Il suo sorrisetto furbo non fa altro che aumentarla, ma quando si sdraia nuovamente su di me, mi passa tutto e ci baciamo. Questa volta con foga e passione mentre il suo fallo mi sfiora l'intimità causandomi delle fitte di piacere sempre più intense. Ore Jennifer è sul mio seno, ci sta per svariati minuti e quando non c'è la faccio più ritorna sulle mia labbra dalle quali esce un gemito più forte, Jen mi penetra all'improvviso e inizio a muovermi sempre più velocemente inarcando la schiena e gemendo senza tenermi. È incredibile di come Jen sembri una persona tutta impostata e carina e a letto è tutto il contrario.
"Jen! Dio...si sì.." Continuo a muovere il mio bacino contro il suo velocemente graffiandole la schiena mentre lei continua a succhiarmi un capezzolo. Sto impazzendo, ho bisogno di andare più veloce, di sentirla dentro di me ancora di più. Lei muove più velocemente i suoi fianchi, come se mi avesse sentito e facciamo scontrare i nostri corpi sempre più sudati. Geniamo entrambe e Jen mi apre le gambe di più ancora per entrare di più un me e vengo, vengo urlando il suo nome, ma lei non si ferma. Ribalto la posizione mettendomi su Jen, il fallo entra più a fondo e gemo cavalcandola sempre più forte. Jen mi prende il culo con le mani e lo stringe accompagnandomi nei movimenti. Mi passo una mano fra i capelli butta di indietro la testa gemendo il suo nome.
"Cazzo Lana....sei...dio potrei venire solo per questo."
Rido gemendo e vengo quando Jen mi tira una pacca sul sedere, ma non mi fermo e nemmeno lei. Continua a penetrarmi e io continuo ad andare avanti e indietro e non reggendomi  più, mi appoggio sulle mani che metto all'altezza delle sue spalle.
"O anche per questo..." Sussurra con la bava alla bocca. I suoi occhi si perdono a vedere il mio seno che praticamente le dondola davanti. Sorrido e rallento i movimenti gemendo ancora di più. Appoggio la testa sul petto giocando con un suo capezzolo. Mi penetra anche lei lentamente, sorrido. Mi tiro su di nuovo ma questa volta mi porto Jen. Ci baciamo lentamente, ci muoviamo lentamente abbracciandoci l'una con l'altra.
Quando veniamo quasi urliamo tutte e due e cadiamo sul letto stringendoci a vicenda. Sembra tutto perfetto anzi è tutto perfetto. Lei è perfetta, lei è tutto quello che ho sempre cercato e voluto.
La amo come non ho mai amato nessuno in vita mia, la amo così tanto da aver stravolto tutta la mia vita per lei.
La amo e non smetterò mai di farlo.
Infondo una vecchia signora che avevamo incontrato una volta io e Jen, aveva ragione. L'amore ha mille sfaccettature diverse proprio come i colori, basta solo individuare la tonalità giusta e tutto cambia, diventa bello e infinito. Dovete trovare il vostro colore e tutto sembrerà più giusto.

Hey gente,
so che è passato tanto tempo, ma alla fine l'ho conclusa. Ye!
Nulla, spero che vi sia piaciuta, perché ci ho messo tutta me stessa in ogni singola parola.
Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattuto lasciate una stellina.
E se vi è piaciuta questa storia, passate a leggere le altre due❤️
- Amarsi Ancora
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Grazie tante e ci vediamo nelle altre storie!❤️
scusatemi per gli eventuali errori🤧❤️

I colori dell'amore [Morrilla Story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora