Capitolo Sei

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Lana

Non riesco a smettere di toccare il suo corpo, la pelle così delicata e morbida. Come si fa a stare fermi quando hai davanti la persona che più ami al mondo? Come fa si quando vorresti solo riempirle il suo corpo di baci e farla tua. Come si fa quando l'unico posto sicuro al mondo è fra le sue braccia?
Io so solo che ho bisogno di lei, forse è l'ultima volta forse no, ma cosa me ne importa? Ormai sanno tutto. La mia vita privata e in prima pagina sui giornali di tutta l'America. Allora che c'è di male a sbagliare ancora?
La bacio con passione iniziando un danza dolce e sensuale insieme alla sua lingua che, com'è solita fare, cerca di prendere il possesso della mia. Gemo sulle sue labbra quando sento le sue dita stringere il mio sedere e il mio corpo viene attraversato da brividi e da scosse di piacere interminabili. Quello che mi provoca lei solo anche sfiorandomi, è qualcosa che va oltre le leggi della fisica e delle scienza. È semplicemente inspiegabile.
Mi sento sollevare e automaticamente allaccio le gambe intorno alla sua vita. Dio sono sicura che se adesso guardo i muscoli delle sue braccia potrei anche venire, così mi concentro nel bacio, mordendole un labbro. La sento gemere, musica per le mie orecchie.
Mi appoggia sul letto e si toglie il vestito restando in intimo, mangio con gli occhi il suo corpo e mi mordo un labbro. È così sexy e bella che ancora mi meraviglio di tanta bellezza.
Mi trascino fino al bordo del letto e metto le mani sul suo sedere stringendolo e facendo pressione per attirarla a me di più, fino a quando le mie labbra toccano il suo corpo. Bacio il suo ventre mordicchiando la pelle intorno all'ombelico mentre sento le sue dita intrecciarsi ai miei capelli stingendoli. Scendo fino alla sua intimità e con i denti gioco con l'elastico delle mutande e alla fine le faccio scivolare via e raggiungono il vestito a terra. Mi mordo un labbro vedendo quanto è già pronta per me e la mia lingua lecca tutta la lunghezza della sua intimità. Dio non ho mai assaggiato niente di più buono di lei, la sento gemere e stringere la presa suoi miei capelli. Arrivo al clitoride e comincio a disegnare cerchi immaginari su di esso e più la sento gemere più aumenta la mia voglia di possederla. Però mi ferma tirando indietro i miei capelli e mi fa alzare per poi spingermi sul letto. Si prende il suo tempo per spogliarmi e accarezzare il mio corpo. Odio quando fa così e nello stesso momento amo quando lo fa, perché mi fa sentire amata, voluta.
Gli ultimi indumenti svaniscono raggiungendo gli altri a terra e Jen comincia la sua lunga tortura: comincia dal collo baciandolo, mordendolo e succhiandolo poi finisce sui miei seni dove stuzzica e morde i capezzoli e alla fine la blocco. Sorrido maliziosa e ribalto le posizioni, mi metto a cavalcioni sulla sua testa e mi abbasso sulla sua intimità. Sento la sua lingua farsi spazio dentro di me e gemo cominciando a muovere i miei fianchi, così la penetro anche io e ci muoviamo sempre più veloce e gemiamo sempre più forte fino a raggiungere il culmine, ma non mi voglio fermare perché Jen è come una droga: dopo averla assaggiata ne vuoi ancora e ancora.
Mi metto a cavalcioni sul suo bacino questa volta e mi abbasso a baciarla ed entrambe gemiamo per il sapore dei nostri umori. Infilo una gamba sotto la sua e le nostre intimità si toccano e cominciamo di nuovo la danza del piacere muovendo i fianchi e gemendo l'una il nome dell'altra.
"Dio Jen..." Sussurro muovendomi sempre più veloce aggrappandomi con una mano alla sua gamba.
"Cazzo Lana...si!" Mette una mano sul mio sedere stringendolo e spingendolo verso di lei come se potessimo entrare  ancora di più l'una nell'altra e veniamo gridando, ma non ci fermiamo, andiamo avanti fino ad arrivare ad avere due orgasmi.
Mi sdraio su di lei e le passo due dita sulla sua intimità raccogliendo gli umori, mi porto le dita davanti alla bocca e comincio succhiarle facendo su e giù senza togliere il mio sguardo da suo, lei mi prende le dita e le porta alla sua bocca, le succhia e poi me le porta alla sua intimità e allora la penetro con tre dita direttamente facendola gridare e gemere.
"Oh si..Lana si!" Dio è così eccitante vederla muoversi e contorcersi dal piacere che quasi vengo a guardarla.
"Cazzo Jen...cazzo si!" Gemo inarcando la schiena quando mi penetra anche lei con tre dita e dopo poche spinte veniamo ancora e ancora.
Mi sdraio affianco a lei esausta, ma Jen non vuole finirla qui e neanche io, così sale su di me, lascia una scia di baci umidi e qualche succhiotto qua e là e, quando arriva al clitoride, comincia a succhiarlo con foga come se non bevesse da anni e quello fosse l'unica fonte di acqua esistente. Comincia ad alternare morsi con dei cerchi immaginari sul clitoride ed è incredibile cosa sa fare questa donna con solo la lingua.
"Jen di più..."
Non mi ascolta e continua quei suoi giochetti del cazzo e mi spazientisco.
"Jen cazzo fottimi"
La sento sorridere e mi penetra con la lingua, si sofferma su un punto particolare sensibile e le mie mani vanno in mezzo si suoi capelli per spingerla di più a me.
"Oh si sì Jen, cazzo si"
Vengo poco dopo e si sdraia affianco a me, mi bacia con foga mentre la sento allungare una mano per prendere qualcosa. Mi stacco dal bacio e quello che vedo mi provoca un incendio al basso ventre: un fallo, Dio Jen ha un fallo è solo ora lo usa con me?! È impazzita per caso?
Lo indossa e mi fa girare, mi mette a novanta e mi penetra all'improvviso e urlo gemendo il suo nome e mi maledico per resistere così poco. Vengo, ma lei continua e cazzo ho avuto più orgasmi con lei in una serata che con Fred fino ad ora.
Dopo il quarto orgasmo decido di usarlo un po' io e glielo stacco per poi metterlo a me. Voglio vederla cavalcarmi come non lo ha mai fatto. Così si mette a cavalcioni su di me e la penetro con il fallo.
"Cazzo Lana! Si Dio si!" Geme urlando e inarcando la schiena. Dio non ho mai visto nulla di più bello di lei che mi cavalca e sono così tanto eccitata che quando viene vengo pure io.
Cade poi su di me per la stanchezza e si sdraia affianco a me. Ci guardiamo e ci scambiamo un dolce bacio senza doppi fini. Lei mi stringe a se e io l'abbraccio, ci coccoliamo un po' restando in silenzio..quel tipo di silenzio che vale più di mille parole. Poco dopo ci addormentiamo e per la prima volta da tanto tempo mi sento una persona felice e libera da ogni pensiero e problema. Con lei sento di avere conquistato il mondo e dio solo sa quanto la amo.

I colori dell'amore [Morrilla Story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora