capitolo 45

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<<Credo che qualcuno ci stia seguendo. Senza farti vedere tira fuori il cellulare e chiama qualcuno, veloce>>

Pov's Cameron

Abbiamo finito un altro intenso allenamento, sono così stanco. <<Andiamo al bar?>> Guardo Nash sospirando, per poi annuire. Afferro il cellulare per guardare l'ora e noto che Hailey mi sta chiamando, magari hanno deciso di uscire questa sera. <<Ehi Amore>> Sento la sua voce dall'altra parte del telefono, ha il fiatone e sembra preoccupata. <<Che succede Hailey?>> Chiedo leggermente in ansia. Risponde a stento e non riesco bene a capire le sue parole. <<Dove sei? Arrivo subito, cazzo>> Nash mi guarda leggermente preoccupato. <<Problemi in paradiso?>> Gli lancio un'occhiataccia camminando velocemente verso la macchina. <<Ha detto che pensa che qualcuno stia seguendo lei e Sebastian. Sono all'incrocio prima di casa sua. Ho paura che sia Julien>> Alle mie parole vedo Nash sbiancare completamente.

Saliamo in macchina e lancio il telefono a Nash. <<Richiamala, veloce. Dobbiamo stare in contatto!>> Compone velocemente il numero mentre esco rapidamente dal parcheggio, rischiando di investire due poveri ragazzi. <<Porca puttana, non mi risponde! Vai più veloce!>> <<Non posso andare più veloce di così, cazzo! Continua a chiamarla!>> Mi guarda sospirando e ricompone il numero. Credo di non aver mai provato così tanta ansia in tutta la mia vita. Lei è il mio piccolo angelo, non merita di soffrire, non per colpa mia, non me lo perdonerei mai.

<<Fermati qua!>> Mi urla Nash. Accosto immediatamente e scendo dalla macchina guardandomi intorno in preda al panico. Noto qualcuno sdraiato nel prato accanto alla strada e corro verso di lui, seguito da Nash. <<Sebastian, cavolo stai bene?>> Si alza lentamente tossendo. <<Più o meno. Mi hanno picchiato, mi gira la testa.>> Dice stendendosi di nuovo a terra. Faccio segno a Nash di chiamare l'ambulanza. <<Dov'è Hailey? Seb, rimani con me! Dov'è Hailey?>> Sbatte velocemente gli occhi. <<L'hanno presa. Abbiamo provato a scappare, ma erano troppi e troppo forti. Erano vestiti di nero e sono saliti su un furgoncino, dopo avermi ridotto in questo stato>> Dice iniziando a tossire. Cazzo, cazzo, cazzo! Mi alzo passandomi le mani tra i capelli e tirandoli leggermente. <<Che cosa facciamo ora? Non posso perderla!>>

Prendo il cellulare dalle mani di Nash componendo il numero di Julien, questa me la paga cara. <<Giuro che se le hai toccato anche solo un capello ti uccido, brutto figlio di puttana!>> Dico incazzato non appena risponde. Lo sento ridere. <<La tua dolce metà sta bene. Non ho intenzione di farle del male se tu fai quello che devi fare.>> Eh no, brutto pezzo di merda. Mi sono rotto dei tuoi stupidi giochi. Guardo Nash, che ha già intuito quello che deve fare. <<Farò tutto quello che vuoi. Lasciala stare, lei non c'entra niente in tutta questa storia!>> <<Ti do' quarantotto ore. Buona fortuna!>>

Pov's Hailey

Mi sveglio improvvisamente con delle forti fitte alla testa. Mi tocco la fronte e sento del liquido, probabilmente perdo sangue, fantastico. Sono in una stanza completamente buia, l'unica fonte di illuminazione è una piccola finestra sbarrata. Improvvisamente tutto quello che è capitato mi colpisce come un uragano, riaffiorando nella mia memoria. Che cosa diamine è successo?  Mi alzo a fatica cercando di ritorvare l'equilibrio. Mi sembra di aver corso per ore e ore, non sento più i muscoli del mio corpo, mi sento stordita e debole. Ho anche molto sonno.

Alzo le mani davanti alla faccia cercando qualcosa che assomigli il più possibile ad una porta. Sento finalmente una maniglia e provo ad aprirla, ma ovviamente è chiusa a chiave. Prendo due forcine dai miei capelli e provo a scassinarla, ma una voce interrompe ogni mio inutile tentativo. <<Pensi di andare da qualche parte?>> Mi alzo di colpo per lo spavento e attacco la  schiena al muro. Improvvisamente si accendono le luci e copro gli occhi per il fastidio. Non appena riesco ad abituarmi nuovamente alla luce mi guardo intorno scrutando attentamente l'ambiente, finchè i miei occhi non cadono sull'uomo davanti a me.

Believe ||Cameron Dallas|| -wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora