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Lo seguo e mi affianco a lui fino a quando non ci fermiamo davanti ai miei genitori, entrambi vedendomi mi sorridono affettuosamente e la mamma concentra poi il suo sguardo su Axel.

«Harry, che bello vederti» lo abbraccia e Axel ricambia imbarazzato.

«Freya, tesoro» mio padre mi lascia un leggero bacio sulla fronte ed io gli sorrido.

Il mio papà è favoloso, credo sia il migliore in assoluto. È dolce, gentile, affettuoso e, soprattutto non mi pressa come la mamma.

«Papà lui è Harry» presento Axel a mio padre e entrambi si stringono la mano.

Ci incamminiamo e vedo mia madre attaccarsi praticamente a Axel, parlano, ridono, come se si conoscessero da una vita. Io invece resto accanto a mio padre.

«È andato bene il viaggio?» mi chiede.

«Sì, ho dormito tutto il tempo»

Arriviamo alla loro auto e saliamo avviandoci all'hotel o almeno io credevo di andare lì fino a quando non ho visto mio padre parcheggiare l'auto davanti ad una villa vicino al mare.

«Ma non dovevamo alloggiare in un hotel?» chiedo scendendo dall'auto, è sera tardi, saranno si e no le undici di sera.

«No, tesoro. Abbiamo affittato una villa»

Hanno deciso di fare le cose in grande.

Axel mi affianca e appoggia un braccio intorno alla mia vita, ma che fa?

Lo guardo malissimo mentre lui invece mi concedo uno di quei sorrisi favolosi, uno di quelli che gli fanno comparire le fossette.

«Non attaccarti così tanto» gli intimo non appena siamo soli.

«Piccola dobbiamo sembrare una coppia»

Piccola, ci chiami tua sorella.

Sbuffo e accelero il passo entrando in casa, non c'è traccia di Lucy e, mi chiedo dove sia.

Resto incantata dall'arredamento della casa, è bellissima. Un atrio immenso con delle scale che portano al piano di sopra, una sulla sinistra e un'altra sulla destra che si incontrano in cima. Mi incammino fermandomi nel salone, dato che mia madre e mio padre sono lì.

«Ragazzi, papà ha lasciato le valigie nella vostra camera al piano di sopra» la mamma sorride fissando sempre Axel.

Sapevo che le piaceva Harry ma non pensavo così tanto.

«Harry, come va il lavoro?» gli chiede ed io mi maledico per non aver parlato di questo argomento con Axel, ero troppo occupata a sbavargli dietro come una tredicenne.

«Benissimo Isobel, ma sono felice di essermi preso questa settimana. Ogni tanto bisogna staccare la spina» risponde lui sicuro.

«Ne sono felice anch'io, Freya aveva detto che non saresti riuscito a venire ma a me sembrava strano. Mi hai sempre detto che non sei capace di lasciare Freya sola per un secondo figuriamoci per una settimana intera» lui sorride senza rispondere.

Ma possibile che Harry doveva essere così perfetto con mia madre? Quando le ha detto una cosa del genere?

Già annoiata di essere qui mi alzo e mi riempio un bicchiere di vino rosso, mi accomodo sul grande divano in pelle che c'è in salone e lo sorseggio sovrappensiero.

Axel continua a chiacchierare con i miei genitori ed io mi meraviglio vedendolo così gentile, lo conosco da due giorni e non l'ho mai visto così. Direi che è un ottimo attore.

«Freyaa» sento una voce conosciuta urlare il mio nome, mi giro e vedo Lucy venire verso di me, un vestito svasato addosso e quei bellissimi capelli color oro ad incorniciarle il viso, mi alzo appoggiando il bicchiere sul tavolino di vetro e la stringo in un abbraccio. Anche se non siamo legate come le altre sorelle, mi è mancata e le voglio bene.

Solo noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora