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La cena sta andando avanti da tempo ormai, troppo tempo, così tanto che per farlo passare ho bevuto, più di quanto io abbia fatto in tutta la mia vita, sento la testa girarmi e credo di non star indossando più le scarpe, credo, non ne sono sicura.

L'unica cosa certa è che mi trovo in mezzo alla pista a ballare come una sfegatata in compagnia di Max. Lui alza le mani, poi le abbassa, poi fa qualche strano passo con i piedi mentre io agito solo il mio corpo come una piovra.

D'un tratto mi fermo e mi guardo in giro, io e mio cugino siamo gli unici dementi che ballano, il resto degli invitati parlano tra di loro e altri sono fuori in giardino.

Annoiata da tutto ciò mi avvicino al tavolo, mi siedo al mio posto e cerco le scarpe, trovate le indosso e mi alzo ma crollo ricadendo sulla sedia.

Ok, ho bevuto decisamente troppo.

Con fatica ma determinazione mi rialzo e barcollando mi avvio anche io all'esterno, prima di appoggiarmi al muro prendo un altro bicchiere di champagne posto sui tavoli di fuori, lo scolo in un sorso e vedo una figura familiare avvicinarsi a me.

«Freya cara, sei splendida» socchiudo gli occhi per vedere meglio l'immagine e capisco che è Lucien, il bastardo Lucien.

«Vorrei poter dire altrettanto di te» sorrido perfida e lui si schiarisce la gola.

«Sei per caso ubriaca?»

«Ti sembra per caso ubriaca?» dico sfiorandogli il viso con un dito.

«Beh, dalla tonalità di voce che stai usando direi di sì, sei ubriaca» ride appena ed io mi perdo nei suoi occhi, quegli occhi che un tempo erano così familiari.

Si passa una mano tra i capelli sistemando il solito ciuffo ribelle e poi si riconcentra su di me, io lo guardo con tristezza e dolore.

«Posso farti una domanda?» dico battendo le mani.

«Ok, certo» sorride appoggiando una mano sul muro, mi sento così piccola in questo momento ed è come se il suo corpo mi stesse intrappolando.

O è così o sono davvero tanto ubriaca.

«È stato facile?»

«Cosa?» dai suoi occhi capisco perfettamente che non sa a cosa mi riferisca.

«Andartene»

«Freya io...»

«...Mi dicevi di amarmi, che ero l'amore della tua vita e poi sei andato via come se noi fossimo niente, come se io fossi niente» non so perché io abbia tirato in ballo ciò, a me non interessa più nulla di lui ma, forse è solo questione di principi.

«No, non lo è stato. Ma, se io ora ti dicessi che mi pento di tutto?» mi sento spiazzata, cosa vuole dire?

Anche l'altra sua mano si appoggia al muro questa volta intrappolandomi del tutto, vedo il suo viso avvicinarsi al mio e vorrei solo scappare ma non faccio in tempo, le sue labbra sfiorano le mie ma dura solo un secondo perché poi mi faccio coraggio e lo spintono «Ma sei impazzito? Io sono fidanzata, cioè più o meno, credo»

«Credi?»

«Lasciami in pace Lucien» mi scosto dal muro e per poco non inciampo, ma qui sono tutti impazziti? Ma cos'è una moda quella di baciarmi?

Mi incammino per il giardino ma vengo bloccata da un braccio, mi volto ed è Lucy.

«Freya ma cosa sta succedendo?»

Dio, mi scoppia la testa. Che sta succedendo? Che vuole? Che è successo?

«Niente Lucy» tutto intorno a me sta iniziando a girare.

Solo noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora