Between love and hate

Capitolo 10

Sentivo il calore del sole baciarmi il viso, pian piano aprii gli occhi, guardai lentamente la stanza, finché il mio sguardo non si posò su una figura che dormiva sulla sedia, aveva la testa sul letto e mi teneva la mano, gli e la strinsi, a quel punto si svegliò: << Elanor ti sei svegliata >> mia sorella si alzò e mi abbracciò, lentamente ricambiai l'abbraccio: << Q-quanto ho d-dormito? >> domandai con un filo di voce: << Cinque anni Elanor >> avevo dormito così tanto, mi sembrava che fossero passati solo alcuni giorni: << C-che è successo? >> mia sorella si sedette sul letto, di fronte a me, mi teneva sempre la mano: << Aegnor ti ha portato qui; quando è arrivato ha iniziato a ruggire e dare di matto, perché nessuno si avvicinava a lui; una guardia andò a chiamare nostro padre e quando arrivò, Aegnor ti mise in braccio a lui, sapeva già da subito cosa ti era successo e iniziò a curarti, ma tu non volevi svegliarti, ho vegliato su di te giorno e notte, a volte Aragorn mi dava il cambio, finché un giorno non arrivò Thranduil, stava dando di matto con nostro padre, voleva sapere a tutti i costi dov'eri, ma papà non gli ha detto che sei qui, per colpa sua hai rischiato più volte la vita, così se ne andò più furioso che mai, minacciandolo che sarebbe tornato con l'esercito, a quel punto papà sfoderò la spada e gli disse che l'avrebbe aspettato, ma non successe niente... beh questo è quello che è successo >> gli strinsi la mano: << Grazie Arwen, grazie di esserci sempre stata >> si avvicinò e mi baciò la fronte: << Per te ci sarò sempre Elanor >> bussarono alla porta e Arwen rispose avanti, entrarono Aragorn e nostro padre: << Ti sei svegliata figlia mia >> si precipitò ad abbracciarmi: << Padre così mi soffochi >> si alzò e scoppiò a ridere: << Ben svegliata Elanor, ci sei proprio mancata >> confessò Aragorn, tentai di alzarmi ma non ci riuscii: << Hey, hey... con calma, dopotutto sei rimasta ferma per cinque anni >> mio padre, aiutato da Aragorn, mi aiutarono a mettermi seduta sul letto: << Ora però raccontaci cos'è successo cinque anni fa per ridurti in questo stato >> mi chiese Aragorn: << Ho attivato lo scudo per ogni singola persona, solo che richiede molta energia e alla fine sono crollata >> gli raccontai a grandi linee: << Sei stata un incosciente figlia mia, potevi morire >> ecco che era arrivato a fare il padre iperprotettivo: << Lo so, ma non è successo, dovevo salvare più vite possibili, o io o loro e ho scelto loro, purtroppo è questa la mia maledizione >>.

Alcune settimane dopo.....

<< Brava Elanor, pian piano stai tornando la guerriera che eri; ancora due settimane e sei di nuovo tu >> si complimentò Aragorn, non vedo l'ora di tornare al 100%. Mi legai i capelli, che ormai erano tornati lunghi: << Aragorn possiamo continuare domani? Sono stanca e tutta sudata e tra l'altro sto morendo di fame >> scoppiò a ridere: << Va bene, sei libera, vatti a divertire >> mi colpì con la spada nel sedere, mi girai e gli feci una linguaccia, corsi in camera mia, preparai la vasca e m'immersi, mi rilassai completamente, finché qualcuno non arrivò a stressarmi: mia sorella: << Elanor vuoi sapere chi verrà al banchetto di stasera? >> andai sott'acqua non volevo starla a sentire, ma lei mi tirò su la testa e a quel punto cedetti: << Chi Arwen? >> domandai con un finto stupore: << Thranduil, Legolas e Tauriel >> appena sentii il suo nome, il mio cuore perse un battito: << Per me si può anche impiccare >> lo odiavo sempre, anche se erano trascorsi cinque anni: << Ma perché lo odi così tanto? Sapevo che eri innamorata persa di lui >> è vero che mia sorella non sa niente, mi alzai dalla vasca e lei mi allungò un asciugamano, iniziai a raccontarle tutto quello che era successo quel giorno: << Che lurido bastardo, adesso lo sistemo io >> si alzò le maniche e iniziò a prendere a pugni l'aria: << Non ce n'è bisogno Arwen, so già come sistemarlo >> mi diressi verso l'armadio e tirai fuori un abito lungo sul verdino (vedi foto)