Chi sono davvero [Bakugou x reader] CONCLUSA

Capitolo {56}

Ragazze (o ragazzi visto che ho scoperto che ce ne sono!!) vi sono mancata? So che non è così, ma per farmi perdonare per l'assenza un po' più lunga del solito vi mostreró qualcosa in anteprima...

Ebbene, sì, riassumerà tutti gli avvenimenti più importanti ai fini della trama, ma ci vorrà ancora diverso tempo prima che giunga, e vi dico già che il sequel è in procinto di essere messo su carta (o su schermo, se preferite). Detto ciò vi lascio al capitolo❤️

Guardavi negli quell'uomo che era poco più di un conoscente mentre tua madre, tua nonna e Katsuki parlavano, o meglio, loro parlavano e lui mugugnava o borbottava per rispondergli. Era evidente che fossero ancora più esaltate del solito e che cercassero di rendere il tutto 'normale', per quanto fosse possibile. Continuasti a soffermarti sul tuo genitore: i capelli blu notte ed i suoi occhi azzurri come il ghiaccio, di cui uno spento in quanto ceco come era ben visibile dalla cicatrice che gli solcava la palpebra per intero, non era una persona che trasmetteva autorità, ma metteva in soggezione e poteva intimorire a primo impatto. La sua espressione, però, in quel momento, trasmetteva inquietudine e forse paura. Non avevi visto molto spesso quell'uomo, ma sapevi fosse molto pacato e calmo, una persona saggia e colta avvolta però da una nube di misteri, tra i quali anche la ragione della sua parziale cecità. Ti osservava malinconico, ma ti convincesti fosse soltanto la tua mente.

Sorridesti alla vista di tua madre Saya che parlava con Bakugou dei videogiochi: erano due bambini in fondo. Lei era sempre stata una donna molto dolce, infantile e forse eccentrica, ma non si poteva dire che non fosse stata una buona madre, anche con il suo mestiere. Era in realtà molto intelligente e furba ma amava mostrarsi sempre ingenua e allegra, rimaneva però molto estroversa avete presente Shinoa (owari no seraph [MIKAYUUUUU])? Tipo lei però più aperta e più vivace. Tuo padre sorrise allo stesso modo, per poi posare le mani sulle ginocchia ed iniziare a parlare
Sig. Hitoshi:"Bene ragazzo, direi che non mi sono presentato: io sono Tamashi"

Gli porse una mano che Bakugou afferrò senza esitazione. Si guardavano negli occhi e ti sembrò si stessero scambiando frasi che voi non potevate udire, soltanto con lo sguardo.
Bakugou:"Katsuki, Bakugou Katsuki" "Bond, James Bond" può solo accompagnare

La donna dai capelli lilla si presentò a sua volta, poichè a causa della sua parlantina se ne era dimenticata. C'era una finta aria di tranquillità che non ti convinceva per niente e che ti infastidiva; il problema non era tua madre, bensì tuo padre: non vi conoscevate quasi eppure si era presentato lì insieme a Saya per conoscere il tuo ragazzo. Sospirasti e ti alzasti.
Rjiuan:"Sarebbe bello se fosse tutto così semplice e tranquillo, ma andiamo, sappiamo tutti che c'è un motivo per il quale siete venuti qui, e che quel motivo riguarda la ragione per la quale avete cancellato i miei ricordi. . . Parliamone ora così poi potremo finalmente avere una reale conversazione invece di fingere che sia tutto nella norma"

Tua madre abbassò lo sguardo, per poi ridacchiare mestamente
Saya evito di scrivere sig. ra e sig. Hitoshi perché capite lo stesso:"Ah, Rjiuan, vai sempre al sodo, eh?"

Lanciò uno sguardo al consorte e sorrise nuovamente
Saya:"Siamo venuti qui anche approfittando della presenza di Katsuki visto che, in un certo senso, è coinvolto in tutto ciò"

Inarcasti un sopracciglio, per far sì che si spiegasse meglio
Rjiuan:"Di cosa parli mamma? 'Tutto ció' cosa?"

Guardò nuovamente il marito che rispose con un sorriso
Tamashi:"Continuo io, va bene Saya? In fondo. . . È colpa mia. . ."

Lei sembrò sul punto di dire qualcosa per negare questa affermazione, ma colui che possedeva la capigliatura color notte continó
Tamashi:"Ragazzi sappiate che questa non è una storia così semplice, e nemmeno corta, quindi vi prego di non interrompermi e di farmi tutte le domande che vi verranno in mente, soltanto dopo. . . Ok?"

Tu e Bakugou annuiste, guardandovi incerti. Nel frattempo tua nonna rimase in silenzio per ascoltare una storia che conosceva solo in parte, e che soltanto i tuoi genitori conoscevano nella sua completezza in quanto ne erano i protagonisti.
Tamashi:"Partiamo col dire che io non sono ciò che credi che io sia, cara Rjiuan, o meglio, adesso lo sono, ma non lo sono sempre stato: non sono sempre stato un eroe. . . In precedenza ero l'esatto opposto. . . Ero un Villain"

Nessuno osò fiatare, forse per il troppo stupore, e lui continuò dopo una breve pausa
Tamashi:"Il mio non è il più candido dei passati, e dopo quello che vi avrò detto, avrete tutte le ragioni del mondo per avercela con me, ma vi prego anche di capirmi. . . "
Interrompesti il suo racconto prima che potesse iniziare effettivamente a parlare del proprio passato

Rjiuan:"Prima di tutto, però, vorrei capire una cosa: perché il tuo passato dovrebbe riguardarmi, anzi, riguardarci?"

Alzó il capo, prima rivolto verso i palmi delle proprie mani, e disse una sola semplice frase
Tamashi:"Per il tuo Quirk Rjiuan, perché la ragione di tutti i problemi che abbiamo avuto e che purtroppo probabilmente avrete riguarda questo, ed il tuo Quirk è causa del mio passato. . ."

DAN DAN DAAAAAN!!! Il prossimo capitolo credo parlerà del passato non come racconto ma come realtà, se mi capite. Vi dico solamente che capirete MOLTE cose, ovvero tutte quelle cose che non la facevano sembrare una fanfic reader insert verranno spiegate😏😏😏😏😏😏😏😏😏😏😌😌😌😌😌😌😌😌😌😌. I'M A VERY BAD PERSON!!!!!!!!!! E niente, ho complicato le cose in una maniera assurda, e pensavo a tutto ció dal secondo capitolo 😂😂😈😈😅😅. O meglio, sono sempre state complicate senza che voi lo sapeste. Adesso vi lascio e vado a deprimermi nei miei crampi allo stomaco (ciclo io ti ucciderò un giorno di questi). Sayonara!