Capitolo {57}

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Raga non riesco a rispondere ai commenti! Non so per quale motivo, ma non riesco a rispondere! C'è una persona (che non dirò chi è ma se stai leggendo, ciao, spero tu ti riconosca) che continua a commentare in modo negativo, o almeno è fastidiosa, e non posso rispondere. Non dico dobbiate farlo, ma se leggete qualcosa di "offensivo" nei capitoli precedenti, potreste rispondere spiegando le ragioni di alcune scelte? Sempre con gentilezza però, perché siamo migliori di certi soggetti. Grazie in anticipo, se non riuscite ad individuarli o semplicemente vi rompete di farlo (come è giusto che sia) non importa, e scusate se vi ho fatto perdere tempo, detto ciò, buona lettura!❤️

Conoscete la sensazione di buio? Non parlo del buio che non consente di vedere, bensì quello che non consente di sentire. Mi spiego meglio: quando si è vuoti dentro ci si sente come quando si è circondati dal buio, ovvero, non si riesce a vedere ciò che ci circonda; se fosse solo questo non sarebbe un problema enorme, ma il "buio" interiore non consente di percepire né provare nulla. È come la morte, solo che non si puó rimanere in pace, perchè, ahimè, si tratta della stramaledetta vita. Quando sei in questa condizione vorresti morire, e N/p nome padre, per chi non lo sapesse lo sapeva bene perché conosceva alla perfezione il "buio" in quanto era al suo interno da troppo tempo. Alzò lo sguardo verso la persona che era al suo fianco
X:"Muoviti moccioso, non ho tutto il giorno"

S:"Non essere così severo!"
Una giovane donna si avvicinó all'orecchio del ragazzo e gli allacciò le braccia intorno al collo.

S:"Forza N/p, sarà una cosa veloce, e non cambierà nulla. Adesso è la tua prima volta, ma quando sarai abbastanza esperto proverai piacere nel farlo suona malissimo... Pensa a lui come ciò che ha causato il tuo dolore, perchè in fondo... Non è così? È sua la colpa, è lui che voleva ucciderti per primo, è tutto questo solo a causa di uno stupido cognome... Che cosa ridicola, non trovi?"
Gli mise in mano un oggetto che precedentemente apparteneva alla futura vittima.

"Era suo, voleva usare quello; credo gli faccia piacere essere ammazzato dallo stesso oggetto che probabilmente ha trafitto tante persone innocenti per sua mano. Uccidendolo, non faresti altro che la cosa giusta, sai? Forza, fallo. Ha fatto soffrire te, me e tutti gli altri... Non è proprio... Cattivo? Però forse non è colpa sua, vero? Forse è stato costretto, forse non voleva farlo... Perché non poniamo fine alle sue sofferenze? Forza, saresti tu il cattivo se continuassi a falò soffrire, non dico bene N/p-chan?"
Il ragazzo fissava il vuoto con sguardo assente

In fondo...
Con un'espressione priva di vita si avvicinò ad una persona di mezza età legata ad una sedia difronte a lui .

In fondo...
Con la lama del coltello tagliò il bavaglio che gli copriva la bocca, mentre le urla dell'uomo iniziavano ad uscire dalle sue labbra.

In fondo...
Con ancora la pezza in mano gli si avvicinò di più e gli alzó il viso mettendogli una mano al collo
In fondo perché devo essere l'unico a soffire?

Avvicinò il coltello alla sua nuca e lo guardó contorcersi per cercare di non morire soffocato a causa della stretta troppo forte
N/p:"Tranquillo: la morte non farà altro che porre fine alle tue sofferenze"

Uomo:"F-fermo... Ti p-prego... Ho moglie e fi-gli"
Disse lui tra le lacrime, trovando chissà dove il fiato per parlare

N/p:"Volevi uccidermi, perché io non dovrei fare lo stesso con te?"
Non ricevette risposta

N/p:"Crepa, e salutami Satana: cercherò di raggiungervi al più presto"
Con una mossa veloce trapassò il suo cranio da parte a parte con quella lama che stringeva con la mano destra.

Le sue pupille "guardarono" verso l'alto per poi spegnersi. N/p gli abbassò le palpebre.
N/p:"Avrei preferito essere ucciso, in fondo"

Detto ciò si allontanò da lui, venendo abbracciato dalla donna sotto lo sguardo sadico del terzo uomo lì presente.
S:"Bravissimo N/p-chan~ Avremmo dovuto fartelo fare tempo fa, vero HZ? Che cosa provi adesso N/p?"

Guardò la mano sporca del liquido cremisi non suo
N/p:"Sto bene"

Disse, senza aggiungere altro.
Ed in effetti era vero ciò che disse: si sentiva "pieno" questo capitolo ha troppi doppi sensi. Era come se quel sangue avesse riempito il suo vuoto, come se adesso invece di vedere nero vedesse rosso.

Da quel giorno decise di "aiutare" finalmente le persone che lo circondavano e che gli davano da mangiare, più o meno. Lo faceva per se stesso in realtà, e poco gli importava di quelle persone, ma almeno aveva qualcuno che gli stesse accanto, non gli importava se era solamente per usarlo e per usare il suo cognome.

HZ:"N/P! MUOVITI FECCIA!"
Il ragazzo dai capelli blu si voltó per osservare quell'uomo dalla carnagione scura che gli era dietro e lo raggiunse.

N/p:"Cosa devo fare? E dov'è Kimiki-san?"

HZ:"Quella troia è a fare il suo dovere: so che ti aveva promesso di non avere lavori per oggi, infatti non andremo nella grey room, bensì ci occuperemo di una fastidiosa mosca"

Tirò un sospiro di sollievo sentendo che non sarebbe dovuto entrare nella stanza delle torture per qualche cavia: erano soliti fare degli esperimenti su degli ostaggi per un certo progetto di cui lui sapeva ben poco. L'unica cosa che sapeva era che colui che si faceva chiamare HZ era un pazzo sadico che usava quella scusa per infliggere dolore agli altri, lui l'aveva sperimentato sulla propria pelle quando era giunto lì parecchi anni prima, e spesso gli capitava nuovamente e l'unica cosa che poteva fare era subire. Gli era stato chiesto di essere proprio lì a torturare qualcuna di quelle loro cavie, ma l'aveva fatto con riluttanza solo una volta ed in seguito aveva pianto e vomitato per ore. La verità era che lui uccideva quasi per "aiutare gli altri": la vita era una sofferenza, e si sentiva quasi bene quando uccideva, ma sapeva che in realtà era l'unico a voler morire. 'La vita è solo una fase di passaggio per raggiungere la morte, solo essa è eterna in fondo' una frase che si ripeteva di continuo. Voleva morire, ma non poteva, o forse non ne aveva nemmeno il coraggio. Erano pensieri assurdi per un ragazzo della sua età: ai suoi soli ventidue anni avrebbe dovuto pensare a ben altro.

Cercò di riportare l'attenzione su HZ.
N/p:"Smettila di girarci intorno: chi dobbiamo fare fuori?"

Sorrise mostrando la propria dentatura in oro
HZ:"Hitoshi Saya, una piccola bimba assetata di vendetta per il suo paparino..."

Iniziò a camminare sotto lo sguardo del ragazzo
HZ:"Ah, dimenticavo... È la figlia della tua prima vittima: ricordi quell'uomo di sei anni fa? Pensa un po': ti ha cercato per ben sei anni, deve essere una persona tenace, non trovi?"
Rise, continuando a camminare mentre N/p, dietro di lui, lo seguiva per la prima volta titubante.

Ebbene, siamo arrivati a questo punto! Scusate se ho fatto errori di battitura, è notte😅. Capirete molte cose d'ora in avanti😈

Chi sono davvero [Bakugou x reader] CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora