Esplosione

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"Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio."
William Shakespeare


Aula di Pozioni, Hogwarts
3 Novembre 1943

<<Lauren! Svegliati>> sibilò una ragazza bionda scuotendo energicamente col braccio la spalla dell'amica seduta accanto a lei.
Lauren si ridestò immediatamente, dandosi della stupida; si stava addormentando sul banco dell'aula di Pozioni, con la guancia appoggiata al suo pugno destro. L'ultima cosa che le sarebbe mancata in quella giornata tremenda era una strigliata del professor Lumacorno, il quale certamente non l'aveva in simpatia.
Quella notte aveva dormito pochissimo, e di un sonno poco ristoratore. Aveva rimuginato per quelle che le erano sembrate ore sugli ultimi avvenimenti accaduti con Riddle, e a causa di ciò un dolore trafittivo le premeva sulle tempie, impedendole di prendere in considerazione la lezione di Pozioni e la spiegazione del Professor Lumacorno. Doveva seriamente darsi una regolata se voleva passare i G.U.F.O. e riuscire ad archiviare Riddle in un antro della sua testa, era divenuto ormai una fonte costante di distrazione, e ciò non era salutare né per la sua psiche e né tantomeno per i suoi risultati scolastici, che ultimamente erano più che mai deludenti.
Si concentrò sul Professor Lumacorno, che stava animatamente blaterando di quanto fosse importante aggiungere la giusta quantità di Sangue di Salamandra alla pozione che erano in procinto di preparare, poiché anche solo una goccia di troppo avrebbe potuto avere effetti esplosivi.
<<Cath, di cosa accidenti sta parlando Luma?>> chiese con un sussurro a Catherine Smith, la sua migliore amica.
La bionda la fulminò letteralmente con lo sguardo, inarcando il sopracciglio chiaro.
<<Soluzione Corroborante! È da quindici minuti che ne stiamo parlando, Lauren>> le rimproverò con tono severo, incrociando le braccia al petto.
Catherine, a differenza di Lauren, era una Corvonero perfetta: studiosa, diligente, mai distratta, era il suo esatto opposto.
Lauren sapeva benissimo perché fosse stata smistata in Corvonero, l'aveva chiesto personalmente al Cappello Parlante al suo primo anno ad Hogwarts, il quale aveva inizialmente insistito per mandarla a Grifondoro.               
Sua madre, strega brillante, al suo tempo Caposcuola Corvonero, le aveva categoricamente proibito di andare in Grifondoro. Pensava infatti che questa fosse una Casa composta per lo più da strafottenti, che avrebbero potuto distrarre la sua già sventata figlia, la quale non aveva potuto fare altro che assecondarla. Suo padre non aveva avuto voce in capitolo, essendo Babbano e non sapendo nemmeno cosa fosse una Casa di Hogwarts.        
Purtroppo in mezzo ai corvi non si sentiva molto a suo agio, essendo sostanzialmente pigra e poco studiosa. 
<<Bene ragazzi! Formate coppie da due persone per eseguire la pozione su su coraggio!>> esclamò Lumacorno a gran voce, richiamando l'attenzione su di sé.
Lauren immediatamente volse lo sguardo verso Catherine
<<Non voglio vedere sempre le solite coppie formate da persone appartenenti alle stesse Case, Corvonero scegliete un Grifondoro e viceversa>> aggiunse perentorio il professore subito dopo, come se le avesse letto nel pensiero.
Guardò allarmata Cath andare in coppia con Sarah McLaggen, e sbuffò sonoramente mordendosi il labbro. Se c'era una materia in cui andava davvero male era Pozioni, e doverne eseguire una senza aver ascoltato mezza parola di spiegazione e senza la sua migliore amica le appariva una prospettiva tremenda.
<<Lauren! Fai coppia con me?>>
Justin Baston, campione indiscusso di Quidditch nonché capitano della squadra di Grifondoro la osservava con un sorriso a trentadue denti; la chioma biondo miele e scarmigliata gli incorniciava il bel viso conferendogli un'aria sbarazzina, i profondi occhi scuri la scrutavano allegri e un'espressione malandrina era stampata sul suo volto.
Immediatamente si sentì sollevata, Baston era un gran bel ragazzo, un eccellente giocatore di Quidditch, ma non si poteva dire certamente che fosse brillante o preoccupato per i suoi voti, se non altro, qualora l'esito della Pozione si fosse rivelato deludente, avrebbero fatto brutta figura insieme.
<<Preparati alla peggiore Pozione della tua vita Baston>> rispose Lauren, dissimulando il suo reale imbarazzo con una risata nervosa.
Il ragazzo, che non sembrò per nulla preoccuparsi delle sue parole, afferrò il pesante  calderone di peltro posto sul banco e lo appoggiò sul fornello, iniziando ad armeggiare con la bacchetta per accendere la fiamma <<Pagina?>>
<<Mi cogli impreparata. Non ne ho idea>> mormorò mortificata, cominciando a sfogliare il volume di testo per cercare la spiegazione e sperando di trovarla il prima possibile.
<<Per essere una Corvonero non mi sembri molto dedita allo studio>> la prese in giro sogghignando, passandosi con disinvoltura una mano tra i capelli spettinati.
Lauren si lasciò scappare un risolino, incapace di replicare alle sue più che vere parole, dirigendosi poi verso l'armadio sul fondo della stanza per cercare gli ingredienti necessari.
Passò l'ora seguente a sminuzzare mistura vegetale, mentre il suo compagno si mordeva freneticamente il labbro nel tentativo di tagliare l'artiglio di Grifone nel modo più preciso possibile. Baston aveva chiacchierato tutto il tempo delle bravate durante gli allenamenti di Quidditch, incurante delle numerose occhiatacce lanciategli da Lumacorno, facendole dimenticare il mal di testa e gli asfittici pensieri che tormentavano la sua psiche da due mesi a quella parte.
Trascorse le due ore, la pozione sarebbe dovuta risultare di un azzurro intenso con delle bolle rosse in superficie, eppure la loro esibiva un pallido colorito grigiastro, che per nulla assomigliava all'illustrazione raffigurata sul manuale.
<<Beh cosa abbiamo sbagliato?>> chiese perplesso il suo compagno, osservando con sguardo incerto lo spento colore assunto della pozione.
<<Non saprei, abbiamo seguito le istruzioni alla lettera>> affermò Lauren sbuffando, seppur sapesse dall'inizio che quella pozione era destinata ad uscirle male, come del resto tutte quelle che aveva preparato da quando aveva iniziato la sua carriera scolastica ad Hogwarts.
Assorta rilesse attentamente le indicazioni scritte sul manuale, ripetendo a mente i passaggi che avevano effettuato, finché non si rese conto dell'errore
<<Ma certo! Il Sangue di Salamandra, ci siamo dimenticati di aggiungere il Sangue di Salamandra>> esclamò schiaffandosi una mano sulla fronte.
Si sentì incredibilmente sollevata, aveva commesso un errore di lieve entità a cui avrebbe potuto rimediare senza particolari problemi, anzi forse per la prima volta avrebbe addirittura preso un buon voto in Pozioni.
<<Forza ragazzi! Fra due minuti verrò a controllare le vostre pozioni>> annunciò Lumacorno con impazienza, picchiettando col pugno grassoccio la superficie legnosa della cattedra.
Lauren si diresse rapidamente verso l'armadio dove erano custoditi gli ingredienti, arraffando il Sangue di Salamandra il più velocemente possibile dopo aver scandagliato con lo sguardo tutte le etichette delle numerose ampolle disposte ordinatamente sugli scaffali.
Tornò alla sua postazione rischiando di incespicare nei suoi stessi piedi e urtando Charity Edgecombe, la quale le riservò un'occhiataccia. Distrattamente versò l'intero contenuto della fiala dentro al calderone, allietata dal fatto che se le cose fossero andate come dovevano, avrebbe avuto ancora un minuto per far amalgamare il Sangue. Aggrottò le sopracciglia e un lieve dubbio si insinuò nella sua mente, quando vide la pozione subitaneamente divenire violacea e grosse bolle formarsi sulla superficie
<<Stevens>> sussurrò Baston osservando il contenuto del calderone aggrottando la fronte
<<C'era scritto una goccia, non una fiala>> aggiunse pianissimo con un filo di preoccupazione nella voce.
Lauren fissò con orrore il composto pastoso ribollire impetuosamente, divenendo sempre più viola, ma non ebbe il tempo di rendersi veramente conto di ciò che aveva combinato poiché un boato assordante squarciò il silenzio.
Il calderone esplose, riverberando il suo contenuto in ogni parte dell'aula, sui muri, sugli studenti, sul professor Lumacorno ma in particolare sulla sua faccia e su quella del suo povero compagno, facendola precipitare rovinosamente a terra. Sia i Grifondoro che i Corvonero scoppiarono in fragorose risate, mentre cercavano di togliersi dalla divisa i residui appiccicosi di Soluzione Corroborante.
<<Stevens! Baston!>> ululò il Professor Lumacorno furioso, pulendosi la faccia col dorso della mano <<Avevo espressamente detto di aggiungere UNA goccia di Sangue di Salamandra, non di più, mi ero raccomandato>>.
Lauren guardò inorridita il professore, della poltiglia viola gli gocciolava dai baffoni color zenzero, i radi capelli erano incrostati dai residui della pozione, poi volse lo sguardo verso Catherine, che la osservava dall'altro lato dell'aula con un'espressione preoccupata dipinta sul volto.
<<Siete in punizione, domani sera nel mio ufficio, ora via, via tutti. Per la barba di Merlino, andate tutti a darvi una ripulita, la lezione per oggi finisce qui>> bofonchiò esasperato Lumacorno, perlustrando con lo sguardo la cattedra alla ricerca della sua bacchetta.
Guardò Justin di sottecchi, consapevole di avere gli occhi di tutti puntati addosso. Si aspettava di scorgere un'espressione adirata sul suo volto, ma rimase piacevolmente stupita quando vide le belle labbra del Grifondoro piegate in un sorriso comprensivo. Gli mimò un "mi dispiace" dirigendosi fuori, ma il peggio doveva ancora venire.
Non appena aprì la porta, si rese conto che fuori dall'aula si era raccolto un folto gruppo di professori e studenti di tutte le Case, accumunati da un'espressione di curiosità sul volto. Vide che alcuni studenti lanciavano occhiate all'interno dell'aula, smaniosi di capire cosa avesse causato quel fragore assordante.
<<Si è sentito un boato fortissimo, ci siamo spaventati tutti, che è successo? >> chiese con sospetto Amanda Anderson, prefetto Serpeverde del sesto anno nonchè compagna di classe di Tom Riddle.
<<Oh nulla di che, Anderson, Baston e Stevens hanno fatto esplodere la loro Soluzione Corroborante>> spiegò Lumacorno uscendo a passi goffi dall'aula, con una vena di irritazione nella voce.
Lauren avvampò mentre delle risate soffocate risuonavano nel corridoio, era decisamente una situazione imbarazzante, probabilmente una delle situazioni più scomode in cui si fosse mai trovata.
<<Bene ragazzi, via tutti tornate nelle vostre aule, non c'è più nulla da vedere>> tuonò la Gaimens severamente, radunando gli studenti che in quell'ora avevano lezione con lei.
Lauren si sentì mancare, il sangue le defluì dal volto facendola sbiancare, il cuore le perse un battito quando si accorse che Tom Marvolo Riddle la stava fissando glaciale, in tutta la sua imponenza. Gli ipnotici occhi verdi vagavano dai suoi capelli sporchi di viola alla veste scomposta, una smorfia di disappunto piegava le sue labbra carnose e rosse in una linea diritta.
In quell'istante si sentì morire. Lui, il migliore studente di Hogwarts, così brillante e capace, che vedeva lei in quelle condizioni, che veniva a conoscenza del fatto che avesse fatto scoppiare una pozione di difficoltà elementare.
<<Beh Lauren, mi avevi avvisato che sarebbe stata la pozione peggiore della mia vita ma non mi aspettavo fino a questo punto>> osservò Justin ridendo appoggiandole amichevolmente un braccio intorno alle spalle.
Riddle continuava a scrutarla da lontano altero ed impeccabile nella sua rigida postura, un bagliore rossastro e sinistro baluginò nei suoi occhi. Guardava il braccio di quella feccia di Baston intorno alla Stevens, e sentì l'ira crescergli irruentemente nel petto, fin da bambino aveva provato un'insana gelosia nei confronti delle poche cose di sua proprietà, e la Stevens era una di queste.
Non appena udì i ripetuti richiami della Gaiamens distolse lo sguardo e si congedò con una sorta di irritazione nel petto, mentre Lauren non riusciva a staccare gli occhi dalla sua schiena, da quella schiena ampia e sinuosa che aveva tante volte artigliato nei momenti di passione.
Avvampò improvvisamente al pensiero, per poi rendersi conto che Catherine la stava chiamando
<<Oddio Lauren! Lau stai bene?>> esclamò abbracciandola, mentre il suo dolce profumo di vaniglia le giungeva alle narici
<< Si Cath, non ti preoccupare>> la rassicurò sorridendo, staccandosi da lei e volgendosi verso il ragazzo ancora al suo fianco
<<Justin Baston, mi dispiace infinitamente per questo, proverò a parlare col professor Lumacorno e gli spiegherò che la colpa è solo mia>> iniziò sperando che non fosse eccessivamente risentito nei suoi confronti.
<<Non ti preoccupare, un po' di punizione non mi farà male, ci si vede Lauren>> la interruppe facendole l'occhiolino.
Poi se ne andò, probabilmente diretto alla Torre di Grifondoro, per cambiarsi prima dell'inizio della lezione successiva.
Il viso di Lauren si piegò in una smorfia, la tristezza oscurò il suo volto.

Il suo sguardo, sempre così freddo, non le aveva nemmeno rivolto la parola, non le aveva nemmeno chiesto se stesse bene.

<<Lauren, Tom Riddle prima ti ha fissato in un modo strano>> enunciò Catherine mentre si incamminavano verso la Torre di Corvonero.
<<Non so di cosa tu stia parlando>> rispose cerando di sembrare vagamente sorpresa.
Lauren non aveva detto nulla di Riddle nemmeno a Catherine, non l'avrebbe capita, anzi le avrebbe dato della stupida, in più Tom le aveva espressamente raccomandato di essere discreta.
Questa scrollò le spalle, continuando a camminare in silenzio vicino a lei.

Tom Riddle l'avrebbe portata alla rovina più totale. Avrebbe preferito essere cruciata piuttosto che scorgere nuovamente quel gelo nei suoi occhi mentre erano posati su di lei.

Poison Love ~ Tom Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora