Festa di Natale

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"La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre."
William Shakespeare

Dormitorio Femminile Corvonero, Hogwarts
17 Dicembre 1943

Nel Dormitorio Femminile di Corvonero del quinto anno quel giorno pareva essere passato un uragano. Il piccolo bagno adiacente alla stanza da letto era completamente a soqquadro, cosmetici di ogni tipo erano disordinatamente sparsi e il contenuto dei bauli era stato riversato al suolo.
La festa di Natale di Lumacorno si sarebbe tenuta la sera stessa e Catherine e Lauren si stavano preparando, Meghan aveva invece preferito farlo nel Dormitorio delle ragazze del sesto anno. Dal giorno della fatidica lite non sembrava voler più rivolgere loro la parola e nonostante l'insistenza delle due per porre fine alla disputa, Meghan pareva offesa a morte.
Lauren osservò il suo riflesso nel grande specchio del Dormitorio, non era mai stata una persona particolarmente sicura di sé ma dovette ammettere che quella sera era più bella che mai: i folti capelli erano raccolti in un morbido chignon, una ciocca dorata sfuggiva dall'acconciatura accarezzandole delicatamente il viso. Il trucco sulle palpebre metteva in risalto i suoi occhi castani, le ciglia erano notevolmente più lunghe del solito. Un leggero strato di cipria donava al suo incarnato una tonalità più fresca ed omogenea, le guance parevano petali di rosa appena colta, le labbra lucide e scarlatte. Un ciondolo di rubino le scendeva sinuoso sul collo, posizionandosi tra l'incavo dei seni.
Il vestito di seta rossa le calzava alla perfezione, mettendo in risalto le sue forme appena accennate e lasciando scoperte le gambe snelle e dalle caviglie sottili. Era stretto sulla vita, con un poco profondo scollo a cuore e si apriva a corolla come un fiore sui fianchi, scendendo fino al ginocchio. La schiena era lasciata scoperta per metà, e Lauren si domandò se non fosse un po' esagerato.
<<Sei splendida Lau>> disse Alicia Goldstein guardandola ammirata, con una vena di invidia nella voce.
<<Grazie Leesh, dici che non è un po' troppo?>> domandò preoccupata, distogliendo lo sguardo dallo specchio.
<<Sciocchezze, stai benissimo>> si intromise Catherine, ammirando sorridendo la figura della sua amica.
Il suo vestito non era meno corto di quello di Lauren, ma di sicuro era più casto. Completamente accollato e dalla manica larga, era di un tessuto quasi rigido e di color avorio. Nonostante non fosse particolarmente sensuale le calzava molto bene, evidenziando il seno prosperoso e le curve pronunciate. I morbidi boccoli biondi e definiti erano lasciati sciolti sulle spalle, conferendole un aspetto quasi angelico.
<<Anche tu!>> ribatté Lauren immediatamente
<<Si come no, mi fa enorme>> piagnucolò guardandosi allo specchio afflitta
<<Ma smettila Cath! Farei di tutto per assomigliare un po' più a te e non sembrare un palo di scopa>> la liquidò Lauren consolandola.
Catherine scoppiò in una risata, tranquillizzata dalle sue parole
<<Sarà meglio che ci sbrighiamo o arriveremo in ritardo>>.
Justin e Zacharias avevano dato loro appuntamento nell'Atrio di Ingresso per le 20.00 in punto, in quanto non essendo Prefetti non sapevano dove fosse la Sala Comune di Corvonero, né tantomeno avrebbero potuto saperlo. L'ingresso delle Sale Comuni era un segreto da custodire con gelosia, e solamente i Prefetti ed i Caposcuola costituivano un'eccezione a tale regola.
Mentre scendeva le scale, instabile sui tacchi alti, Lauren avvertì una sensazione strana, e capì che si preannunciava una serata tutt'altro che piacevole.

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Ufficio di Lumacorno, Hogwarts
17 Dicembre 1943

Tom Riddle si forzò intensamente di prestare un minimo di attenzione alle sciocche chiacchiere di Lucretia Black, che continuava a parlare incessantemente del valore dei gioielli da lei indossati, appartenenti alla Nobile Casata dei Black da intere generazioni. Riconobbe in questo un maldestro tentativo di impressionarlo, che lo fece sorridere: nessuno poteva resistere al suo fascino, una Purosangue di quel calibro alla mercé di un Mezzosangue, avrebbe potuto fare di lei ciò che voleva. Erano accomodati su uno dei tanti morbidi divanetti in pelle color crema che Lumacorno aveva disposto lungo tutta la planimetria dell'ufficio, nell'attesa che la serata si animasse. Riddle si era recato alla festa puntuale come un orologio svizzero, malgrado quasi nessuno fosse ancora arrivato: odiava i ritardi, poiché disprezzava qualsiasi cosa si discostasse anche minimamente dalla perfezione pura ed assoluta.
Aveva invitato Lucretia alla festa, in quanto voleva una dama perfetta, Purosangue e nobile, e chi poteva vantare un sangue più puro di quello dei Black nel Mondo Magico?
Se non fosse stato per la nobiltà delle sue origini l'avrebbe già liquidata malamente, ma non poteva permettersi di maltrattare una Purosangue, perlomeno non ancora.

Poison Love ~ Tom Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora