Capitolo 14: Gelosia

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"Ran sei tu?" Qualcuno mi aveva coperto gli occhi con i palmi delle mani
"Hey Ran... sei tu? Rispondimi! Lo so che sei tu... piagnucolona mia!"
Ad un tratto le mani che prima erano poggiate sul mio viso si staccano e inizia una frenetica risata... Sonoko
"La MIA piagnucolona... che sei dolce Kudo" le rivolgo un'occhiata per poi voltarmi di nuovo, non voglio che noti il mio volto rosso per l'imbarazzo. Okay...neanche io avevo riflettuto su ciò che ho detto, ma come...perchè?Dovevo dire per forza la mia piagnucolona? . Sono un idiota.
"Comunque, signorina Suzuki che cosa vuole da me? "
"Vieni devi vedere una cosa urgentemente" la sua voce era diversa dal solito, sembrava insicura
"No io devo andare di la! Devo andare in biblioteca"
"No tu vieni con me" mi stringe il polso, mi libero dalla presa guardandola male e proseguo per la mia strada. Intravedo la sagoma di Ran e decido di correre per poi farle uno scherzo... Ran è con un altro ragazzo dentro il campetto di calcio, diventò rosso dalla rabbia e stringo le dita nel rombo della recinzione metallica del campetto. Sembra che si stiano frequentando... e va bene...alla faccia della piagnucolona! Ti faccio vedere io.
Che la vendetta abbia inizio
Dal giorno seguente inizio a dare buca a Ran finchè un bel giorno decido di contattare una delle mie tante ammiratrici, ci vediamo a scuola durante la pausa, mangiamo insieme e già vedo Ran che cambia espressione.
Il pomeriggio durante gli allenamenti questa ragazza decide di vedere il mio allenamento...certo che la sto proprio facendo ingelosire a Ran... forse ho esagerato, Ran scoppia in lacrime verso il bagno delle ragazze, la seguo, non me ne frega niente dell'allenamento. Saluto con la mano la mia ammiratrice e corro da Ran.
"Vattene Shinichi mi fai schifo!"
"Aspetta Ran, posso spiegarti"
Ran mi tira in testa la cartella e porca miseria se faceva male... mi spunterà un livido.
Continuiamo a correre finché non la blocco in un angolo, la abbraccio forte per farle capire che le voglio bene.
"Perchè ti piace quella? "
"Veramente non mi piace, è una mia semplice ammiratrice, anche tu ce li hai gli ammiratori, ti ho visto giorni fa nel campetto con un tipo."
"Eh... parli di Edward?" Inizia a fare una risatina
"Che ne so io come si chiama?"
"Tieni prendi, erano per te, ma ora che hai trovato la ragazza non credo che un regalo di un' amica possa importarti molto. E smettila di abbracciarmi, sei sudato."
Apro il pacchetto e c'erano delle scarpe da calcio bellissime
"Grazie ma come sapevi che ne avevo bisogno e perchè me le hai prese tu? E soprattutto che c'entra quell'Edward "
"Per te potrà essere banale, ma io non mi scorderò mai quando ci siamo incontrati... quel giorno all'asilo, ecco oggi è l'anniversario della nostra amicizia, avevo pensato di farti un bel regalo. È stato Edward a mostrarmi il catalogo con le scarpe e quando eravamo nel campetto le stavo ordinando."
Sono un coglione... la abbraccio senza un perchè, o forse il motivo c'era oppure era semplicemente per non farle notare che stavo piangendo
"Ti ho detto che sei sudato...levati!"
Continuo comunque ad abbracciarla, la amo troppo...
Continua...

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