Capitolo 38

29 2 1
                                    

Entrare in una stanza piena di ragazzi e ragazze che ballano e che bevono non mi ha mai spaventata, almeno fino ad oggi. 

Cerco la mano di JJ mentre uno dei rappresentanti degli studenti della Yale ci parla, cerco di sorridere al ragazzo che ci racconta delle feste memorabili fatte durante gli anni quando finalmente trovo le dita del biondo affianco a me, le afferro sorprendendolo. Con la coda del occhio vedo il suo corpo irrigidirsi senza però togliere l'attenzione dal nostro interlocutore. 

Appena la sua mano prende la mia, il senso di sicurezza si irradia nel mio corpo. Rilascio un piccolo sospiro di sollievo appena udibile che lui, attento, riesce a cogliere.

In poco tempo liquida il ragazzo davanti a noi, con la scusa dell'andare a prendere da bere. 

"Che c'è, Principessa? Non riesci a stare bene senza toccarmi?" mi sussurra al orecchio, prendendomi dalla vita e attirandomi a lui. 

"Ti piacerebbe." gli sorrido, grata di non avermi chiesto niente. Continua a stuzzicarmi con frasi allusive fino a quando non arriviamo davanti alle bibite, dove mi blocco quando mi chiede che cosa voglio bere. Non ho più ingerito del liquore dalla volta in cui ho avuto uno dei miei soliti attacchi di panico a casa di Tyler e Logan. Assaggiare una goccia di alcol, mi porterebbe ai ricordi le brutte sensazioni provate quella sera. 

"Oppure potremmo andare a fare un giro per la città e prenderci un bel milkshake." propone dolcemente, abbracciandomi da dietro e rilasciando un bacio sul mio collo, facendomi provare dei brividi. 

Annuisco, accarezzando le sue braccia.

***

Cambio le stazioni radio mentre JJ guida senza una meta, lasciandoci indietro l'università dove forse rimettere piede tra qualche mese.

"Lascia questa!" esclama il biondo, iniziando a cantare le parole di una canzone che non ho mai sentito, ma che rispecchia molto il suo modo di fare, il suo essere.

"I can go anyway, way I choose. I can live anyhow, win or lose. I can go anywhere, for something new. Anyway, anyhow, anywhere I choose" 

Lo guardo divertita cantare a squarciagola, sorridendomi e sorridendo verso la strada davanti a noi ricordandoci che anche questa sera siamo noi i padroni delle nostre vite e che potremmo fare queste pazzie con chi vogliamo, solo che alla fine ci cerchiamo sempre e ci scegliamo per vivere queste piccole avventure.  

Finita la canzone, JJ mi racconta che questo brano glielo aveva fatta ascoltare suo fratello in uno dei loro momenti di pace in cui avevano riposto l'ascia da guerra, specialmente il più piccolo dei due. JJ aveva visto quel giorno negli occhi di suo fratello quanto avesse voluto identificarsi in quelle frasi e in quel senso di libertà e senso di piacere. Lo aveva fatto, solo per quei tre minuti, per poi spegnere quella con l'ultima nota del pezzo. 

Lo lascio abbandonarsi nei suoi ricordi, mentre mi chiedo che fine ha fatto Adam. Qualche giorno fa senza volere, ho origliato una conversazione tra mio padre e Clarissa riguardano al figlio più grande della donna. Era preoccupata per qualcosa e metteva in mezzo l'ex marito.

"JJ" lo chiamo, dando libero sfogo alla mia curiosità. Lui mi guarda, aspettando che parli.

"Dove sta tuo fratello ora?" domando, analizzando ogni sua reazione. Purtroppo però questo ragazzo è così bravo a reprimere ogni sentimento o smorfia o qualsiasi cosa. Io invece divento impaziente e inizio a giocare con la cannuccia del mio milkshake. 

"A casa." risponde ed io non capisco se sta in un luogo sicuro che entrambi conoscono e chiamano casa o a casa casa.

"Intendi casa di Stefan?" chiedo, sentendomi strana a chiamare mio padre col nome, cosa che non faccio più nell'ultimo periodo. 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 09, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Never let me go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora