Mi avvicino di più alle sue labbra, ma lui si allontana e lascia i miei polsi.
"Buonanotte Faith."
Se ne va scomparendo nell'oscurità della casa e rimango come un'idiota a desiderarlo ancora.
***
Sono passati tre giorni dalla sera in cui William ed io stavamo per baciarci.
Scendo in cucina per fare colazione e lo trovo immerso a leggere il New York Times. Lo saluto e lui, come fa ultimamente, evita il mio sguardo e ricambia.
Prendo i cereali e del latte, mi siedo davanti a lui. Devo fare in modo che mi parli, voglio ammirare i suoi occhi, il suo naso, le sue labbra...
"Oggi lavori?"
"No." risponde senza staccare gli occhi dal giornale.
"Mi accompagneresti in un posto?"
"Dove vorresti andare?"
Senza pensarci troppo gli rispondo, oggi per me è un giorno speciale.
"Voglio andare a vedere The Phantom of the Opera (Il Fantasma dell'Opera)"
Il suo capo si alza e sento che ha capito.
"Brodway?" domanda con un piccolo sorriso. Annuisco e faccio per alzarmi, ma lui mi ferma.
"Non hai mangiato niente."
"Non ho appetito..."
"Prendi almeno una frutta." dice indicando il cesto che si trova sul ripiano della cucina.
"Solo metà mela." cerco di convincerlo facendo una faccia da cucciola. Gli ritorna il sorriso e si arrende acconsentendo ai miei capricci.
Prendo la mela e la taglio, dopo di ché mi allontano per andare a farmi una doccia. Ma prima mi fermo e ringrazio Will. Lui è confuso e infatti mi chiede per cosa.
"Per accompagnarmi in teatro."
Questa volta me ne vado, durante il tragitto per arrivare nella mia stanza ho finito la frutta.
Entro nella doccia e rimango sotto il getto d'acqua fredda per tanto tempo.
Oggi è il compleanno della mia mamma, ogni anno per festeggiare andavamo in teatro a guardare un musical. La prima volta che mi portò, mia madre aveva scelto Cats, una noia mortale! Avevo 7 anni, come la maggior parte di tutti i bimbi presenti allo spettacolo. Vedevo che a loro piaceva, ma a me no. Mia mamma se ne accorse e per il suo compleanno fece scegliere a me, io scelsi il fantasma dell'opera. Non era molto adatto per una bimba della mia età, ma mi divertii molto e da quella volta andammo a guardarlo insieme per gli anni successivi finché lei morì.
Una lacrima fuoriesce dai miei occhi, si confonde con l'acqua e sospirando esco dalla doccia.
William ha passato tutta la mattina dentro l'ufficio di Stefan, la sua segretaria Kate lo ha chiamato e da quel momento ho cercato di distrarmi con qualsiasi cosa. Ho scelto il vestito da indossare e le scarpe per stasera, ho telefonato JJ, ma non risponde. Dovrebbe trovarsi una ragazza o almeno un hobby. Mi immagino già quale sarà la sua risposta. "Principessa, non lo hai ancora capito? Il mio hobby è quello di scoparmi tutta Manhattan." Disgustoso!
Gli voglio bene, ma dovrebbe cercare di avere almeno un briciolo di rispetto per la popolazione femminile e non usarle come dei giocattoli usa e getta. Anche se la maggior parte delle ragazze che si è portato al letto sono sempre state al suo gioco senza opporsi.
Sento la porta dell'ufficio aprirsi e spengo la tv andando a vedere Will. I suoi capelli sono tutti arruffati, la sua faccia è stanca e i suoi occhi argenti sono assonati.
"Ehi..!" dico avvicinandomi di più.
Lui mi guarda, accenna un piccolo sorriso e mi viene incontro.
"Faith. A che ora è lo spettacolo?"
"Alle otto."
"Perfetto! Ho tempo per fare una...commissione." Il tono della sua voce è insicura. Spero che non mi dia buca.
"Passo a prenderti per le sette. Andrò a fare questa cosa e poi nel mio appartamento per indossare i vestiti adatti."
Annuisco e prima che si allontana, prendo una sua mano e gli dò un bacio sulla guancia. Will rimane un po' a guardarmi come se stesse decidendo cosa fare, ma poi scrolla il capo e se ne va lasciandomi sola.
L'orologio segna le 18.46 ed io non sono ancora pronta. Ufff! Odio questi agegi, il mio parrucchiere mi ha spiegato come usarlo ma è impossibile. Un'arricciacapelli dovrebbe far si che i miei capelli diventino dei delizioso boccoli, ma questi che vedo sono tutto tranne quello. Mi rassegno. Metto un po' di lucida labbra e indossa le scarpe col tacco.
Appena scendo l'ultimo scalino, il campanello suona. Strano, William ha le chiavi. Vado ad aprire e davanti a me appare Sandy con un sorriso stampato sulla sua brutta faccia.
"Faith! Come sei bella." mi complimenta.
La saluto e le chiedo perché è venuta a casa mia.
"Oh Will non ti ha avvisata? Vengo insieme a voi a vedere lo spettacolo."
Sta scherzando, vero? Ora capisco perché William era un po' strano prima di uscire.
Bene! Vuole guerra? Allora che guerra sia.
Prima di uscire invio un sms a JJ e, sperando che lo legga, gli dico di raggiungermi al teatro di Brodway.
Ciao bellezze! Spero che questo capitolo vi piace, a me non convince molto. Fatemi sapere se vi è piaciuto e votate! ;)
~Mar.
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Never let me go.
RomanceFaith Hamilton ha 18 anni e si trova innamorata del vice di suo padre, William. Per cercare di attrarre la sua attenzione si finge fidanzata di JJ, un ragazzo libertino abito a vivere alla giornata. Questo finto rapporto funziona finchè lui non iniz...