Let Me Love You || Harry Styles

Capitolo 7

Colonna sonora FanFiction: Nuvole Bianche - L. Einaudi

Capitolo 7

"Bene ragazzi oggi, come sapete, dovete scegliere il libro che leggerete per la fine di Novembre, la scelta è tra Anna Karenina, di Tolstoj" dice mostrandoci il volume "Oppure Cime Tempestose , di Emily Brontë" ci mostra il secondo volume.
Ovviamente la classe, me compresa, ha votato per Cime Tempestose considerando che Anna Karenina è praticamente il doppio, e quindi mi ritrovo sul divano del mio appartamento con questo libro, che ho sempre voluto leggere, tra le mani ma non trovo la voglia di iniziarlo.
Mi faccio forza e apro la prima pagina:

1801.- Sono appena ritornato da una visita al mio padrone di casa, il solo vicino col quale avrò a che fare. Questa è indubbiamente una bella contrada. Credo che in tutta l'Inghilterra non avrei potuto scegliermi un altro posto più lontano dal frastuono della società.

Così recitano le prime frasi. Sono stanca e gli occhi mi si chiudono, ho solo voglia di dormire quindi chiudo il libro e vado a letto nella speranza di dormire un po'

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Dopo la dormita che ho fatto sono rinata, ma di studiare non se ne parla. Piuttosto mi alleno nel Parkour, che ultimamente potrebbe tornare utile.
Dopo essermi preparata esco di casa, 5' di riscaldamento e poi Via!
Corro senza una meta saltando qualsiasi cosa ci sia sulla mia strada, senza rendermene conto mi trovo al vicolo di Pearl Street e so quello che il mio subconscio vuole farmi fare e, per una volta, lo accontento.
Corro verso il muro, mi do lo slancio e atterro sul cassonetto della spazzatura. Con l'ausilio di grate e canalette arrivo in cima proprio come ha fatto lui quella sera...
"Brava la mia principessa" ...Harry, mi tiene con le sue mani i fianchi, la mia schiena contro il suo petto e i suoi piedi intrecciati con i miei non mi consentono di girarmi.
Inizia a baciarmi il collo lentamente e passionalmente tenendomi gli occhi chiusi con una mano, sento il suo respiro caldo contro il mio orecchio
"Ciao principessa" un sussurro quasi portato via dal vento, il tempo di girarmi e non c'era più nessuno a tenermi i fianchi e a baciarmi; corro, provo a cercarlo ma non lo trovo da nessuna parte.
Anche questa volta mi è fuggito e non posso più permetterlo, ne va della mia salute psicologica, decido di rispettare la mia promessa di trovarlo ma come fare?

Ormai sarò a mezz'ora seduta su questa panchina a pensare come trovarlo e mi è venuta in mente una sola cosa, i miei piedi iniziano a camminare prima ancora di decidere se farlo o meno, ma ormai sembra inevitabile. Ci metto poco ad arrivare davanti all'edificio in mattoni con le porte scorrevoli, entro senza che vengano effettuati dei controlli, potrei avere un cazzo di pistola, mah.
Mi fermo davanti la prima scrivania che vedo "Posso aiutarla signorina?"mi chiede il giovane ragazzo seduto dietro essa
"Sì grazie, vorrei denunciare il furto di una borsa"

Angolo Autrice:
È un po' cortino, scusate ma sono stata via tutto il giorno e non ho avuto un secondo libero.
Come sempre grazie per aver letto.

Chiara