capitolo 4.

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capitolo 4.

-accendo io-

mi giro guardando per qualche attimo il ragazzo che mi aveva parlato e rimango un poco scioccata. aspiro in modo da accendere la sigaretta vicino la fiamma e poi,dopo aver levato l'accendino dalle mani di lui,mi volto nuovamente. ogni volta che aspiravo almeno un poco mi calmavo. lo vedo sedersi accanto a me e io mi affogo col fumo e mi alzo. lui comincia a ridere e mi domanda se mi hanno già parlato di lui,annuisco incapace di parlare,incapace di fare un qualsiasi suono perché sono incantata dalla sua bellezza.

-immagino che ti hanno detto che sono uno stronzo che fa soffrire la gente vero?-domanda,io annuisco e lui comincia a ridere sfoderando le sue favolose fossette-immagino anche che ti ha detto questo Emanuela-

-vorresti dire che le sue parole sono false?-domando sapendo già la risposta.

-no. è  la pura verità-mi risponde sussurrandomi all'orecchio.

-io devo andare!-dico rigidamente alzandomi di botto.

lui capisce che sono tesa per via del suo gesto,delle sue parole,del suo tono vicino al mio orecchio. dei brividi percorrono la mia schiena. vado via da lui e mi avvio verso i miei amici sperando pienamente di trovare qualcuno dei ragazzi per difendermi da questo pazzo. il mio cuore comincia ad accellerare ad ogni passo che faccio verso la porta che sembrava allontanarsi sempre di più a me,ma è solo un illusione. lo sento vicino a me,sempre di più. stringo il bordo della mia maglietta e la tiro leggermente verso il basso. sera sbagliata per mettermi la magliettina corta. quel freddo che avvolgeva il mio corpo caldo,quel vento che scompigliava i miei capelli neri,lunghi e ricci,quello stesso vento che dava a Londra una temperatura ancora più fredda,la luna illuminava poco la notte nera proprio come la mia anima,il cielo presentava così poche stelle che quasi si potevano contare. sento una mano grande avvolgere il mio polso dentro piccolo che presenta degli elastici colorati,mi tira a sé con un movimento veloce avevo la testa appoggiata al suo petto,avvicina la sua bocca vicino al mio orecchi e ci sussurra nuovamente.

-so quasi tutto di te-

rimango sconvolta. lo spingono indietreggiando sempre di più. lo vedo ridere per l'ultima volta prima di sparire nel buio della notte.avevo appena parlato con Harry Styles e se Manu lo sa mi stacca la testa. entro in discoteca e chiedendo scusa dico di essere stanca e di dover andare a casa. Zayn ed Ele insistono di accompagnarmi ma siccome io sono più testarda di un mulo riesco a convincerli di stare in discoteca. uscendo prendo le cuffiette e le attacco subito al mio telefono e metto Bo$$ delle Fifth Harmony. comincio a camminare sola con le cuffiette per le vie di Londra che per un bel po' erano state illuminate dalle vetrine dei negozi ancora aperti. appena arrivo davanti alla stradina che dovevo prende mi fermo di botto e indietreggio un poco. ho una paura matta del buio,lo sopporto solo quando sono coricata ma solo perché sono costretta. m'incammino a testa bassa alzando il volume al massimo in modo da distrarmi dalla mia paura che mi urlava contro di fermarmi e tornare indietro. stavo camminando quando un rumore fortissimo mi distrae dalla canzone che era appena iniziata. un rumore metallico proprio come quando si sbatte un pezzo di legno contro del ferro. mi volto e vedo dei ragazzi dietro di me che battevano un pezzo di legno grosso contro le sbarre di un cancelletto. comincio a tremare ed accelerare il passo rimettendomi la cuffietta,i respiri si fanno veloci e piccoli,il cuore comincia a battere più velocemente,l'aria comincava a mancarmi mentre il panico mi assaliva. se giro l'angolo sono quasi a casa,penso con sollievo. giro l'angolo e mi ritrovo un vicolo ceco. ho sbagliato angolo!mi volto per tornare indietro ed ecco di nuovo i ragazzi di poco fa. levo la cuffia dall'orecchio e cerco di non farmi vedere che ho paura ma la puzza del mio terrore si sente lontano un miglio. quattro ragazzi,tutti alti e muscolosi,dalla pelle chiara e,due hanno i capelli chiari e due scuri. indietreggiando urto un cassonetto allora mi sposto e urto nuovamente qualcosa,il muro. serro la mano in un pugno forte così forte da farmi diventare le nocche bianche come il latte. il mio petto si alzava in modo irregolare. ero pronta a scappare da un momento all'altro ma non trovavo il coraggio che sembrava giocare a nascondino e sinceramente non credo sia il caso che si nasconda proprio ora. lì vedo sempre più vicini a me. sono morta. uno di loro si avvicina a me mentre gli altri rimangono dietro. e tutto il coraggio che avevo poco fa quando ho picchiato Brad dov'è finito?,penso in preda al panico. mi guardo in torno ma nessuno passa. la puzza dell'alcol e del fumo di questi ragazzi si sente in un modo bestiale,manca poco e vomito. uno dei ragazzi dai capelli scuri mi accarezza il viso,io mi volto con violenza e allora lui mi rigira stringendolo fra le sue luridi mani. cerca di baciarmi con forza ma quando capisce che non ci riuscirà si allontana allora io colgo l'occasione per sputargli in viso scatenando in lui una rabbia incontrollata. mi da uno schiaffo facendomi sbattere il viso contro il muro. sento il sangue in bocca e un poco scivolava sul mio occhio sinistro segno che avevo il sopracciglio spaccato. lo guardo con odio e lui sorride. ad un tratto..

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ehi picciottelle scusate la tarda ora ma oggi sono stata a lavoro e poi mi sono buttata nel letto per morta e ora sono uscita quindi lo sto finendo ora il capitolo. spero vi piaccia a me sinceramente non fa impazzire....domani mi rifaccio promesso!.

p.s domani lo posto pure tardi il capitolo perché sono a mangiare da uno ok?notte!!

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