• | Capitolo 1 | •

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- Amore, stasera ci vediamo? - domandò il suo ragazzo che stava sistemando la cravatta della sua lussuosa giacca nera guardandosi allo specchio.
- A che ora? - la fidanzata, Camila Cabello, urlò, poichè fosse in un'altra stanza.
- Che ne dici se stasera andiamo a mangiare al Ben & Jack's Steakhouse? - domandò il compagno, alzando lievemente la voce.
- Va benissimo -
Austin Mahone scese le numerose scale, portandolo così al salone principale.
Vide la compagna inginocchiata a spolverare alcuni mobili.
- Non c'è bisogno, oggi non viene Teresa a pulire? - la richiamò Austin.
- Mi ha detto che non può. Dovresti licenziare quella donna -
Il compagno sbuffò, stanco della donna di pulizie. Faceva sempre quello che voleva lei.
- Almeno ho fatto qualcosa - disse la ragazza, alzandosi da terra - Si vede che non faceva niente quella donna -
- Oggi, appena esco dal lavoro le dico che se continua così la licenzio - il ragazzo prese la sua borsa lavorativa dalla sua stanza - Adesso vado, a più tardi amore - la salutò con un bacio a stampo per poi sparire da casa.
Austin Mahone era sempre molto impegnato : il padre, Carter Mahone, dopo essere morto a causa di un grave incidente stradale, aveva lasciato a capo dell'impresa edile Austin Mahone, che, fortunatamente riuscì a svolgere bene il suo lavoro.
- Dinah? - Camila richiamò la bionda dal'altro lato del cellulare, che nonostante avesse preso il telefono, non parlava - Dinah! -
- Perché ti incazzi?! - sussultò la bionda, alzando lievemente la voce, spaventata dalla propria migliore amica.
- Devi smetterla di lasciarmi al telefono! Mi porta fastidio! -
La bionda roteò gli occhi, ridendo per l'impazienza e la suscettibilità della propria miglior amica.
- Va bene, va bene. Se n'è andato il coglione? - parlò Dinah normalmente.
- Sì - sospirò - Sono stanca di fare la donna che deve stare a casa. Voglio uscire anche io. Mi sento tesa e stanca -
- Perché non ti iscrivi in una palestra? Almeno allievi la tensione. Forse farai anche amicizia e... - il tono della voce della bionda, nell'ultima frase cambiò.
- No! Non pensare male! Perché pensi sempre e solo a quello, Dinah?! -
- Eddai, Camila - sbuffò la bionda - Divertiti -
Camila roteò gli occhi, ma stavolta ebbe pietà della propria migliore amica e non la rimproverò.
- Conosci qualche palestra? - domandò Camila.
- Sì. È proprio vicino a casa tua. Non ricordo bene dove, ma ricordo di averla incrociata l'altro ieri, mentre andavo a prenderti -
- Va bene, allora cercherò quella. Spero che non sia lontana -
- Cercala adesso -
- Va bene, a più tardi Dinah, grazie - disse la castana.
- A più tardi, patata -
Camila chiuse la chiamata e andò subito a prepararsi.
Il suo stile era altrettanto femminile e molto spesso veniva rimproverata dal fidanzato poichè secondo lui non avrebbe dovuto vestirsi con abiti molto attillati.
Camila ogni volta roteava gli occhi a sentirlo, ma alla fine faceva ciò che voleva, facendo così arrabbiare il fidanzato, che però alla fine la perdonava.
Camila uscì di casa ed entrò pochi minuti dopo nella sua Bugatti Chiron blu e nera.
Girò per un pò nel suo quartiere.
New York era affollatissima come sempre, ma Camila ancora non c'era abituata.
Dopo qualche minuto riuscì a trovare la famosa palestra "vicino a casa sua", come diceva Dinah, ma non lo era per niente.
- Palestra Jauregui - lesse all'entrata dell'edificio. Era gigantesca.
Entrò e andò subito al bancone, dove una ragazza l'accolse subito.
- Salve, è già iscritta o no? - domandò la ragazza, seduta dietro al bancone.
Era molto bella, secondo Camila. Aveva dei lineamenti che avrebbero fatto impazzire ogni uomo. Aveva dei lunghi capelli bruni, mossi. Per non parlare dei suoi occhi verdi, che si abbinavano perfettamente con le sue sopracciglia accattivanti.
- No. Vorrei iniziare adesso - disse Camila, con decisione.
- Perfetto. Al momento abbiamo un'offerta. Il primo mese è gratis, poi deve pagare centotrenta euro per i tre mesi di palestra e venti euro per l'iscrizione -
A Camila non importava tutto ciò, aveva i soldi.
- Perfetto. Quando posso iniziare a venire? -
- Quando vuole, ma le consiglio di non venire ogni giorno poichè il suo fisico ha bisogno di rilassarsi -
- Ecco - la ragazza uscì i soldi e li posò sul bancone.
- Fa attività fisica frequentemente? - domandò la ragazza dagli occhi verdi.
- No, quasi mai, se non qualche passeggiata -
- Allora le consiglio di fare attenzione con gli allenamenti. L'aiuterò io per spiegarle i loro funzionamenti - sorrise la ragazza.

Non scordarti di lei ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora