La cubana il giorno dopo aveva intenzione di riandare in palestra, e così anche quello dopo e quello dopo ancora.
Più il tempo passava più sorrideva cinicamente, rispondeva bruscamente e parlava di meno.
I giorni passavano e lei era sempre più tesa e stressata, facendo così preoccupare anche la propria migliore amica e il proprio ragazzo, che non riceveva più da tempo delle sue attenzioni, ma che non indagò a fondo : conosceva Camila e sapeva che non l'avrebbe mai tradito, anche se dentro di lui continuava a domadarsi perché non lo facessero da tempo.
Lauren, l'istruttrice, cercò di dire a Camila che si stesse sforzando troppo, faceva educazione fisica da mattina a sera, con poche pause, ma Camila come al suo solito, non l'ascolto.
La ragazza dagli occhi nocciola non aveva parlato con la stessa confidenza dell'inizio e Lauren se ne accorse, provocandole un pò di dispiacere.
Camila era totalmente assente, non sentiva più i muscoli, ma sentì la rabbia bruciarle dentro, la tristezza invadere il proprio corpo e l'acidità prendere il controllo delle proprie parole. Si sentiva assente e il corpo era l'unico barlume che le diceva di essere ancora viva.Posò i suoi vestiti all'interno dello sportello e sospirò, facendo scontrare la sua testa con lo sportello in ferro.
Si stava facendo trasfortare dalle emozioni, rovinava il proprio corpo rendendolo debole.
Ormai restava poco tempo a casa : ci andava solo per mangiare, dormire e farsi la doccia.
Uscì dallo spogliatoio e cercò un Tapis Roulant non occupato.
Quando lo trovò l'attivò e iniziò a correre, aumentando di tanto in tanto la velocità.
Già sudava, ma non le importava.
Continuò a correre, finchè decise di dedicarsi allo stretching e alle flessioni, ne fece circa cinquanta, con piccole pause di riposo.
Dopo aver finito il riscaldamento decise di provare qualcosa di nuovo : il sollevamento dei pesi.
Guardò verso la ragazza dagli occhi verdi, e quando la vide occupata con una ragazza da poco arrivata, Camila provò quel nuovo esercizio.
Voleva provare qualcosa di diverso. Voleva sforzarsi così tanto da lasciarla sfinita.
Se Lauren se ne fosse accorta probabilmente l'avrebbe rimproverata, e il motivo era che si preoccupava della sua salute, che stava rovinando per i troppi esercizi che faceva sensa sosta.
Vide diversi pesi davanti a lei e decise di prenderne uno medio.
Si sdraiò e afferrò il tubo d'acciaio sopra di lei.
Strizzò gli occhi. Forse aveva esagerato.
Quando iniziò ad alzarsi, fu soddisfatta.
Non sapeva nemmeno quanto pesava, non ne sapeva di queste cose, ma non le importava.
Il dolore stava iniziando a invadere la propria schiena, facendola gemere dal dolore.
Lauren se ne accorse e si girò, con gli occhi sgranati, e corse verso di lei.
La ragazza dagli occhi verdi prese il tubo d'acciaio con un pò di difficoltà e lo posò al proprio posto.
- Sei pazza?! - urlò, arrabbiata e preoccupata.
- Ci stavo riuscendo! Hai rovinato tutto! - si sedette sul lettino, dove pochi secondi prima stava alzando i pesi.
- Rovinato un cazzo! Potevi romperti qualcosa! -
Camila roteò gli occhi, e cercò di nascondere la smorfia che aveva fatto per il dolore alla schiena.
- Alzati! - ordinò Lauren.
Tutte le ragazze e i ragazzi erano concentrati sulle due.
- Perché? - domandò Camila.
- Ho detto alzati! -
Camila si alzò, non prima di aver rotato gli occhi, e subito dopo cadde a terra,a causa di un forte dolore all'addome.
Lauren la soccorse subito.
- Cazzo! - esclamò la più grande, prendendola tra le braccia per portarla nello spogliatoio femminile.
La fece sdraiare su un lettino, apposito per gli infortuni.
- Lasciami - disse Camila, con una smorfia - Non è niente - continuò.
- Statti zitta, cazzo! - esclamò Lauren, facendo sgranare gli occhi a Camila - Dove ti fa male ? - domandò.
- Non c'è bisogno. Chiamo un'ambulanza - disse Camila.
Lauren rise sarcasticamente.
- Pensi che arriverebbero in tempo con questa folla? Ti ricordo che viviamo a New York! -
- E cosa hai intenzione di fare allora ? - domandò la più piccola.
- I massaggi. Fanno alleviare il dolore -
Camila venne colpita da un altro improvviso dolore, ma stavolta al fianco, facendola gemere e facendo preoccupare l'istruttrice.
- Togliti la maglietta! -
- Cosa?! - la faccia di Camila era rossa.
Non aveva il reggiseno - Aspetta, Laur... - provò a spiegarsi ma venne bloccata dalla voce della ragazza dagli occhi verdi.
- Ho detto toglitela! Se no te la tolgo io! - esclamò.
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Non scordarti di lei ➳ Camren
Fanfictie- Ho paura che tu ti scorda di me - a Lauren tremò il labbro inferiore, ma non si girò nemmeno per un secondo verso Camila. - Non mi scorderò di te - Camila le accarezzò la guancia, sentendosi in colpa per quei due smeraldi luccicanti. - Fino a poch...