• | Capitolo 11 | •

1.5K 81 0
                                    

I giorni passavano e Camila ogni giorno, come sempre, andava in quella palestra.
Era affascinata dala ragazza dagli occhi verdi, ma qualcosa le diceva sempre che Lauren le avesse già rivolto la parola ancor prima di quando lei pensasse, anzi ne era sicura, perché ci andava ogni giorno, ma lei non si ricordava di lei.
Lo sguardo di Lauren era sempre illarmato quando Camila le chiedeva di spiegarle un esercizio, e Cabello non capiva il perché di quel viso confuso.
- Buongiorno - sorrise Camila, entrando in palestra.
- Oh, buongiorno Camila - sorrise Lauren, da dietro il bancone.
- Lauren, scusa se te lo chiedo ma... c'è qualcosa che non va? In questi giorni eri abbastanza... strana nei miei confronti. Non so, forse mi sono fatta sfuggire qualche particolare? - domandò Camila, stranamente con dolcezza. Forse la tensione di quei giorni dopo la notizia l'avevano fatta sentire più vulnerabile.
- No, niente affatto - mentì - Vuoi che ti rispieghi qualche esercizio? -
Camila annuì.
Lauren le spiegò un altro esercizio, stavolta Camila voleva iniziare qualcosa di più pesante, quindi il sollevamento dei pesi, e nonostante Lauren glie lo avesse vietato un paio di volte, Camila alla fine era riuscita a farla cedere e a farle spiegare come fare correttamente quell'esercizio senza il rischio di poter essere schiacciato.
Camila ascoltò i suoi suggerimenti e si dedicò subito dopo all'esercizio, mentre Lauren guardava da lontano ansiosamente, mentre Camila non riusciva a spiegarsi il perché.
Mentre faceva l'esercizio ripensò a ciò che le stava succedendo. La tensione e lo stress di quei giorni era così eccessivo che la memoria della ragazza era peggiorato, e i continui flachback non smettevano di girarle nella testa.
Camila dopo un pò decise di fermarsi per andare nello spogliatoio femminile.
Le lacrime avevano iniziato a manifestarsi e lei voleva solo nascondersi e scrivere sul suo diario, che aveva comprato qualche giorno fa. Aveva paura di scordare le cose più belle, quindi quando le succedeva qualcosa lo scriveva su quel diario e poi, quando si sentiva triste lo rileggeva cercando di ricordarsi di quei momenti.
Si sedette su una delle panchine dello spogliatoio e lesse alcune pagine.
"Soffro di una malattia di cui non ricordo il nome ma che mi provoca stress e dimenticanze 09/06"
"Oggi ho mangiato un gelato 11/06"
"Austin ha portato una torta, con panna e cioccolato, ho apprezzato il gesto 12/06"
"Dinah mi ha regalato un orsacchiotto. L'ho messo sul mio letto 13/06"
"Oggi avevo finalmente deciso di ritornare in palestra. Lauren è carina 14/06" notò quella frase su una pagina. Ma quando sfogliò ritrovò le stesse.
"Forse mi piace Lauren 15/06"
"Mi piacciono gli occhi dell'istruttrice 17/06"
"Una ragazza di nome Lauren Jauregui oggi mi ha detto che le ripeto da un pò sempre il suo nome e cognome, quindi l'ho scrivo qui per non scordarlo 18/06"
"Non scordarti di lei. 19/06"
L'ultima frase fece pensare a Camila. Possibile che si stesse scordando anche di lei?
- Non mi scorderò di te... - sussurrò Camila.
Prese la penna dal suo armadietto e si riaccomodò iniziando a scrivere.
"Non mi scorderò di lei. 20/06" annotò sotto l'ultima frase.
Qualche lacrima scese dal suo viso e cadde sul foglio, lasciando delle macchioline.
Chiuse il diario appena sentì qualcuno aprire la porta dello spogliatoio e si asciugò velocemnete le lacrime, posando il diario vicino a lei.
- L'istruttrice ti vuole parlare - disse una ragazza, richiamando l'attenzione di Camila.
Cabello riprese il diario e lesse "Lauren Jauregui" lo ripetè nella sua mente e andò fuori.
Camila sembrava molto diversa negli ultimi giorni.
Non sembrava più la ragazza diretta e spavalda, ma quella fragile e impaurita. Aveva tanta paura di scordarsi di tutte le persone accanto a lei.
Camila vide Lauren seduta su un tappeto per allenamenti.
- La... Lolo - Camila provò a richimarla ma si scordò il nome e fece uscire un nome fantasioso.
L'istruttrice si girò con un sopracciglio alzato e un sorriso di scherno sul viso.
- Lolo? - Lauren rise per il secondo lei, soprannome - Comunque, Camila. Credo che dovresti riposarti, te lo dico sul serio -
Camila si sedette vicino a lei.
- Perché? - domandò Camila.
- Ti sta sforzando troppo e non vorrei che finisse come quella volta che ti sei fatta male e... - si bloccò quando si rese conto di ciò che stesse per dirle.
- E...? - la incitò Camila.
- Non ricordi? - domandò Lauren, sorpresa e triste allo stesso tempo.
- Beh... ecco io... - Camila provò a dire qualcosa ma Lauren si era già alzata e se n'era andata.
L'istruttrice era ferita. Non che Camila fosse la sua ragazza, anzi, nemmeno si conoscevano, ma pensava che Camila provasse qualcosa di più dell'attrazione verso di lei. Inoltre aveva notato che il comportamento della ragazza era cambiata da alcuni giorni. Sembrava vulnerabile, sbadata e fra le nuvole, lo aveva notato, ad esempio quando le chiedeva il suo nome più di sei volte ogni giorno o quando si scordava dove fosse lo spogliatoio femminile. Lauren aveva notato la sua "dimenticanza" già dai primi giorni che Camila frequentava quella palestra, ma il suo stato sembrava d'improvviso essere peggiorato parecchio.
Lasciò Camila su quel tappetino, con in viso basso.
"È decisamente cambiata" sussurrò Lauren, guardandola con la coda dell'occhio.

Non scordarti di lei ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora