• | Capitolo 19 | •

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- Ma Austin? Dov'è? - domandò la cubana.
- Ricordi? Austin ci aveva trovate nel giardino di casa sua e io e lui abbiamo iniziato a picchiarci -
Camila sgranò gli occhi. Non ricordava quella scena.
- Ti ha lasciata comunque - disse Lauren con tranquillità, provocando un sospiro di sollievo da parte di Camila : almeno non avrebbe dovuto dirgli niente.
Lauren d'altro canto era molto agitata. Sembrò imperturbabile ma in realtà dovette combattere per non far scendere delle lacrime sul suo viso.
- Lauren? - la richiamò, ma la corvina non rispose - Lauren -
- Sì? - domandò con voce roca, segno che già stesse per piangere, infatti caddero alcune lacrime.
- Che hai, Lauren? - domandò, ma la corvina teneva lo sguardo fisso sulla strada - Lauren rispondi -
Fu allora che la corvina posteggiò l'auto di fronte al condominio dove lei viveva.
- Ho paura che tu ti scorda di me - a Lauren tremò il labbro inferiore, ma non si girò nemmeno per un secondo verso Camila.
- Non mi scorderò di te - Camila le accarezzò la guancia, sentendosi in colpa per quei due smeraldi luccicanti.
- Fino a pochi giorni fa ti scordavi ogni giorno di me - disse Lauren.
- E mi innamoravo ogni giorno di te - sorrise Camila, avvicinandosi al corpo della ragazza che guidava, per poi darle un bacio sul lato delle labbra.
Lauren fece un sorriso flebile, ma in realtà voleva piangere perché sapeva che fra non molto Camila avrebbe scordato anche quel momento.
- Perché siamo qui? - domandò Camila, indicando il condominio di fronte a sè.
Fu allora che la corvina rise.
- Austin ti ha lasciata e tu non hai più una casa -
- Oh... - realizzò Camila - Non voglio disturbarti però - si morse il labbro inferiore, sentendosi in colpa.
Lauren si avvicinò e le diede un bacio a stampo sulle labbra.
- Non disturbi - disse semplicemente la corvina, prima di scnedere dall'auto per aprire il cofano, dove c'era già tutta la roba di Camila.
- Da come vedo non ci ha pensato due volte a sbattermi fuori - rise la ragazza dagli occhi nocciola - Avrà sicuramente scopato con qualcuno ieri sera, per questo non era ritornato, quindi ha preso l'attimo giusto per buttarmi fuori - anche se lo disse ridendo, in realtà ci rimase un pò male : anche se non lo amava lei non immaginava questo comportamento da parte sua.
- Non importa, adesso hai me - sorrise Lauren, iniziando a scendere le prime due valigie, mentre Camila si limitò a portare un borsone altrettanto leggero, e, nonostante avesse fatto molta educazione fisica, il suo corpo sembrava avere la stessa forza di una bambina di sette anni. Infatti quando arrivò al secondo piano e di fronte alla porta di Lauren lei si buttò a terra, come se avesse fatto un lungo e stancante viaggio.
Quando Lauren riuscì a salire tutte le valigie e borsoni, non fu molto stanca, anzi, le bastarobo solo due minuti per riprendersi.
- Allora, vado a sistemare i tuoi vestiti dentro il nostro armadio - disse Lauren, mentre Camila era sdraiata sul divano come una balena spiaggiata in riva.
- Aspetta.. nostro?! -
- Sì. Ho solo una camera da letto - rise Lauren dall'altra stanza. Aveva già infilato alcuni vestiti e li aveva appesi.
- Quindi... aspetta. Questo vuol dire che noi dormiamo insieme? - si catapultò nella stanza dov'era Lauren.
- Sì - disse la corvina - Se no puoi dormire sul divano - propose, sapendo che Camila non avrebbe mai accettato la seconda proposta, e infatti fu così.
- No. Io dormo con te - disse Camila, e quando Lauren si voltò verso di lei vide del rossore sulle sue guance.
- Come vuoi - disse semplicemente, mettendo il resto dei vestiti nell'armadio - A me fa solo piacere - disse con un pò di malizia, ricevendo uno schiaffo sul braccio.
- Stupida, ti odio! - disse Camila con sarcasmo.
La corvina rise divertita.
- Comunque, mentre io sistemo tutto tu puoi anche andare in salotto - disse Lauren, cambiando discorso.
- Non hai bisogno d'aiuto? - domandò.
Lauren alzò un sopracciglio e la squadrò da testa a piedi.
- Sei così stanca che potresti avere un infarto - rise - Quindi no, tu vai, io dopo chiamo la psicologa che il dottore dell'ospedale mi ha consigliato e poi ti raggiungo -
Camila alzò le spalle ed ascoltò la sua richiesta, infatti si buttò sul divano del salone senza problemi.

Non scordarti di lei ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora