LA MALATTIA DEL CUORE ROTTO

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ELIAS

Sono due giorni che non torno a casa , non ho il coraggio di uscire da questa stanza d'hotel... Cos'è successo?  Non lo ricordo nei minimi dettagli ma ricordo solo questo

Due giorni prima
Entro nel pub di fiducia con il mio migliore amico e mi siedo al bancone ed il barista appena mi vede inizia a preparare il mio drink : Elias : mi sento chiamare,  mi giro e vedo il mio amico in compagnia di un ragazzo più grande di lui ed anche più muscoloso e dalla loro faccia capisco che resterò solo : nemme il tempo di un drink bro? : chiedo ridendo : nhaaa va bene così : ridacchia ed esce con il ragazzo,  torno con la testa sul bancone e un secondo dopo mi arriva l'alcolico , alzo la testa e appoggio le braccia al bancone, alzo una mano e prendo la cannuccia che lentamente faccio girare nel bicchiere, inizio a bere annoiato quando sento : hey tu sai che non bisogna bere da soli : la voce è distorta e non so nemmeno il perché forse non la ricordo ma assomiglia a quella di Will... Quanto mi manca.... Il mio Will... Alzo lo sguardo al tipo e vedo dei bei capelli biondi e degli occhi azzurri che mi incantano :Will : sussurro inconsciamente : si sono io : mi dice sorridendo ed io scoppio in lacrime e lo abbraccio.... Poi il buio.......... Poi ancora una stanza d'hotel ma fuori è buio e sento una strana presenza su di me, cerco di alzarmi ma non riesco anzi una mano al centro della schiena mi schiaccia sul materasso e sento penetrarmi urlo urlo così forte che non riesco più a parlare , gli occhi mi bruciano e sento il mio corpo debole,  non riesco a tenere gli occhi aperti che svengo ........ Recupero la lucidità credo qualche ora dopo ma ho dolore da per tutto cerco di muovermi ma un peso me lo impedisce apro gli occhi lentamente per paura di vedere chi mi ha preso con la forza e vedo il viso di Will rilassato che dorme, urlo urlo inconsciamente "Will non mi farebbe mai questo lui non è il mio Will" penso,  credo che l'adrenalina mi abbia dato quella scarica elettrica che mi fa muovere corro in bagno e vedo un grande specchio attaccato alla porta e vedo il mio corpo ....lividi .....lividi da per tutto non riconosco piu il mio corpo candido anzi lo vedo per com'è ora per colpa mia sporco di sangue tra le gambe lividi violacei sulle gambe e braccia, lividi che si stanno colorando in un rosso scarlatto sul petto,  ho paura di girarmi per vedere ciò che ho sulla schiena ma devo farlo,  chiudo gli occhi ed sento le mie gambe cedere ma mi reggo subito al lavandino e cercando di farmi forza con le braccia mi giro di schiena verso la porta e vedo ciò che più temevo tagli,  tagli veri e propri alcuni fatti con la cinta altri fatti con un coltello si notano le differenze grazie ai lividi,  guardo il mio corpo e non riesco a smettere di piangere " Will dove sei " penso mentre piango più forte e i singhiozzi iniziano a sentirsi forti e ripetitivi,  apro la porta delicatamente e vedo il mio stupratore steso sul letto con la testa sotto il cuscino,  esco dal bagno in punta di piedi " si l'adrenalina fa effetto " penso...  Prendo i miei vestiti quando : tranquillo i tuoi soldi sono nella tasca del jeans : mi dice guardandomi voglioso , mi allontano da lui e corro in un altra stanza per vestirmi molto lentamente,  i livido sul busto fanno male ogni volta che mi piego , finiscovdi vestirmi e controllo le tasche, le tasto per bene e sospiro nel sentire che ho tutto,  esco dalla stanza controllando in giro ma sento lo scrosciare dell'acqua così mi rilasso un pò ed esco dalla camera d'hotel e corro ,per quel poco che posso , giù dalle scale , arrivo alla hall con il fiatone e con il corpo tutto sudato, riprendo la mia corsa verso casa solo dopo aver capito dove sono , a metà strada cado nom per colpa delle pietre ma perché il mio corpo non vuole più muoversi l'ho forzato troppo,  non so cosa mi abbia fatto quel bastardo ma so di volere Will con me. Mi siedo per terra e controllo bene la zona dove sono, mi giro con un leggero pizzicorio sulla schiena e vedo un hotel,  entro zoppicando e ignorando gli sguardi disgustati di tutti estraggo dal portafoglio la mia carta di credito e chiedo una stanza...... 

Ed ora eccomi qui chiuso in una stanza con la paura di guardarmi allo specchio, il mio telefono è quasi scarico ma continua a squillare ho letto tutti i nomi delle persone che mi hanno chiamato
MUM 15
DAD 26
BRO 22
Ho trovato perfino 5 chiamate perse da Maya, 
mi dispiace farvi preoccupare ma non posso tornare a casa.

SETTE GIORNI PER AMARTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora