MERCOLEDÌ

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WILL
Dopo aver ricevuto la magnifica notizia di mia sorella che finalmente torna dalla Francia ieri ho passato la giornata senza imbronciarmi e senza aver offeso nessuno, oggi sono ancor più eccitato perché questa sera torna e oggi dovrò passare tutta la giornata con Elias, ieri era un pò strano era un troppo insistente e chiacchierone cosa che lui non è. Mi vesto con una maglia a maniche corte bordeaux e nera con un jeans nero skinny e le convers bordeaux , scendo di casa con lo zaino su una spalla e corro verso la fermata fermo il pulman con una mano e salgo salutando il conducente timbro il biglietto e mi siedo. Scendo in stazione e vedo Elias ad aspettarmi al solito posto, gli faccio cenno di avvicinarsi e insieme andiamo a scuola : per oggi pomeriggio è tutto confermato : chiede timido : ovvio che si ho già preparato tutti i film in sequenza e dobbiamo solo comprare quattro pacchi di popcorn e abbiamo tutto : dico sorridendo : fantastico : sussurra : qualcosa che non va ?: chiedo : no va tutto bene e tu come stai?: mi chiede cambiando discorso : bene non posso lamentarmi : dico sorridendo : sé vuoi dirmi qualcosa fallo pure posso aiutarti in qualche modo : dico serio : sai mi ci sto affezionando a te : gli batto una mano sulla spalla e per un soffio non cadeva come una per a cotta, inizio a ridere e lui offeso va più avanti : dai non ti offendere : dico correndogli dietro per poi mettergli il braccio sulla spalla è leggermente più basso di me e questa cosa mi piace è figa non so come spiegarmi ma in qualche modo mi piace che sia un ragazzo e non una ragazza che mi sta accanto forse mi sento più al sicuro sapendo che comunque vada io non ho molte speranze dal principio e non mi innamorerò facilmente di lui : hey non toccarmi sono offeso : dice ridendo : sisi ceeeeerto nano : dico ridendo : hey nano a chi : dice togliendo il mio braccio dalla sua spalla : a te nano : dico spinto Nano giocosamente e inizio a correre nel cancello della scuola : non vale: urla seguendomi con uno scatto arriva al mio fianco ed entrambi con un salto da campioni entriamo nella scuola per poi dividerci come sempre. Entro nella mia classe e mi siedo al solito posto vicino la finestra.
Le ore passano lentamente e giuro che mi sto per addormentare ma mi risveglia la campanella che dà il segnale d'inizio alla battaglia della mensa e delle macchinette, esco dalla classe e aspetto Elias appoggiato al muro,lo vedo avvucinarsi lentamente e appena mi nota si gira e torna al corridoio da cui stava venendo, lo inseguo e a due centimetri gli blocco la spalla : dove vai oggi dobbiamo pranzare insieme che ti sei già stancato di me : dico divertito : c-cosa n-no... È solo che ho dimenticato una cosa in classe : dice liberandosi dalla mia presa : vengo con te : dico seguendolo ,entriamo nella sua classe e vedo dei ragazzi che leggono dei giornalini di calcio : hey ragazzi che guardate : chiedo mentre Elias mette mani in cartella : niente vediamo i risultati e i nuovi giocatori e tu che ci fai qui?: chiede un biondino : ho accompagnato il mio amico nella sua classe : dico indicando il ragazzo che a momenti lancia la cartella in direzione dei ragazzi : possiamo andare Will,l'ho dimenticato a casa : dice tranquillamente : cosa?: chiedo curioso : il portafoglio: dice alzando le spalle : non ci credo parli : dice un ragazzo bruno con gli occhi spalancati : bhe si è ovvio che parla: dico ovvio : non ha mai parlato con nessuno e non interpellato : dice ancora shoccato.
Finita la ricreazione esco dalla classe ma una mano mi ferma : non parlare con nessun'altro se non con me : dice guardandomi fisso negli occhi : ma che hai?: chiedo innervosito : se hai dei problemi risolvili : dico allontanandomi : scusa non so cosa mi sia preso : dice tirandosi i capelli, torno in classe senza rispondergli e all'uscita della scuola lo vedo appoggiato al muro con la testa china e le mani in tasca lo supero con una spallata e inizia ad seguirmi : è ancora valido il nostro pomeriggio : dice a bassa voce : si, vieni: duco atono : ma non si fa più a casa mia : dico andando verso il garage ( capitolo 3) : ora si fa una piccola spesa : dico entrando in un piccolo negozio di alimentari mi segue e dividiamo il conto ,spostiamo i divani e collego il lettore dvd alla tv e ci sediamo ai nostri posti. Inizia il primo film e lo vedo incantarsi per gli effetti speciali : è stupendo: dice guardando le navi scontrarsi : lo sapevo che ti sarebbe piaciuto : dico soddisfatto dopo il secondo e il terzo film inizio a sentirmi diverso, il suo sorriso mi fa perdere il fiato e non so perché ma mi avvicino lentamente a lui e di scatto gli prendo il viso attratto da lui e lo bacio con forza e insistenza, subito lui accetta il bacio e lo ricambia con molta passione, mi stacco lentamente : scusa non so che mi è preso : dico imbarazzato tirandomi le punte della mezza frangia bionda : non importa ho ricambiato quindi non c'è niente di cui scusarsi : dice con le guancie colorate , non resisto e lo bacio per la secinda volta e lo trscino su di me e in quel momento il bacio diventa più passionale e sento il mio cuore battere in modo troppo veloce ed hi paura che espolda ma non voglio staccare le mie labbra dalle sue :dovremmo fermarci se no ce ne pentiremo : dice con il fiatone : io una sega non me la faccio e non credo che tu la voglia fare : dico guardandolo negli occhi : ma se me la fai tu credo proprio di volerla : dice con il fiato corto , le nostre patte si fiorano e posso sentire la sua eccitazione simile alla mia, gli slaccio i pantaloni e tracciandogli la linea del petto con la mano come se fosse una carezza arrivo lì e gliela infilo nei pantaloni e sposto appena le sue mutande per poi toccare la sua asta dura e accarezzarla lentamente : haa: geme silenziosamente : più forte: dico eccitato e mi stringe più vicino : cazzo : dice volendo più contatto con la mia mano : sai vero che ne ho bisogno anche io : sussurro trattenendomi, annuisce e mi accarezza il viso per poi baciarmi con forza e si alza di pochi centimetri da me e gli accarezzo tutta l'asta e gliela stringo nella mia mano, si rimette su di me e viene con un ringhio : ti odio : sussurra : anche io perché non mi tocchi : dico senza fiato,mi sorride e mi slaccia i jeans ,mi accarezza i muscoli tracciando le linee della mia tartaruga ben stampata e mi bacia lentamente il collo e le mia erezione è così sofferente che prendo l'iniziativa,gli prendo una mano ma lui l'allontana subito e mette la mano sul mio cazzo e lo stringe e giuro che sto per venire , iniza a massaggiarlo delicatamente per poi stuzzicare la cappella e alterna baci e strusciate di lingua su tutto il mio collo e giuro che non ho mai avuto un orgasmo così speciale da nessuna,spero di aver trovato il mio posto e la persona che debba restare con me, mi riprendo lentamente e ci rivestiamo per poi rimetterci ai nostri posti, ma ci addormentiamo e la maratona va a farsi fottere. Mi sveglio dopo qualche ora e Elias dorme ancora sorrido e controllo l'orario : cazzo è tardi : dico saltando dal divano e involontariamente sveglio Elias : che succede : dice sbadigliando : sono in ritardo scusa ma devo andare : dico recuperando lo zaino e corro verso la porta : se vuoi ti do un passaggio : dice imbarazzato : no grazie : sorrido : ho la macchina : dice furbo : dobbiamo andare all'aereoporto ce la fai in cinque minuti?: chiedo : si anche meno : dice sorridendo : ma chi dobbiamo prendere?: chiedo : tutta la mia vita : dico sorridendo : capisco : due perdendo il sorriso, usciamo dal locale e in poco tempo arriviamo alla macchina e in cinque minuti contati arriviamo all'aereoporto,scendo e subito vado alla ricerca della mia principessa,la vedo di spalle al bancone di un bar con un caffè in mano : piccola : grido e lei si gira : principe : grida nella mia direzione le corro incontro e la prebdo in braccio baciandola sulle labbra come facciamo sempre : ciao piccola, com'è andato il viaggio?: chiedo sorridendo : benissimo ma quaocuno si è dimenticato di me : dice con un tono da rimprovero : scusa principessa,ma ora vieni ti devo presentare una persona importante : dico prendendo la sua valigia e la trascino verso l'uscita e lo vedo appoggiato alla macchina con uno sguardo perso, la spingo verao di lui e dico con un sorriso : piccola lui è un mio grande amico Elias, Elias lei è la mia piccola principessa non chè mia sorella Maya : dico sorridendo, lo vedo sospiarare e sorridere : piacere :

SETTE GIORNI PER AMARTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora