-Capitolo quindici-

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Bakugou esitò a rispondere.

"Se non vuoi non è un problema!" disse il rosso mettendo le mani avanti per l'imbarazzo.

"Fammi prendere un paio di cose e arrivo" disse il biondo avvicinandosi verso il ragazzo.

Bakugou mise le mani sui fianchi di Kirishima per poi portalo più vicino a sé. Gli lasciò un tenero bacio sulla fronte e si staccò leggermente per vedere la reazione del suo compagno.

"Se carino quando ti imbarazzi" sussurrò Katsuki all'orecchio del ragazzo per poi voltarsi e sparire dietro la porta della propria stanza.

Kirishima per pochi secondi restò a fissare un punto indefinito del muro per poi andare a sistemare la sua camera.
C'erano un po' di cose fuori posto ma in cinque minuti mise tutto in ordine e diede un leggero pugno al suo sacco da box.
Aspettò il bussare del suo ragazzo ma ogni secondo che passava perdeva sempre di più la pazienza. Decise di cambiarsi e mettersi una tuta di allenamento, una bandana e i guantoni. Dopo diversi minuti il suo allenamento diventò sempre più serio fin quando non sentì bussare.

"È aperto" rispose Eijiro velocemente concentrato su quello che stava facendo.

Si sentirono dei passi e la porta chiudersi.
Un tonfo provenire dalla zona vicino al letto attirò l'attenzione del ragazzo.

"Così lo romperai" disse il rosso sferrando un'altro pugno ma ancora non distogliendo lo sguardo dal sacco.

"Anche tu" rispose sarcastico Bakugou guardandosi intorno.

Il rosso si fermò e guardò il biondo sdraiato sul suo letto.

"Prego, fai come se fossi a casa tua" rise infine.

"Tsk, grazie per l'ospitalità" disse il biondo spostando lo sguardo di lato.

"Vado a farmi una doccia" sorrise Kirishima mentre si toglieva i guanti.

"Sbrigati" disse Katsuki iniziando a messaggiare con qualcuno.

"Quanta fretta" ridacchiò l'altro preparando un cambio e appoggiandolo sul letto. 

Kirishima prese un secondo in mano il telefono, rispose ad un paio di messaggi e si diresse verso il bagno.

Eijiro si chiuse la porta alle sue spalle. Iniziò a far scorrere l'acqua mentre dall'altra parte del muro sentiva Bakugou strillare contro qualcuno. Anche sotto il getto d'acqua sentiva ancora la voce del biondo ma non riusciva a distinguere le parole. Non riusciva neanche a capire se stesse realmente litigando con qualcuno dato che il ragazzo aveva abbassato di colpo la voce.
Uscì dalla doccia dopo pochi minuti ma si accorse di non aver portato con sé il cambio così si legò un asciugamano in vita e un altro lo appoggiò sulle spalle.

"Bakugou, sto uscendo" disse al biondo aprendo piano la porta.

Il biondo guardò dalla testa ai piedi il ragazzo per poi girarsi verso il muro e non mettere in imbarazzo il rosso. "Che fai mi imiti ora?" chiese ironico mentre Kirishima si infilava i boxer che erano rimasti sopra il letto.

"Non l'ho fatto mica apposta" controbatté paonazzo il ragazzo "Puoi guardare" disse infine dopo essersi messo i pantaloni.

"I capelli senza gel ti stanno molto bene" disse Katsuki ricominciando a guardare il suo compagno dalla testa ai piedi mentre si infilava una maglietta blu.

"Grazie!" sorrise Kirishima passandosi l'asciugamano sulle ciocche rosse.

"Mi chiedevo" iniziò Bakugou "tra poco è Capodanno" continuò spostando lo sguardo dato che  il rosso lo aveva iniziato a guardare con aria interrogativa "sarebbe bello se lo passassimo insieme. Sarebbe un'occasione per farti conoscere ai miei. Ovviamente anche la tua famiglia è invitata" disse il ragazzo guardando di lato.

"Sarebbe molto carino " sorrise Eijiro. "Li chiamo subito!" continuò prendendo il telefono e digitando il numero 

"ASPETTA NON DEVI FARLO OR-" Bakugou soffocò le sue urla non appena una voce femminile rispose alla chiamata del suo ragazzo .

"Mamma, ciao sono io. Sì, sto bene. Ehm, no. Volevo chiede- no! Questo Capodanno possiamo passarlo insieme alla famiglia di un mio compagno di clas-sì, no, papà? Mangio bene. No, grazie. Ciao!" e chiuse la chiamata.

"Allora?" chiese impacciato l'altro non avendo capito niente della conversazione.

"Per lei va bene" rise Kirishima.

Il biondo sorrise ricominciando a messaggiare sul telefono.

"Sembra tutto troppo facile" pensò ad alta voce e d'improvviso serio Bakugou.

Cosa provo per te? -Bakushima/Kiribaku- IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora