Mi dispiaceva aver litigato con Tesshy,ma ero così felice che le cose con Juuzou si fossero sistemate,che ignorarlo per una settimana non fu poi così faticoso.
Ci eravamo incrociati qualche volta per i corridoi,ma niente di più. Le prime volte quando i nostri sguardi si erano incrociati,avevamo fatto entrambi finta di niente,distogliendo subito lo sguardo. Invece un giorno accennò un timido sorriso,chiedendomi con gli occhi se fosse il momento giusto per chiedere scusa a me e a Juuzou. Io gli mostrai un sorriso tirato,facendogli capire che forse era ancora troppo presto.
Dopo esserrci ignorati per settimane,un giorno si presentò improvvisamente nell'ufficio di Juuzou. Erano le otto e mezza di sabato sera ed ero andata a prendere le nostre giacche mentre Juuzou stava sistemando gli ultimi documenti. Avvicinandomi al nostro ufficio,sentii una voce maschile,oltre a quella di Juuzou. Mi fermai di scatto sul corridoio,quando capii che era Tesshy.
-Mitsuha è andata a prendere le giacche.- disse Juuzou.
-Sì, l'ho vista...ma volevo parlare prima con te...-
Mi avvicinai silenziosamente alla soglia della porta. Volevo sapere cosa stava per dirgli,e qualunque cosa fosse stata,sarei stata pronta a intervenire in ogni modo,se fosse servito.
-Con me?-chiese Juuzou con tono stupito.
Ci fu un secondo di silenzio.
-Come stai?-chiese poi Tesshy.
-Sto bene. Ma credo che non dovresti girarci intorno. Dimmi subito quello che mi devi dire.- disse Juuzou. Non mi sembrava arrabbiato,anzi. La sua voce sembrava tranquilla e rilassata.
Altri secondi di silenzio.
-Volevo chiederti scusa. Mi sono comportato in modo orribile nei tuoi confronti. Non ho avuto il minimo rispetto né per te né per il rapporto che tu e Mitsuha avete costruito in questi due anni. Non posso immaginare quanto tu sia arrabbiato con me,e ne hai tutto il diritto.-
Fece una pausa.
-Non credo che vorrai perdonarmi,però ti chiedo davvero scusa.- aggiunse poi.
Non potevo vedere il suo viso,ma già dalla voce era chiaro quanto fosse dispiaciuto.
-Credevi che io non fossi abbastanza per lei,lo capisco.-
Spalancai gli occhi sentendo quella risposta da Juuzou.
-Ma mi sbagliavo.-
Un altro secondo di silenzio.
-Hai cambiato idea su di me?-
Immaginai Tesshy annuire,non sentendolo rispondere subito.
-E cosa ti ha fatto cambiare idea?- chiese Juuzou.
-Vedi,il fatto è che lei è una persona speciale e merita tanto. Avevo paura che tu non fossi in grado di renderla felice. Ma mi sbagliavo di grosso. Non l'ho mai vista così. -
-Così come?-
Mi poggiai contro il muro.
-Tu la fai stare bene. E poi lo vedo come vi guardate. Quando state insieme c'è...non so come spiegarlo,ma è come se ci fosse una certa... elettricità nell'aria. Non so come ho fatto a pensare di poter cancellare una cosa così bella.-
Non potei fare a meno di sorridere.
-Quindi non cercherai più di separarmi da lei?-
-No. Te lo prometto,Juuzou. Adesso so quanto avete bisogno l'una dell'altro.-
Dio,quanto era vero.
-Devi promettermi un'altra cosa.- disse poi Juuzou.
Aggrottai le sopracciglia come se stessi partecipando alla conversazione.
-Che cosa?- chiese Tesshy confuso.
-Che rimarrai suo amico senza volere qualcosa in più da lei.-
-Non...non vuoi che sparisca dalla sua vita?-
-No. Sei importante per lei.-
-Allora te lo prometto. Anche se non credo basti a fidarti di me dopo quello che è successo...-
-Lei si fida di te,quindi anch'io devo imparare a farlo. E poi credo tu abbia capito che non la lascerò più andare facilmente.-
A quella frase il mio cuore prese a battere più velocemente di quanto già non stesse facendo. Sentii le guance diventare rosse,mentre cercavo inutilmente di trattenere un enorme sorriso.
Non li sentii più parlare,così decisi di affacciarmi nella stanza,dopo essere tornata in me.
Si stavano guardando,sorridendo. Quando entrai,si girarono entrambi a guardarmi.
-Ciao,Mitsuha.- mi salutò Tesshy,tornando più serio.
-Tutto bene?- chiesi guardandoli entrambi,fingendo di non aver sentito la loro conversazione.
-Abbiamo fatto pace.- disse Juuzou tranquillamente.
Le labbra di Tesshy si allargarono in un sorriso. Non si aspettava quella frase.
-Allora mi perdoni sul serio?- chiese ancora incredulo.
-Sì,dai.- rispose Juuzou sorridendo ad entrambi.
Se lo aveva perdonato lui,lo avrei fatto anche io.
-Te la affido.-
-Sicuro?- chiese Juuzou.
Tesshy annuì.
-Ora so che è in buone mani.-
Ci scambiammo tutti e tre un sorriso.
-Vi lascio un pò da soli.-disse poi Juuzou prendendo la giacca dalle mie mani.
-Ti aspetto fuori.-mi disse prima di darmi un bacio sulla guancia e di salutare Tesshy con un sorriso.
Io e Tesshy ci guardammo per un paio di secondi.non sapendo bene cosa dire.
-Sono contenta che si è risolto tutto. E che ti sei reso conto di quanto è speciale.- dissi poi.
-Già...non ti ho ancora chiesto scusa.- rispose mortificato.
-L'hai fatto ora,è tutto okay. Sei sicuro che ti stia bene...essere solo amici?- gli chiesi,preoccupata per lui e per il nostro rapporto. Non volevo che si creasse imbarazzo,ma non sapevo bene cosa provasse per me.
Tesshy si mise a ridere.
-Senti. Ho quasi vent'anni,non ti vedevo da mesi e sei più carina di come mi ricordavo. Credo sia normale prendersi una cotta per una cara amica,no? Non è così strano,giusto?-
Ci pensai un attimo.
-Credo di no.- dissi poi divertita,alzando le spalle.
Sembrava tranquillo e sicuro di ciò che stava dicendo. Forse anche lui aveva avuto tempo per riflettere.
-Quindi è tutto okay? Torniamo amici come prima? Niente di più, niente di meno?- gli chiesi tendendo la mano destra.
-Niente di più, niente di meno.-disse stringendola, per poi abbracciarmi.
-Scusami ancora.-
-Smettila di scusarti.-dissi sorridendo.
-D'accordo...Adesso vado che è tardi. Ci vediamo in giro?-
-Certo.-
Ci scambiammo un sorriso,e poi uscì.
Mi misi la giacca,poi andai anch'io. Avevo recuperato il mio amico,e Juuzou era stato dolce,comprensivo e maturo,senza che io gli chiedessi nulla. Uscii dalla CCG con un grande sorriso stampato in faccia.
-Eccomi.- dissi avvicinandomi a Juuzou. Si girò a guardarmi,per poi sorridere.
-Grazie per quello che hai fatto.-dissi ricambiando il sorriso.
-Basta che sei più tranquilla adesso.-
Annuii con forza.
-Andiamo a casa?- disse porgendomi il braccio.
-Andiamo.-dissi prendendolo,per poi infilare le mani in tasca,e lo stesso fece lui.
-Che mangiamo per cena?- mi chiese poi,mentre ci incamminavamo.
-Mh...Non saprei. Non ho molta voglia di cucinare. Se passiamo a prendere del sushi? Ti va?-
-Mh mh.-
-Domani andiamo in ospedale?-mi chiese poi.
Mi girai a guardarlo.
-Certo. Mattina o pomeriggio?-
-Vediamo a che ora andiamo a dormire stasera.-
-Okay.- risposi ridendo.
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Due angeli armati
Hayran KurguDopo "Un angelo coi coltelli",la storia di Juuzou e Mitsuha non è ancora finita,così come il loro amore. Ecco quindi un piccolo sequel per coloro che non si sono ancora stancati di questa dolcissima coppia.