Pov Jimin
Mi svegliai con il vuoto accanto, cosa che non era presente la sera prima, così mi voltai notando, tristemente, le lenzuola stropicciate ma nessun corpo dormiente sopra di esse.
Mi sedetti sul letto a schiena eretta, guardandomi intorno per cercare la figura slanciata di Jungkook, ma nulla, nessuno si aggirava per la stanza, nessuno stava guardando fuori dal finestrone ancora coperto dalle pesanti tende, nessuno era seduto sulla poltrona vicino al tavolino in stile antico.
Nessuno, nella stanza non c'era nessuno.
Mi apprestai a scendere dal letto per andare a vedere se per caso, il mio ragazzo era già sceso in cucina a fare colazione.
Appena varcai la soglia della porta, che permetteva l'accesso alla cucina, constatai che nessuno era ancora passato di lì, neanche la nonna.
Alzai lo sguardo verso l'orologio...
Le 4:50? È presto, ma nessuno esce a quest'ora!Tornai immediatamente in camera per vestirmi e correre là fuori a cercare Kook, dove poteva essersi mai cacciato quel ragazzo alle 4:50 del mattino.
Poi notai un bigliettino sul comodino di fianco al letto, dalla mia parte.
Lo presi e iniziai la lettura.Buongiorno amore
Sicuramente ti sarai appena svegliato e magari anche spaventato non trovandomi da nessuna parte, volevo dirti di stare tranquillo, io sto bene.
Sono solo uscito presto, il maestro ieri mi ha dato appuntamento alle 4:00, lasciando a te la giornata libera...
Tra una cosa e l'altra, sai benissimo a cosa io mi stia riferendo, mi sono dimenticato di informarti.
Scusa ma non ti preoccupare, tornerò per cena...
Goditi la giornata di riposo.
Un bacio il tuo sessualmente attivo ragazzo.Aspetta giornata libera? Da solo? Non sarà di certo bella ed interessante senza la mia dolce metà...
Giornata libera o meno, decisi di andare ugualmente ad allenarmi allo specchio della verità.
Mi vestii velocemente, corsi in bagno per sistemarmi i capelli, lavarmi il viso con acqua fredda, poi scesi a piano terra, da lì dritto fino al fiume.
Tutto il tragitto lo feci di corsa, senza mai fermarmi, quindici chilometri consecutivi, correndo, mai una sola ed unica sosta, fino a destinazione.
Una volta a riva, constatai che parte dell'allenamento era stato eseguito.
Senza il mio ragazzo non ci sarebbe stato senso voler finire il più presto possibile o di non finire le forze, tanto una volta a casa non avrei trovato nessuno per cui riservare forze o tempo.Mi costruii un piano mentale su tutti i tipi di esercizi che avrei fatto, per le varie zone del corpo, ed in che ordine li avrei svolti.
Decisi di iniziare con un po di flessioni, per poi proseguire con degli addominali.
Finiti entrambi gli esercizi il mio corpo ebbe un piccolo momento di debolezza, dovetti sedermi, intorno a me tutto girava e sembrava non volersi fermare.
Con poca forza muscolare, ma al contrario, tanta di volontà riuscii a raggiungere il fiume, misi i polsi nell'acqua ghiacciata ed, in pochi minuti, tutto tornò più chiaro.«Non pensi sia da ignoranti, incapaci ed irrispettosi praticare allenamento fisico a stomaco vuoto?» affermò una voce con tono superiore.
Quella voce non mi fu sconosciuta, anzi oserei dire fin troppo udita dalle mie orecchie.
Poco dopo si fece udire nuovamente.«Senza tralasciare chi è irrispettoso verso io proprio corpo un atteggiamento del genere!» esclamò nuovamente.
Mi girai lentamente verso il lato opposto al fiume, esattamente dietro di me.
Avevo paura che tutto fosse un'allucinazione, non poteva essere vero, non volevo che fosse vero.Invece cio che io pensai venne subito smentito, dietro di me c'era esattamente la persona che meno volevo vedere in quel momento.
«Ma-Ma-Mae-Maestro?» chiesi, sul mio volto c'era uno sguardo indecifrabile, un misto tra non si sa quale sguardi.
«Avvicinati, nutri un po' il tuo corpo, bisogna fornire energia all'organismo!» esclamò tirando fuori un cestino con del pane ed un po' di frutta al suo interno.
Subito dopo aver finito di mangiare, neanche il tempo di fare rilassare un attimo i muscoli che...
«Allora cominciamo! Vedo che già ti sei riscaldato,in più, ora hai lo stomaco più che sazio niente chiacchiere e nessun ma, cominciamo!» disse con voce ferma ed imponente.
Non ebbi scelta, non si poteva disubbidire alle persone più grandi, soprattutto davanti al proprio maestro, bisogna rigare dritto, bisogna avere una condotta impeccabile, sempre e comunque.
L'allenamento fu più duro del solito, tosto come non mai, le mie ossa a poco si spezzavano ed i miei muscoli a stento si disintegravano.
Non ce la facevo più, ma non prestarono ad arrivare le parole divine del maestro, quelle parole che tutti volevano sentire se messi nel mio stesso stato.
«Tranquillo, abbiamo finito, non temere la mia voce un'altra volta, per oggi direi di finire qui!»
Fermai il mio corpo dal compiere un altro qualsiasi movimento possibile.
A passi lenti andai verso il fiume accasciandomi sulle sue sponde con le ginocchia nell'acqua, mi scacquai il viso con l'acqua fresca.Schiarii i pensieri, ma il mio comportamento fece subito notare che qualcosa non andava e la domanda che attendevo non tardò ad arrivare.
«Cosa ti turba, ti sei allenato ed hai dato tutto e per tutto come al tuo solito, solitamente questo basta a farti sentir bene, insomma, ti fa sentir bene saper che tutto ciò lo fai per il tuo popolo, quindi cosa non va?»
«Nulla, assolutamente nulla...» esclamai non staccando lo sguardo dal mio riflesso sull'acqua.
«Basta tener la testa china, non ti ha mentito per nulla, l'ha fatto per il tuo bene, o forse solo per paura!» esclamò.
Alzai la testa, retta, lo sguardo puntava verso gli abeti sull'altra sponda.
«Voi sapete, ma di sicuro non direte nulla, ma senza alcun dubbio è corretto se vi è stato chiesto il silenzio!» esclamai questa volta però mi alzai in piedi incamminandomi verso il sentiero che portava a casa.
«Fermati ed avvicinati a me!»
Feci come richiesto, sedendo il mio corpo ormai senza forze sopra la roccia accanto a quella dell'anziano uomo.
«Hai ragione Jimin io so, ma non posso dirti nulla di preciso, però ciò che sta facendo Jungkook, lo sta facendo per il branco, vuole proteggerlo al meglio, ma senza una risposta alle domande che lo affliggono la testa non potrà pensare ad altro se non a quei pochi quesiti di vitale importanza, ma soprattutto, sappi che tutto, sì, lo sta facendo per il branco ma, in particolar modo per te!» concluse puntando il dito su di me, in particolare al mio cuore.
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THE MOON IN YOUR EYES <jikook>
FanfictionIl ragazzo nuovo colpisce terribilmente jungkook... ma il segreto di esso gli cambierà totalmente la vista del mondo ai suoi occhi... Storia fantasy Attenzione la storia contiene anche delle scene poco pulite... se non gradite... semplice... non leg...