~VENTIQUATTRO~

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Pov Jungkook

Schiusi gli occhi, mi sedetti sulla solida superficie dove il mio corpo era steso.
Ricordavo poco nulla della notte precedente.
Mi guardai intorno, non capivo nulla, il cervello faticava a connettersi con il resto del corpo.

Dove mi trovo?

Quando iniziai a fare mente locale di dove mi trovavo fui impressionato, la superficie fredda e dura dove ero sdraiato era... era... apparteneva al pavimento di casa mia.

Come ci sono finito qui?

«Oh, buongiorno principessa!»

Conoscevo quella voce, mi era tanto familiare, ma il cervello stava facendo molta fatica a ricordare.

Voltai lo sguardo verso la voce e scorsi sulla porta una figura slanciata, non ci potevo credere, era Hoseok.

«Tu, dimmi cosa ci faccio qui e subito!» dissi indicando il ragazzo appoggiato allo stipite della porta che dava sulla cucina.

«Senti bellezza calmati, ti ho solo salvato da qualcosa che non potevi affrontare!» affermò per poi girarsi e dirigersi verso il frigorifero.
«Bellezza, non c'è nulla qui!» lo sentii lamentarsi in seguito.

Mi alzai da terra e mi diressi verso la cucina a passo spedito, una volta lì presi il ragazzo, dal colletto del chiodo di pelle nero che indossava, sbattendo poi il suo corpo contro la solida parete accanto al frigorifero.

«Primo, non chiamarmi "bellezza", secondo, vedi di darmi una spiegazione o giuro che ti rovino quel bel faccino che hai, terzo, portami da Jimin!» sbottai contro il ragazzo dinnanzi a me.

«Senti BeLLezza...» scandì bene quella parola, poi continuò la frase «...primo, faccio un po' quel cazzo che mi pare, secondo, i vampiri volevano portarti da loro e con loro non saresti sopravvissuto cinque nano secondi, terzo, non ti riporto da lui per farti uccidere dai vampiri che stanno circondando la zona per trovarti!»

Aspetta. Ho capito bene o sta davvero tentando di proteggermi? Perché mi ha "salvato"? Oh beh almeno credo lo abbia fatto?

Non riuscii a tenere quelle domande nella mia testa.

«Perché mi hai salvato, o almeno credo sia quello che tu abbia fatto?» chiesi tenendo stretta la presa al colletto del suo chiodo.

«Perché sfortunatamente ho fatto una cazzo di promessa alla tua cazzo di nonna!» rispose secco guardandomi negli occhi.

«Tu, tu come fai ad averla conosciuta, hai pochi più anni di me, e non mi ha mai parlato di te!» chiesi abbassando lo sguardo sui miei pugni.

«Se non l'avessi ancora capito, sono un vampiro brutto idiota!» affermò indicando i canini che fece uscire in quel istante, poi aggiunse «Conoscevo tua nonna per dei trascorsi!»

Aspetta... cosa voleva dire con "dei trascorsi"? Che erano, o almeno, che erano stati lui e mia nonna?

«In che senso?» chiesi aggrottando le sopracciglia confuso.

«Eravamo amici, io ero già un vampiro da circa... cinquanta anni credo... quando la conobbi era una giovane donna, poi la nostra amicizia divenne davvero molto forte, le confessai ciò che ero, lei non si spaventò minimamente, anzi mi stette accanto, io lo feci con lei, una volta che ti portò via dai tuoi genitori, la vidi crescere un piccolo bebè capriccioso, infine, sul letto di morte, mi fece promettere di proteggerti finché il tempo me lo avrebbe permesso.»

Lo guardai sbalordito, non potevo credere a ciò che avevo appena sentito.

«In poche parole sono il tuo difensore, protettore, tutore, chiamami come vuoi!» disse staccandomi dal suo corpo.

THE MOON IN YOUR EYES <jikook>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora