Thirteen🌷

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revisionato

Taehyung sei a casa? gli scrisse Jungkook, ricevendo una conferma. Il biondo si piegò sul divano e spinse tutti i sacchetti di patatine vuoti sul tavolino con l'alluce finché non furono fuori portata. Dopo tutto, il posto doveva essere un minimo presentabile, proprio come il suo aspetto un po' etereo.

Parola chiave: un po'

Quel tanto che bastava ai possibili topi che vivevano all'interno del patetico divano per notare la mancanza di cibo intorno a loro e forse, per fare una ribellione o qualcosa del genere.

Lo schermo del telefono si accese con alcune notifiche, molte delle quali di instagram e altre di messaggi, incluso uno di Jungkook, sto arrivando, lesse il messaggio, a cui rispose con un semplice bene! un sorriso strisciò sulle sue labbra. I commenti sotto i suoi selfie non potevano essere paragonati all'attirare l'attenzione di qualcuno a cui teneva davvero con il cuore. Il biondo doveva ammettere che era un po' preoccupato dell'arrivo del più giovane quando non lo stressava per i compiti. Un po' frustato perché non sapeva cosa fare.

Conosceva Jeon Jungkook abbastanza bene da essere consapevole di quanto gli scocciasse la solita tendenza al Netflix and Chill (tanto che Taehyung aveva provato a rinominarlo in Hulu and Hang, Amazon Prime and Sex Time o anche Imax and Climax, quel ragazzino era sicuramente impegnativo), quindi decise di scaricare un gioco che poteva essere giocato da due persone e aveva inoltre una buona trama: Oltre due anime.

Sembrava abbastanza, Jungkook arrivò dieci minuti più tardi del previsto, che era ancora presto considerando gli standard di Taehyung e la sua mancanza di puntualità. Non bussò alla porta prima di entrare e si tolse le scarpe vicino all'ingresso.

"Tae", esclamò scrollandosi di dosso la giacca, "Sei sveglio?"

Sentì solo un gemito soffocato provenire da qualche parte nel salotto che gli fece alzare un sopracciglio per confusione. Che cazzo? E questo?

"Taehyung?"

Camminando verso il centro della stanza, si fece coraggio di guardare oltre lo schienale del divano-

-Vide il biondo sdraiato in quella che sembrava una posizione molto scomoda: una gamba sopra il braccio del divano e un piede sul pavimento, la testa appesa allo schienale, mentre giocava deciso a Cooking Mama sul suo telefono.

Il familiare suono Anche meglio della mamma! provenì dal telefono e Taehyung tirò fuori un sospiro, fermandosi a guardare Jungkook.

"Sembra così bello", ammise, lanciando occhiate affettuose al piatto di pixel che aveva appena preparato. "Lei è così orgogliosa di me."

Jungkook sbuffò.

"Quindi è da lì che viene il tuo Filone Capriccioso?"

Gli occhi di Taehyung si spalancarono per una frazione di secondo, realizzando ciò che aveva appena detto si alzò sul più giovane. "Cazzo, voglio dire-"

"Va tutto bene", l'angolo della bocca del biondo si arricciò in un ghigno.

"Ci siamo conosciuti abbastanza per il Kamasutra senza rimpianti, cazzone, voglio dire oppa", si corresse rapidamente, ridendo quando notò il rossore nelle guance di Jungkook.

"Sta zitto", brontolò sottovoce, sedendosi accanto a Taehyung nonostante provasse a fare del suo meglio per sembrare intimidatorio. Sembra invece un cucciolo preso a calci, secondo l'umile opinione di Taehyung. Carino. "Cosa stavi facendo?"

"Aspettavo che tu venissi", il biondo chiuse il telefono e lo piazzò sul tavolo, girandosi sul posto fino a che non si trovò di fronte a Jungkook. "I controller sono carichi per giocare di là, tutto molto domestico e confortante."

A quel punto, Jungkook sorrise. "Fantastico, signora Jeon", lo prese in giro, tendendo un braccio per afferrare un controller e avviare il gioco correttamente al primo capitolo, in ordine non cronologico.

"Non prenderei mai il tuo cognome, idiota", disse Taehyung, schiaffeggiando il braccio dell'altro. "Kim Jungkook è molto più piacevole per i timpani di Jeon Taehyung."

"Si", concordò con un cenno del capo, ma il suo tono suggerì che volesse semplicemente finire la discussione. Questo era stranamente domestico. "Non sapevo che avresti messo un anello sul dito dopo essere stato in bilico con il mio uccello."

Il fatto che ne stesse scherzando allentò la tensione nella di Taehyung, il suo corpo si stava addolcendo di sollievo.

"Credimi, Jungkook, il tuo dito non è l'unica cosa che riceverà un anello se non ti fermi"

Gli occhi del giovane si allargano. "Non intendi-"

"Sì, Jimin, quel pervertito del mio amico"

"Grossolano", Jungkook finse di soffocare, la faccia arruffata in un finto disgusto. "Non voglio sapere della sua vita sessuale, grazie, ora giochiamo, perché la schermata principale con la pagina di Ellen che mi fissa mi fa venire i brividi."

Taehyung sbuffò e questa volta fu Jungkook che lo trovò stranamente accattivante, "Giusto, giochiamo"

Così giocarono in relativo silenzio (a parte i commenti occasionali di Taehyung su alcuni particolari eventi della vita di Jodie, cioè la sua fase emo, in cui non poteva aiutare a condividere alcune storie dalla sua) per più di due ore prima che lo stomaco di Jungkook brontolasse odiosamente, ed entrambi decisero di continuare i loro giochi in cucina che non era a dieci passi dal soggiorno data la piccolezza dell'appartamento.

Quello che ruppè il ghiaccio, lo faceva sempre, fu lui con quella maledetta bocca (lo incolpava sempre Jimin)

"Quindi cosa siamo?", fu la semplice domanda, casuale come se stesse chiedendo le previsioni del tempo, ma fece comunque strozzare Jungkook sul pezzo di prosciutto che era attualmente a metà del suo esofago.

"Amici?", rispose dopo aver tossito un paio di volte e aver bevuto qualche sorso dalla sua birra tiepida, che sentì altrettanto amara sulle sue papille gustative come l'argomento che taehyung aveva tirato fuori. "Siamo amici, Tae."

"Non sono d'accordo, sai", il biondo alzò le spalle con nonchalance, spalmando più burro d'arachidi sulla sua fetta di pane. "Amici che diventano più vivaci di tanto in tanto?"

Sembrava più che naturale, meno stanco quando l'altro disse "Amici con benefici, compagni di cazzo, qualsiasi cosa tu voglia chiamarlo".

"Mh, okay", Taehyung ronzò intorno al bordo del suo bicchiere, scuotendo il suo succo d'arancia.

Una pausa. Dieci secondi esatti.

"Torniamo a giocare, penso che sia Jodie che farà il tango orizzontale successivo", affermò scaturendo qualche ondeggiamento al sopracciglio solo per assicurarsi che l'atmosfera intorno a loro si schiarisse un po' di più.

Jungkook lo prese in giro, ma i suoi occhi sembravano così gentili e caldi che fecero sentire meglio Taehyung. "Non se riesco a batterti."

Fu quando Jungkook lasciò il suo dormitorio con un addio e un bacio leggero all'angolo delle sue labbra che Taehyung controlla finalmente il suo telefono dopo ore, la presenza del giovane riusciva a tenerlo lontano dalla sua dipendenza per il dispositivo.

Jimothy
Ok haha Tae ho una storia divertente
Mi stavo lamentando con Jin quando Yoongi passò a prendere un po' di cose di Joon.
Ha chiesto una spiegazione sul perché eravamo così tesi
e voglio dire
Tae, Jin gliel'ha detto
lui è il suo nuovo compagno di stanza e questo non lo fa felice per niente.
Penso che farai meglio a dirgli la verità prima che lui se ne vada o che tu sia fottuto.
Bella merda.

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