Eight🌷

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revisionato
!piccolo smut!

sabato

Le prime cose che Taehyung notò quando si svegliò furono la gola e il mento asciutti, come se avesse ingoiato cotone e si fosse bloccato a metà del suo esofago. Il led rosso delle 4:30pm sulla sua sveglia lampeggiava con rabbia verso di lui, quasi rimproverandolo.
Il bisogno di dormire altri cinque minuti lo assaliva con suo grande sgomento.

La seconda cosa che notò fu la luce del sole che splendeva attraverso la finestra, così luminosa da fargli chiudere gli occhi con la stessa rapidità con cui li aveva aperti per ispezionare l'ambiente circostante. Aveva un dolore sordo e palpitante sul lato destro del cranio, come se il cervello gli stesse per esplodere. Alzandosi, poggiò il palmo della mano contro la fronte nel tentativo di alleviarlo,

ma con scarsi risultati.

La terza (e più sfortunata) cosa che notò fu un peso solido sul suo braccio che minacciava di schiacciarlo. Riuscì a girarsi e a stendersi dalla parte opposta per controllare la fonte di tale dolore nel culo.

Ovviamente.

"Jungkook."

Taehyung fece cadere una mano sulla schiena del ragazzo con uno schiaffo acuto che risuonò contro i muri, lasciando una impronta rossa del suo palmo sulla pelle dell'amico - ma non fu sufficiente a svegliare Jungkook.

Questo ragazzo dorme come una roccia, ma per favore non su di me.

"Jungkook", piagnucolò il biondo, muovendo il braccio che sussultava sotto il ragazzo ad ogni suo spostamento. "Jungkook, per favore-"

Sentì un singhiozzo
(la sua assurda rinite) e il letto sprofondò sotto il peso di Jungkook mentre si girava liberando il braccio del biondo che poi riprese per portarselo sul petto, con la fronte che picchiava dolorosamente contro la sua spalla, facendogli emettere un basso lamento.

Taehyung cercò di uscire dalla forte presa di Jungkook, scuotendo spalle e gambe finché la sua coscia non toccò l'inguine del giovane facendogli sentire una lunghezza sospettosamente a forma di spada premuta contro la sua pelle.

Okay, okay. Questa è una reazione naturale del corpo umano agli stimoli o quando si stanno facendo sogni particolarmente eccitanti, forse, okay

Taehyung non si preoccupò di spostarsi. Era un adulto, non un dodicenne.

Sarebbe stato okay se Jungkook non avesse spinto leggermente i fianchi in avanti, come se stesse cercando più attrito in risposta.

Okey.

Bastarono poche carezze sulla guancia e qualche pizzico per fargli (finalmente) aprire un occhio, accennando un sorriso quando scrutò l'altro.

"...mh?"

"Terra chiama Jungkook", il biondo schioccò le dita davanti al viso del ragazzo,"mi stai schiacciando una gamba".

"Sono...", borbottò fra sé e sé, aggrottendo le sopracciglia e facendo scivolare lo sguardo verso il punto in cui la sottile coscia di Taehyung era nascosta tra la sue muscolose. Gli occhi gli si allargarono quasi comicamente.
"Oh merda, mi dispiace, io- "

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