Two🌷

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revisionato

Non che Taehyung non avesse nessuno con cui rifarsi - sapeva benissimo di poter andare semplicemente in discoteca e prendere qualcuno con una celerità del cazzo, anche se l'idea di essere inesperto e uscire con uno sconosciuto che poteva o non sapere cosa stavano facendo non era poi così allettante - decise quindi di approfittare di qualsiasi opportunità che gli sembrava appropriata per un ventenne puro, innocente, che studiava al college.

Chiedendo a chiunque fosse lontanamente vicino a lui. Non poteva di certo fallire.

giovedì

"Psst, hey, Jungkookie, qual è la risposta alla diciassette?", chiese Taehyung, alzando il mento in direzione del libro di testo così che la fine della matita, spietatamente masticata, indicasse la domanda.

La sua mano gli sosteneva la guancia, le palpebre erano pesanti mentre cercava di concentrarsi sullo studio, o piuttosto in quello che il suo compagno di classe scriveva sul suo foglio.

Jungkook sospirò, massaggiandosi le tempie con la mano che non scarabocchiava sciocchezze (secondo l'umile opinione di Taehyung) sul quaderno davanti a lui. Lasciò cadere la penna sulla scrivania girandosi fino a star difronte a Taehyung, le sue ginocchia colpirono la coscia dell'altro mettendolo a disagio.

"Taehyung", disse Jungkook, a ogni sillaba si arrotolava la lingua lentamente e con attenzione, come se volesse impedire a se stesso di andare su tutte le furie,"Ci stai provando?"

Taehyung guardò l'altro con un'espressione incredula sul volto."Certo che ci sto provando, sei cieco?"

Prese il suo foglio e lo spinse nel petto di Jungkook con tutta la forza che riuscì a esercitare - che chiaramente non era molta considerando come l'altro non avesse avuto nemmeno un sussulto - Il biondo strinse gli occhi analizzando l'espressione del suo amico che controllava i suoi appunti scritti con una calligrafia schifosa e con le formule poste in modo sparso e disordinato (doveva esserci qualcosa di utile lì, ci doveva essere)

Jungkook rise.

"Stai ridendo di me? Non ci posso credere" disse mentre l'altro continuava a ridere per i suoi appunti, sembra positivamente inarrestabile, visto che Taehyung lo fissava semplicemente, i lineamenti del moro furono accigliati dallo sguardo del più grande.

"Smettila di ridere",disse Taehyung, ma continuò ancora per qualche secondo fino a quando (finalmente) lasciò uscire un respiro tremante, asciugandosi gli angoli degli occhi con il pollice."Tae, e questo tu lo chiami uno sforzo?"

"Sì?", Taehyung inclinò la testa di lato con un sopracciglio sollevato.

"I disegni dei gatti non ti faranno passare questo semestre, hyung", l'espressione divertita si addolcì, diventando seria ma comprensiva mentre riponeva gli appunti di Taehyung sulla scrivania."Come ho sempre chiarito, il mio programma di tutor fa in modo che tu possa rimanere nella stessa classe, coglione, prova a darmi qualcosa in cambio, io vengo ogni sera da te senza mai ricevere risultati."

Taehyung si perse nei suoi pensieri e Jungkook sapeva che avrebbe, di lì a poco, sentito la più stupida idea al mondo.

"Fammi pensare..."

"Non sforzarti troppo", lo prese in giro. Taehyung gli schiaffeggiò il braccio.

"Quando è stata l'ultima volta che hai scopato?"

"Taehyung, non stiamo parlando della mia vita sessuale-"

"Beh, sembri stressato"

"Mi fai stressare..."

"Voglio che...", il biondo si allontanò, muovendo il pugno su e giù quasi a tempo con le sue sopracciglia.

"Ti faccia una sega?" disse il più piccolo.

Taehyung, con grande confusione da parte di Jungkook, lasciò cadere la testa sulla dura superficie del tavolo con un forte tonfo. Strizzò gli occhi per il dolore ma non osò emettere un solo suono di sofferenza facendo sospirare il minore (cosa che era ormai diventata una risposta naturale a qualsiasi cazzata che Taehyung gli suggeriva)

"Taehyung, prima di tutto, non sono gay" Jungkook sentì le guance riscaldarsi mentre spiegava, alzando la voce nell'ultima parola per darle enfasi.

Ciò avrebbe turbato Taehyung (perché in quel caso il suo piano non avrebbe funzionato, ovviamente). La possibilità che l'altro fosse tutt'altro che eterosessuale era stata considerata dal biondo.

Nemmeno i governatori sono etero ai giorni d'oggi per amor del cazzo, perché Jungkook avrebbe dovrebbe dovuto esserlo?

"Secondo, perché cazzo stai suggerendo questa cosa?"

"Perché non è così gay, vedi", ora era il turno di Taehyung a spiegare, provando a sembrare il più freddo possibile, nonostante avesse voglia di urlare. "Non voglio uscire con te, non è niente del genere, è solo un modo per ripagarti del tempo che hai perso mentre cercavi di aiutarmi a sopravvivere al college"

Jungkook si zittì per un momento e Taehyung sperò che stesse considerando la cosa.

"E chi dice che non sia io quello a fotterti?", Jungkook non era più mortificato quando si sedette. Guardò Taehyung che aveva un sorriso sbilenco sulle labbra, sembrava abbastanza compiaciuto per qualcuno che aveva colpito una scrivania con la fronte.

Il maggiore rantolò drammaticamente, mettendosi una mano sul cuore, ferito "Come se il tuo cazzo potesse mai andare da qualche parte vicino al mio buco" rise, "grazie tante ma no. A differenza tua, ho un certo rispetto per me stesso", disse premendo subito la bocca per non sorridere, doveva mantenere la calma.

"Dice il tizio che fa gli occhi dolci per l'insegnante di calcolo", Jungkook agitò la mano con disprezzo, facendo finta di concentrarsi di nuovo sul libro di testo.

Taehyung emise un gemito rumoroso e odioso, mentre si sporgeva in avanti sulla scrivania, sbattendo le mani su di essa come se fosse sul punto di diventare un super-saiyan, "Oh mio dio-"

Jungkook strinse la mano al petto, sinceramente stupito,"Tae, cazzo, hai sb-"

"Sono disposto a studiare se mi lasci toccare il tuo cazzo", ammise Taehyung riuscendo a soffocare una risata. Jungkook lasciò cadere la testa mentre sospirava alle parole di Taehyung. "Non so cosa ti faccia sospirare amico, dai, aiutami puttana, cagna, ragazzone o ragazzino, non sto scherzando-"

"Non ti azzardare a chiamare il mio cazzo ragazzino, ti caccio a pugni, Kim Taehyung" disse Jungkook, sorridendo così tanto da non invalidare completamente la sua minaccia. Gli si increspano gli occhi agli angoli, cosa che il più grande trovava troppo accattivante, il suo cuore si gonfiò entro i confini della cassa toracica, stupidamente.

Non dovrebbe, dannazione.

"Potrei essere ben dotato nel dipartimento dei cazzi ma no, non puoi darmi una toccata, pensavo avessimo superato quella stupida idea", Jungkook si strinse le spalle, ancora con un sorriso canzonatorio sulle labbra.

"È passato solo un secondo da quando l'ho suggerito, andiamo!"

"Tae-"

"Se lo chiamiamo un brojob* invece che una sega, te lo farà riconsiderare? "

"La risposta è la radice quadrata di due più cinque, possiamo studiare lunedì, buona notte cazzone."

*Brojob: Giochi fra ragazzi. Quando maschi etero fanno sesso fra di loro.

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