Six🌷

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revisionato

venerdì sera

Bene, forse Jimin aveva ragione circa la mancanza di esperienza di Taelyung nelle discoteche, poiché lui non aveva idea di cosa dovesse fare, era passato molto tempo da quando era uscito per una festa e l'intero concetto di bevi, balla, scopa si era già un po' arrugginito nel suo cervello.

(Jimin era decisamente andato, c'era già qualcuno premuto un po' troppo vicino alla sua schiena, per comodità, e il biondo stava uscendo fuori di testa ma non c'era modo di lasciare che quell'uomo piccolo e vile lo sapesse)

Taehyung si fece strada tra la folla e andò verso il bar - sembrava bello, luci al neon molto esteticamente gradevoli che decoravano il bancone e il muro dietro al barista, che attualmente preparava bevande dall'aspetto letale considerando i loro colori insoliti, che andavano dai toni giallastri al rosa acceso.

Si siedette su uno degli sgabelli, picchiettando con la punta delle dita contro il marmo freddo del bancone a ritmo della canzone che suonava in sottofondo, un remix funky di lu di luhan (e resistette con successo alla voglia di urlare che aveva in cima ai suoi polmoni)

"La tua bevanda più forte, per tutto ciò che è santo e sacro in questo mondo", disse, socchiudendo gli occhi come se stesse sfidando la persona che aveva di fronte.

Il biondo si guardò da sopra la spalla e scorse Jungkook mentre si avvicinava a lui - trovando difficoltà a farsi strada attraverso i corpi di danzatori sudati sulla pista da ballo, la sua ampia statura probabilmente non aiutava. "Per due"

Il barista annuì con uno sguardo apatico sul viso, "Come dici" e si girò per sceglierne uno su diverse bottiglie negli scaffali dietro.

"Hey", Jungkook si appoggiò sul bancone con il respiro che gli usciva a intervalli ritmati, "Ti serve qualcosa? Non sono più abituato a tutte queste persone, mi sento come una cazzo di sardina"

"Anch'io e nah, solo Jimin e la sua squadra che ci abbandonano", tirò fuori con un sospiro, "Spero che non stia avendo una gara di ballo senza avermi invitato, la mia frustrazione era migliorata drasticamente negli ultimi mesi "

Jungkook sorrise e se quella non fu la cosa più accattivante che avesse mai visto da quando erano entrati in quella gabbia angusta, non sapeva cosa potesse essere. "Dovremmo farla", sollevò un sopracciglio in modo arrogante, "ma vincerei comunque."

Un ghigno sbilenco suonò sulle labbra di Taehyung, "Come mai sei così sicuro?"

"Perché ogni volta che fai il minimo movimento quasi inciampi sui tuoi piedi quindi sì, posso batterti su questo"

Il barista finito di mescolare qualsiasi cosa fosse adatta per l'ordine vago di Taehyung, fece scivolare due bicchieri con un liquido viola impreciso verso di loro mentre il biondo tentava di pensare ad una risposta epica  per affermazione di Jungkook, ringraziando comunque il barista.

Si arrese però, farsi martellare sembrava molto più interessante al momento.

Portò il bicchiere alle labbra e con un gridolino di felicità bevve tutto il suo contenuto in una sola volta, assaporandone l'alcol che in questo modo gli lasciò la sensazione di bruciore lungo la gola, creandogli un brivido lungo la spina dorsale.

Taehyung sorrise trionfante osservando come il viso di Jungkook si appiattisse in qualcosa di simile al disgusto mentre abbassava il suo bicchiere, gli schiaffeggiò il lato del braccio (il suo fottuto bicipite però, santa merda)

"È così leggero, Jungkook-ah ", ridacchiò, come se stesse dicesse che era un fottuto idiota.

Jungkook , "No, fanculo."

"Saputello! Ora, ne puoi sopportare uno in più?"

"Sì, facciamolo, cazzo."

Jimin avrebbe potuto aggiungere una terza regola alla sua guida su come comportarsi in diacoteca, o forse ne aveva appena creato una nuova per l'edizione degli stupidi, perché il barista smise di portargli altri drink quando sentì le parole distorte di Taehyung che erano appena comprensibili tra varie risatine e di Jungkook che gli diceva di smetterla per quella sera.

(Quest'ultimo sembrò positivamente mortificato, poiché avendo la possibilità per farsi un po' brillo ma non troppo, per quale motivo doveva occuparsi del relitto da treno ubriaco di Kim Taehyung?)

"Ascolta", disse il biondo (più strillando) sistemando (sbattendo) il bicchiere sul bancone, riversando i resti del liquido viola sulla superficie, "Oh merda, oh, non è colpa mia".

"Tae", lo chiamò Jungkook, lentamente, attentamente e in modo articolato, premendogli un palmo tra le scapole. Da ubriaco Jungkook era molto suscettibile. "Penso che dovremmo andare a casa ora."

"No", trascinò la voce fin dove l'ossigeno nei suoi polmoni glielo permise, inspirando bruscamente in seguito, "voglio ballare Kookie, sono venuto qui per ballare e siamo qui per-", singhiozzò, "-siamo qui da ore e non ho ancora fatto niente!"

"Siamo qui da cinquanta minuti al massimo", spiegò Jungkook, spingendo delicatamente il bicchiere dell'altro con la mano libera finché non fu fuori dalla sua portata. "e hai bevuto senza sosta come- vediamo, una cinquantina di quelli."

Taehyung gemette, sporgendo il labbro inferiore in un broncio, "Volevo solo divertirmi."

"Ho sentito tutto delle tue ultime tre relazioni, amico."

"Jungkook-"

"E mi hai detto almeno cinque volte la stessa cosa", sottolineò il maschio dai capelli scuri, riuscendo a mantenere un'espressione severa sul suo viso, anche se voleva solo ridere dello stato patetico dell'altro. "Con uno di loro, hai solamente scorreggiato per farlo andare via"

"Ma almeno ha funzionato, ammettilo."

"Non avrei mai pensato di vivere così tanto da sentire questo. Tutto ciò è una questione soggettiva, ma immagino che frequentare una discoteca con te abbia un sacco di primati".

"Andiamo-"

Jungkook però lo interruppe, orgoglioso di essere da quella parte in uno dei loro soliti duelli verbali per una volta. "Yoongi hyung è passato e tu gli hai schiaffeggiato il culo, gli hai detto che le sue gambe sbattevano in quei pantaloncini e che il suo alto, ma simile, amico doveva essere fortunato ad avere quelle cose avvolte intorno al suo-"

"Smettila di espormi Jungkook", piagnucolò, tirando la stoffa della sua giacca mentre si alzava dal posto sulle gambe traballanti. "balli con me, sì?"

"Non credo-"

"Mi hai già fatto abbastanza male per una sera, giovanotto, facciamolo!"

"-sia una buona idea-"

Taehyung si batté le ciglia dolcemente, "Per favore, Jungkookie? Oppa? Hyung?"

"Io- bene." le guance di Jungkook diventarono un po' calde e fu così grato che la scarsa illuminazione del posto non permettesse al rossore di essere troppo evidente quando si alzò, lasciandosi trascinare da Taehyung al centro della pista da ballo.

(C'era qualcosa riguardo Taehyung che gli portava una sorta di gratificazione ma non riusciva a capirne motivo).

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