Pov.Luna
Erano passate due settimane, da quando quel tizio con gli occhi e i capelli neri si presentò come mio padre.
E devo dire che era veramente lui, in questo periodo abbiamo parlato molto e di molte cose, ma tranne della mamma, ogni volta che iniziavo a parlare di lei, lui cambiava argomento o diceva che doveva fare una cosa che aveva dimenticato;
tutto per non parlare di lei, a volte si arrabbiava e perfino ci mettavamo a litigare.
Avevo cominciato anche la scuola,, mi sono fatta due nuove amiche: Kaila, figlia di Horus, sorella di Aaron anche nella parte mortale, aveva la mia stessa età, i capelli castano scuro e gli occhi celesti, uguali a quelli del fratello.
Poi c'era Mika, figlia di Toth, anche lei aveva sedici anni, i capelli biondi e gli occhi castani tendenti all'ambrato.
Mi sono fatta anche una nemica: Clara, figlia di Hatorn, aveva i capelli biondo platino, e occhi di ghiaccio, una stronza galattica, e soprattutto la fidanzata di Aaron.
Chiusi il libro che stavo leggendo, sbuffando, presi la penna e cominciai a scrivere il riassunto di quello che ho letto;
io odio la prof Marta, ci da punizioni anche se non facciamo niente, e chi è la sua studente prediletta, ovviamente Clara, che rabbia!!
Ero stata punita per aver risposto alla "povera" Clara, se lo meritava, mi stava facendo arrabbiare, ed era già un miracolo che non l'avessi presa a pugni.
Sicuramente a mio padre non avrà fatto piacere,ricevere la telefonata, che sua figlia non si sta comportando bene ecc..., e altre cazzate come quelle.
Finii in poco tempo il riassunto, mi piaceva molto leggere; quando non volevo tornare a casa, mi rifugiavo nella libreria vicino alla mia vecchia scuola, e quando tornavo a casa, beh si sa già cosa succedeva.
Chiusi il quaderno, sospirando, lo misi nella borsa, e mi alzai dalla sedia stiracchiandomi.
Ero esausta, e mi faceva male la testa.
Mi lasciai cadere sul letto, con molta delicatezza(di un bisonte); sbuffai, e mi coprii con le coperte chiudendo gli occhi.
Pov. Anubi
Ero molto arrabbiato, mi aveva chiamato la scuola, e mi avevano detto che si era comportata male con una sua compagna.
Entrai in casa, cercando di calmarmi, non dovevo spaventarla, volevo solo farle la ramanzina, e basta.
Salii le scale, e raggiunsi la camera di Luna, bussai, ma nessuno rispose, quindi aprii la porta ed entrai lasciando che la porta si chiudesse dietro di me.
Tutta la mia rabbia sparì, quando la vidi addormentata nel letto; mi avvicinai a lei,mi era mancata tantissimo, quando l'ho vista per la prima volta dopo anni, inerme a terra....
*flashback*
<Anubi, presto, Horus ha bisogno di aiuto>mi chiamò Toth.
Eravamo tutti e tre nella palestra , per sfogarci un po, quando Horus si fermò di colpo borbottando qualcosa, poi scomparve.
Noi lo raggiungemmo, mi guardai in torno, eravamo nella hall di un palazzo.
Vidi il Dio della guerra, che aveva protetto suo figlio da un attacco di un mostro.
<tu> sibilò il mostro ad Horus.
<credo che tu abbia sbagliato a contare>disse Toth attirando l'attenzione del mostro e del ragazzo.
<anche se mi ucciderete, la ragazzina morirà comunque>disse il mostro.
Vicino al ragazzo vidi una ragazza svenuta a terra, era molto famigliare.
Toth si avvicinò a lei, e le controllo le ferite;
<veleno>disse.
Io mi inginocchiai vicino a Toth, mentre il ragazzo andò dal padre.
<credo di poter annullare l'effetto del veleno.>disse il Dio della saggezza.
Vidi gli occhi della ragazzina fremere leggermente e notai subito il colore insolito delle sue iridi, erano argento, come quelli di...no non ci devo pensare!
Toth mi scocco un'occhiata d'intesa, era lei, l'avevo cercata per anni, in quel momento era lì davanti a me; mia figlia.
Subito dopo, venni avvolto da un'ondata di rabbia, come si era permesso quel viscido demone di ferire mia figlia!
Toth doveva aver capito dalla mia faccia che ero incazzato nero.
Mi alzai di scatto, e con un'azione fulminea presi il pugnale che era attaccato alla mia cintura, e lo lanciai verso il demone.
Esso morì, il pugnale conficcato nel petto; Horus e suo figlio, si girarono di scatto verso di me, sorpresi, il Dio della guerra stava per parlare, ma appena vide la mia espressione decise di tenere la bocca chiusa. ( saggia decisione).
Presi in braccio la mia bambina, e tutti insieme ci smaterializzammo di nuovo alla Villa.
Mi ritrovai in infermeria, appoggiai mia figlia su uno dei tanti lettini, che di trovavano lungo le pareti.
Mi sedetti su una sedia lì vicino aspettando il suo risveglio.
~fine flashback~
Mi sedetti sul letto e cominciai ad accarezzarle i capelli, assomigliava così tanto a sua madre, la mia Anrieth, la donna che ho amato dal profondo.
Non volevo ripensare a quel giorno, in cui me la portarono via, ed era per quello che non volevo parlare con Luna, anche se ne aveva il diritto.
Faceva troppo male!!
Sospirai, e mi alzai dal suo letto.
Con un gesto della mano, feci apparire uno sciacallo.
<quando si sveglia, dille di raggiungermi nel mio studio>ordinai autoritario.
Uscii dalla stanza e mi diressi allo studio...
Pov.Luna
Mi svegliai, stranamente senza nessun incubo, cosa molto strana.
Mi guardai intorno, e notai subito qualcosa che non andava; c'era uno sciacallo seduto rigidamente in un angolo della stanza.
Cosa diavolo ci faceva lì?!
Ma cosa più importante; perché diavolo mi fissava come un maledetto stalker?!
Questa risposta non la conoscerò mai.
<deve venire con me signorina>disse una voce.
Mi girai verso lo sciacallo, ero sicurissima che fosse stato lui a parlare.
<okay...>dissi poco convinta, scendendo dal letto.
Lo sciacallo si alzò in piedi, fiero, e mi guardò, aspettando che lo seguissi.
Beh non avevo molta scelta, quindi seguì il mio "amico" canino per una serie di corridoi, che mi sembravano tutti uguali; pareti di un bianco sporco, e pavimento di legno scuro, non c'erano ornamenti, niente di niente.
I miei passi rimbombavano per i corridoi , dandomi un senso di ansia; sembrava che stessi andando al patibolo.
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ciao a tutti, mi dispiace tanto per non essere troppo attiva .
cercate di perdonarmi; mi scuso per eventuali errori grammaticali.
buona lettura!!!! e al prossimo capitolo....
wandamaximoffchase
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La Figlia di Anubi
Aksi~tratto dal capitolo~ ........ «tu sei la figlia di un dio » disse. Non può essere, é impossibile. «no non può essere» «si invece, te lo posso giurare» «ma......