cap 18 SAME MISTAKES

495 17 4
                                    

Un raggio di sole penetra attraverso le tende tirate della mia camera e mi colpisce il viso svegliandomi. I ricordi di ieri mi colpiscono la mente tutti insieme e mi lasciano stordita,la potenza delle parole di Harry mi riempono il petto e insieme a loro arriva anche quella sensazione di dolore di quando mi ha urlato contro. Guardo l'ora sul cellulare e noto che è ancora presto per alzarsi però non riesco a riprendere sonno senza che le immagini di ieri ricomincino a rincorrersi nella mia testa e ora non voglio ricordare,quindi mi avvicino alla finestra e noto che tutto il paese è ancora avvolto nella tiepida luce dell'alba. Non c'è traccia della tempesta di ieri e gli unici segni del suo passaggio sono le gocce che cadono dalle foglie degli alberi e un buon odore di terra bagnata,il cielo ora è illuminato da una tenue luce rosata e il sole comincia a fare capolino dalla scarpata,il mare è piatto e non si sente più il rumore della risacca delle onde tormentate dal vento,nessuno sembra sveglio e il paese è l'espressione della calma totale. Un netto contrasto con quello che si scatena dentro di me,non vorrei ricordare ma non riesco a farne a meno,particolari apparentemente insignificanti ricostruiscono quel pomeriggio che sembra infinitamente lontano:la risata di Harry,le sue lacrime,il nostro abbraccio,le nostre mani unite su quella matita e infine le sue urla perse nel vento. Istintivamente cerco il nostro disegno ma mi colpisce il ricordo di me che lo lascio cadere durante la mia fuga,ora vorrei non averlo fatto e non ne capisco il perchè. Il fatto che non si sia fidato di me mi ha irritato più del dovuto e questo è strano come il battito accelerato del mio cuore mentre sentivo il suo respiro sul mio collo e la sua mano nella mia. Forse ho esagerato anch'io nella mia richiesta di conoscerlo più a fondo:mi ha già rivelato tanto di lui,più di quanto abbia mai fatto con gli altri,forse più di Zayn. La cosa mi fa sorridere e mi sento onorata di questo,sono poche le persone ad aver visto la debolezza di Harry Styles,è bravo a nasconderla sotto quella maschera di sfrontatezza e indifferenza ma ieri sono riuscita a far abbassare le sue difese. Probabilmente,anzi sicuramente,non è abituato a sfogarsi e alla fine è scoppiato,avrei dovuto pensarci prima di insistere con le mia domande ma le sue parole di scherno mi colpiscono come tante lame affilate,forse non voleva dirle e forse si è pentito di questo. Troppi forse e poche certezze ma oggi dovrò per forza parlargli e chiarire;sento che ha fatto molti passi avanti e non vorrei perdere questi progressi per un litigio,non mi è mai piaciuto lasciare una lite in sospeso e sprecare lacrime per parole non dette. Alla fine la colpa è di entrambi,facciamo gli stessi errori...Solo ora la sveglia suona e mi avverte che è ora di prepararmi,svegliarmi presto mi aiuta a riflettere ma non credo che riuscirò a farci l'abitudine.

Ogni passo verso quell'edificio mi avvicina all'incontro con i suoi occhi,spero solo di riuscire a sostenere la potenza di quelle iridi che ieri hanno assunto le più diverse sfumature del verde,spero che oggi riesca a riabbassare le sue difese e che non ricominceremo a urlarci contro come facciamo di solito...Parlo già di abitudini,ma in realtà lo conosco da appena una settimana...possibile che sia solo una settimana,a me è sembrato come se lo conoscessi da anni,forse a causa delle sue confessioni di ieri. Sospiro profondamente e mi accorgo di essermi fermata in mezzo alla strada fissando un punto indefinito,finirò col fare in ritardo anche oggi infatti sento il suono della campanella quando sorpasso il cancello,solo poche persone rimangono nel cortile e sono i ritardatari come me o alcuni che intendono marinare le lezioni. Mi affretto vicino alla porta dell'aula di musica e noto che per fortuna la professoressa non è ancora arrivata e tiro un sospiro di sollievo,muovo la gamba per fare il passo che mi farà entrare ma qualcosa mi blocca,ho paura di quello che potrò vedere;e se Harry fosse assente? Non ho visto il suo viso tra i ragazzi in cortile ma potrebbe essere sul retro oppure essere di nuovo...Non voglio pensare a questa eventualità e i decido ad entrare,il mio sguardo saetta immediatamente all'ultimo banco e il mio cuore fa una capriola quando vedo Harry con la testa piegata su un quaderno,l'ho riconosciuto,riconoscerei quel quaderno tra mille e noto la sagoma della chitarra dietro di lui. Mi avvicino all'unico posto libero accanto al suo e saluto Louis e El con un cenno del capo e loro mi sorridono,lui non si è accorto della mia presenza o forse sì ma non alza gli occhi da quel quaderno e vedo le sue labbra muoversi senza emettere però alcun suono,lui probabilmente ricomincerà ad urlarmi contro e ritorneremo come al primo giorno,lui si sarà già dimenticato di me e i suoi occhi ritorneranno freddi come prima,come sempre...

don't stop love, harry stylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora